Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition No. 4, 2016

11 Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2016 Teknoscienza < < pagina 10 Dal grafico si evince che tra i soggetti con apparecchi ortodontici rimovibili, il 32% vive in una zona centrale, il 38% in zona periferica e il 30% in una zona extraurbana.Perilgruppodicontrollo la situazione non si discosta di molto, avendo il 36% in zona centrale, un al- tro 36% in zona periferica e un 28% in zona extraurbana. Altro dato preso in considerazione era l’uso frequente di caramelle e/o chewin gum. Tra i soggetti-studio, il 38% ha dichiarato di masticare fre- quentemente caramelle o chewin gum, mentre la percentuale nel grup- po di controllo è del 40%. Tra le abitudini indagate vi era anche l’uso frequente o meno di cibi in sca- tola: il 32% dei soggetti con apparecchi ortodontici rimovibili, ingerisce, con unacertafrequenza,cibiinscatolacon una media di 2 assunzioni settima- nali. Nel gruppo-controllo, il 30% dei soggetti ha dichiarato di consumare frequentemente cibi in scatola, con una media di 2,5 a settimana. Altro quesito riguardava il tipo di ac- qua bevuta dai soggetti, tra acqua mi- nerale confezionata in bottiglia (PET), e acqua corrente: il 40% dei soggetti con apparecchi ortodontici rimovibili beve acqua minerale confezionata in bottiglia (PET), il 38% beve acqua cor- rente, e il 22% entrambi i tipi di acqua. Nelgruppodicontrolloil44%afferma di bere acqua minerale confezionata in bottiglia (PET), il 36% beve acqua corrente, e il 20% entrambi i tipi di acqua. Un ulteriore aspetto importan- te della ricerca è quello di valutare la situazione di igiene orale, indagando sulla frequenza giornaliera di utilizzo delle manovre di igiene orale. In en- trambi i gruppi, tutti i soggetti han- no affermato di usare giornalmente lo spazzolino per l’igiene orale. Come si nota dal grafico di figura 4, il 62% soggetti con apparecchi ortodontici rimovibili riferisce di «lavare i denti» 2 volte al giorno, il 26% 3 volte al gior- no, e il 12% una sola volta al giorno. Nel gruppo di controllo le percentuali ci dicono che il 66% afferma di «lavare i denti» 2 volte al giorno, il 20% 3 volte al giorno, e il 14% una volta al giorno. Tutti i soggetti con apparecchi orto- dontici rimovibili, inoltre, affermano di eseguire manovre di igiene a carico dei loro manufatti protesici. Per quanto riguarda la tipologia dell’apparecchio ortodontico rimovi- bile dei pazienti in trattamento, si è in- dagato sulla quantità di parti metalli- che: alcuni apparecchi erano provvisti di n. 3 parti metalliche (per esempio: arco vestibolare e 2 ganci posteriori), altri erano costituiti da n. 4 parti me- talliche, altri ancora da n. 5 o più parti metalliche,percuinelgraficoinfigura 5 sono riportati i dati di distribuzione dei diversi tipi di apparecchi ortodon- tici rimovibili. Il 44% dei pazienti era in trattamento ortodontico attivo con apparecchia- ture rimovibili contenenti 5 o più elementi metallici, rappresentati da ganci, molle, fili, ecc, mentre il 40% dei pazienti mostrava apparecchiature ri- movibili contenenti 4 elementi metal- lici; il restante 14% aveva apparecchi rimovibili con 3 elementi metallici. I disturbi presentati dai soggetti dei due gruppi sono riportati nel grafico in figura 6. Come si nota dal grafico, le patologie indagate si riscontrano in percentuale maggiore nei soggetti con apparecchi ortodontici rimovibili cheinquelliappartenentialgruppodi controllo. In particolare i disturbi che si presentano maggiormente sono le afte (54% dei soggetti con apparecchio ortodontico mobile, 12% del gruppo di controllo): queste si riscontrano specialmente nel periodo iniziale di applicazione dell’apparecchio; proba- bilmente tale osservazione è attribui- bile a una reazione immunitaria, che peraltro è di riscontro anche nei sog- getti-controllo. Il 44% dei soggetti con apparecchi ortodontici presenta una scialorrea (10% nel gruppo di control- lo), la quale è dovuta alla presenza di un corpo estraneo introdotto nel cavo orale: è la stessa reazione che avviene in seguito alla introduzione del cibo. Dopo qualche ora dall’inserimento dell’apparecchio rimovibile, il flusso salivare ritorna a livelli della norma, nel momento in cui il cervello recepi- sce il messaggio di un corpo estraneo a cui il sistema stomatognatico deve adattarsi. La sensazione di ingombro (36% dei soggetti con apparecchi orto- dontici), così come la difficoltà nell’e- loquio (32% dei soggetti con apparec- chi ortodontici), è da attribuire alla presenza fisica dell’apparecchio, e tale disagio è direttamente proporzionale sia alle dimensioni dell’apparecchio, ma anche alla motivazione e quindi all’accettazione della terapia. Altri dati riguardano l’interessamento paro- dontale:30%digengiviti(6%delgrup- pocontrollo),e24%disanguinamento gengivale (2% nel gruppo controllo): a tale proposito, non è possibile stabilire con certezza se vi sia una correlazione con la presenza dell’apparecchio or- todontico mobile, in quanto, special- mente in età evolutiva, il problema dell’igiene orale domiciliare è un dato comune a tutti i soggetti della popola- 1. HasanMY,KosanovicM,FahimMAetAl.:“Tracemetalprofilesinurban andruralregionsoftheUnitedArabEmirates”.Vet.Hum.Toxicol.46:119- 121,2004. 2. Gdula-ArgasinskaJ,AppletonJ,Sawicka_KapustaK,etAl.:“Furtherinve- stigationontheheavymetalcontentonthebankvoleasanexposureindica- torofenvironmentalpollutioninPoland”.Environ.Pollut.131:71-79,2004. 3. AlexopoulosEC,CominosX,TrougakosIP,LourdaM,GonosES,Makro- poulos V: “Biological monitoring of hexavalent chromium and serum levels of the senescence biomarker apolipoprotein j/clusterin in welders”. BioinorgChemAppl.2008. 4. Stridsklev IC, Shaller KH, Langard S: “Monitoring of chromium and ni- ckel in biological fluids of grinders grinding stainless steel”. Int Arch Oc- cupEnvironHealth.80(5):450-4,2007. 5. Magee SR, King E, Shih G, Ratnapradipa D, Quiliam D, Morton J: “ Bio- monitoringinRhodeIsland.MedHealthRI.91(3):88-90,2008. 6. Garhammer P, Hiller KA, Reitinger T, Schmalz. „Metal content of saliva ofpatientswithandwithoutmetalrestoration”.ClinicOralInvestig.8(04): 238-42,2004. 7. Baucic M, Celebic A, Stipetic J, Mehulic K, Bozic D. “In vitro release of metalionsfromagold-platinumalloyinsaliva-simulatedconditions”.Coll Antropol.2003;27Suppl2:91-8. 8. StoleskiS,Karadzinska-Bislimovska,StikovaE,Risteska-KucS,Mijakoski D,MinovJ.:“Adverseeffectsinworkersexposedtoinorganiclead.ArhHig RadaToksikol.2008Mar;59(1):19-29. 9. Cheung Chung SW, Kwong KP, Yau JCW, Wong WWK “ Dietary expo- sure to antimony, lead and mercury of secondary school students in Hong Kong”.FoodAdditContam.25(7):831-40,2008. 10. LidènC,SkareL,NiseG,VahterM:“Depositionofnickel,chromium,and cobaltontheskininsomeoccupations-assessmentbyacidwipesampling” ContactDermatitis.2008Jun;58(6):347-54. 11. Garhammer P, Schmalz G, Hiller KA et Al.: ”Patients with local adverse effects from dental cast alloys: frequency, complaints, symptoms allergy”. Clin.OralInvest.5:240-249,2001. 12. SchmalzG,GarhammerP:“Biologicinteractionsofdentalcastalloyswith oraltissues”.Dent.Mater.18:396-406,2002. 13. GarhammerP,SchmalzG,HillerKA,ReitingerT:“Metalcontentofbiop- siesadjacenttodentalcastalloys“.Clin.Oralinvest.7(2):92-97,2003. 14. Vamnes JS, Lygre GB, Gronningsaeter AG, Gjerdet NR: “Four years of clinical experience with an adverse reaction unit for dental biomaterials”. CommunityDent.OralEpidemiol.32(2):150-157,2004 15. Scott A, Egner W, Gawkrodger DJ, Hatton PV, Sherriff M, van Noort R, YeomanC,GrummittJ.Thenationalsurveyofadversereactionstodental materials in the UK: a preliminary study by the UK Adverse Reactions ReportingProject.BrDentJ.196(8):471-7,2004. 16. Kedici SP, Aksüt AA, Kílíçarslan MA, Bayramoğlu G, Gökdemir K: “Cor- rosion behaviour of dental metals and alloys in different media”. J. Oral Rehab.25(10):800-8,1998. 17. BayramogluG,AlemdarogluT,KediciS,AksütAA.:“TheeffectofpHon thecorrosionofdentalmetalalloys”.J.OralRehab.27(7):563-575,2000 18. KiremitciA,BolayS:“A3-yearclinicalevaluationofagalliumrestorative alloy”.JOralRehabil.30(6):664-7,2003. 19. NeoJ,ChewCl,OsborneJW,MahlerDB:“Clinicalevaluationandmicro- structuralanalysisofadirectplacementgalliumrestorativealloy”.J.Dent. 28(2):123-129,2000. 20. Procházková J, Podzimek S, Tomka M, Kucerová H, Mihaljevic M, Hána K, Miksovský M, Sterzl I, Vinsová J: “Metal alloys in the oral cavity as a cause of oral discomfort in sensitive patients”.Neuro Endocrinol Lett Sup- pl.1,53-58,2007. 21. Yontchev EA: “Studies of individuals with orofacial discomfort com- plaints.Aninvestigationofagroupofpatientswhorelatedtheirsufferings to effects of dental materials and constructions”. Swed. Dent. J. Suppl. 38, 1-45,1986. 22. Lucchetti MC, Fratto G, Valeriani F, De Vittori E, Giampaoli S, Papetti P, Romano Spica V, Manzon L.: “Cobalt-chromium alloys in dentistry: An evaluationofmetalionrelease”.J.ProsthetDent.114(4):602-8,2015Oct. 23. Omür-Özbek P1, Dietrich AM, Duncan SE, Lee Y.: “ Role of lipid oxida- tion, chelating agents, and antioxidants in metallic flavor development in theoralcavity”.J.AgricFoodChem.7:60(9):2274-80.2012Mar. bibliografia zione aperta. Il dislocamento mandi- bolare(18%deipazientiintrattamento con apparecchi ortodontici rimovibi- li), così come la percezione di tensione (16% dei pazienti), difficoltà nella de- glutizione (14% dei pazienti), sensazio- ne di ingombro l(12% dei pazienti), la pressione sui denti (8% dei pazienti), i decubiti sulle mucose (6%), la pressio- ne sulle mucose (4% dei pazienti) sono correlabili alla presenza fisica dell’ap- parecchio ortodontico rimovibile, e alle sue azioni terapeutiche. Risultati e discussione I valori quantitativi degli ioni metalli- ci presenti nella saliva del cavo orale, espressi in μg/l, ricercati nei due grup- pi di soggetti sono presentati nelle fi- gure7,8,9rispettivamenteperPb,Nie Cd. A oggi gli studi più attendibili sui range entro cui i valori dei metalli pre- sentinellamatricesalivare(espressiin μg/l), sono da ritenersi nella norma, appartengono all’Università degli Stu- di di Brescia. A questi si è fatto riferi- mento nel presente studio. Pb: la zona alta del grafico in figura 7, a partire dal valore di 15 μg/l, si presen- ta di colore diverso rispetto la parte sottostante questo valore, a indicare il limite massimo entro cui i valori di Pb nella saliva sono da ritenersi “norma- li” (zona in giallo) compresa tra 0 e 15 μg/l. I valori di Pb oltre i 15 μg/l (zona in arancio) sono da considerarsi fuori range di normalità. Come si nota dal grafico, i valori di Pb dei soggetti con protesi (in verde) risultano essere più alti di quelli dei soggetti del gruppo di controllo (in arancio). In particolare tra i soggetti con protesi, 5 superano il valore limite di 15 μg/l mentre altri 5 si mantengono appena sotto questa soglia di pochi μg/l. Tra i soggetti con- trollo non si rilevano valori particolar- menteelevati,ecomunquenessunodi essi fuoriesce dal range di normalità. Ni: per quanto riguarda i valori di Ni, essi sono rappresentati nella zona alta delgraficoinfigura8,ilquale,apartire dalvaloredi5μg/lsipresentadicolore diverso rispetto alla parte sottostante questo valore, a indicare il limite mas- simo entro cui i valori di Ni nella ma- trice salivare sono da ritenersi “nor- mali” (zona in giallo) compresa tra 0 e 5 μg/l. I valori di Ni oltre i 5 μg/l (zona in arancio) sono da considerarsi fuori range di normalità. Come si nota dal grafico, i valori di Ni dei soggetti con apparecchi ortodontici rimovibili (in verde), risultano essere più alti di quel- li dei soggetti controllo (in arancio). In particolare tra i soggetti con apparec- chi ortodontici, 4 superano il valore limite di 5 μg/l, mentre altri 6 si man- tengono appena sotto questa soglia di pochiμg.Traisoggetticontrollononsi rilevano valori particolarmente eleva- ti, e comunque nessuno oltrepassa il valore limite di 5 μg/l. Cd: per quanto riguarda i valori di Cd, essi sono presentati nel grafico in fi- gura 9. Come per gli altri due metalli testati, anche qui la zona alta del grafi- co, a partire dal valore di 3 μg/l si pre- sentadicolorediversorispettolaparte sottostante questo valore, a indicare il limite massimo entro cui i valori di Cd nellamatricesalivaresonodaritenersi normali(zonaingiallo)compresatra0 e3μg/l.IvaloridiCdoltrei3μg/l(zona in arancio) sono da considerarsi fuori range di normalità. Come si nota dal grafico, i valori di Cd dei soggetti con apparecchiortodontici(inrosso),risul- tanoesserepiùaltidiquellideisogget- ticontrollo.Inparticolaretraisoggetti con apparecchi ortodontici 4 supera- noilvalorelimitedi3μg/lmentrealtri 6 si mantengono appena sotto questa soglia di pochi μg. Tra i soggetti con- trollo non si rilevano valori particolar- mente elevati, tutti abbondantemente entro i limiti di normalità. Unaspettoimportantesievincedall’a- nalisi dei dati riguardanti la distribu- zione di Pb, Ni e Cd nei soggetti con apparecchi ortodontici. Prendendo in considerazioneildatochesiriferisceai valori medi di Pb, Ni e Cd, in relazione alla presenza delle apparecchiature ortodontiche rimovibili, i pazienti sono stati suddivisi in: a) soggetti con un solo apparecchio ortodontico, cioè su una sola arcata (superiore o infe- riore); e b) soggetti con apparecchio ortodontico rimovibile su entrambe le arcate. Il grafico in figura 10 mostra come i soggetti con apparecchio orto- dontico su due arcate, abbiano i valori medi più elevati, superando, seppur di poco, i soggetti con apparecchio orto- dontico su una arcata. Dai dati e dai risultati raccolti attra- verso la presente ricerca, è indubbia la maggiore presenza di Pb, Ni e Cd espressi in μg/l nella matrice salivare deisoggettiappartenentialgruppodei portatori di apparecchio ortodontico rimovibile rispetto al gruppo di con- trollo. Nonostante ciò la vastità delle variabili che interagiscono con questi dati, comprendendo tutte le fonti am- bientali di tracce metalliche, gli ogget- ti di uso comune, particolari abitudini di vita, ecc., suggerisce l’auspicabilità dieseguireulterioriricerchedettaglia- te che prendano in esame in maniera specifica e particolare ognuno dei fat- torichepossonoinfluenzareillivelloe i valori di questi metalli nel cavo orale e in tutto l’organismo. Come si evin- ce anche dalla letteratura20-23 , la con- ferma diagnostica si avrà solamente dopo approfondimenti diagnostici riguardanti possibile cause di rilascio diionimetallicialivellodelcavoorale. Conclusioni Dallo studio condotto su pazienti portatori di apparecchio ortodonti- co rimovibile, posti a confronto con soggetti senza apparecchio ortodon- tico e/o altri metalli nel cavo orale, si evince che nel gruppo di soggetti con apparecchi ortodontici sono mag- giormente presenti nella saliva ioni metallici compatibili con quelli conte- nuti nei materiali costituenti gli appa- recchi ortodontici stessi, e comunque tali metalli si mantengono entro un range di normalità. Inoltre, anche se nei soggetti con apparecchi ortodonti- ci sono maggiormente rappresentati i disturbi indagati dalla ricerca rispetto ai soggetti del gruppo di controllo, è pur vero che, prima di imputare un’e- ziologia elettrogalvanica o comunque stabilire una qualche correlazione tra il rilascio di ioni metallici e le patolo- gie e i sintomi riscontrati nel paziente, è necessario, e dovrebbe far parte del corretto iter diagnostico perseguito da ogni medico e/o odontoiatra, esclude- re ogni altra causa eziopatogenetica. Fig. 10 - Valori medi di Pb, Ni e Cd in relazione alla tipologia di apparecchio.

Sito