Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Implant Tribune Italian Edition No.3, 2016

14 Implant Tribune Italian Edition - Settembre 2016 Ricerca & Clinica Aspetti immuno-tossicologici in odontoiatria, specialmente in parodontologia: diagnosi e terapia Ottaviano Tapparo Direttore scientifico presso Immunologic Dental Clinic, Monaco, Germania In terapia parodontale occorre tenere in considerazione diversi aspetti, li elenchiamo di seguito: – I batteri. Si conoscono 20.000 philotipi (Kaijser et al., 2008). Si possono considerare i 5 batteri più patogeni come Actinoba- cillus actinomycetemcomitans, con la sottospecie Aggregati- bacter actinomycetemcomitans, Porphyromonas gingivalis, Tannerella forsythensis (Bacte- roides forsythus), Treponema denticola, e altri che solo in pic- cole quantità non distruggono il parodonto, come Prevotella intermedia/Prevotella nigre- scens, Campylobacter rectus, Fusobacterium nucleatum, Eike- nella corrodens, Capnocytopha- ga spp. (gingivalis, sputigena, ochracea), Eubacterium noda- tum, Peptostreptococcus micros, Streptococcus constellatus. – La genetica. Qui si possono di- stinguere 4 tipi. Tipo A, con normale produzione della pro infiammatoria IL-1, e norma- le produzione dell’inibitore dell’infiammazione antagoni- sta del ricettore IL-1. Il tipo B, con normale produzione della pro infiammatoria IL-1 e ridot- ta produzione dell’inibitore dell’infiammazione antago- nista del ricettore IL-1. Il tipo C, con aumentata produzione della pro infiammatoria IL-1 e normale produzione dell’inibi- tore dell’infiammazione anta- gonista del ricettore IL-1. Il tipo D con aumentata produzione della pro infiammatoria IL-1 e ridotta produzione dell’inibito- re dell’infiammazione antago- nista del ricettore IL-1 (Tab. 1). – I materiali usati per ricostruire i denti. Questi possono avere una componente tossicologica e una componente immunologica (al- lergia al palladio oppure all’oro) e una infiammatoria (il titanio può provocare una reazione in- fiammatoria). – Le micosi. Nei bambini le can- didosi del cavo orale sono per il 65,2% dello stesso ceppo del- la candida del tratto gastro in- testinale (N. Schulz-Weidner, F. Ansari, H. Hossain, T. Chakra- borty, E. Domann, W.-E. Wetzel. Vergleichende PCR-Typisierung Candida albicans aus der Mun- dhöhle und dem Magen-Darm- Trakt. Oralprophylaxe & Kin- derzahnheilkunde, 27, 2005, 4). – I virus. Per esempio: herpes simplex (HSV), circa l’80% del- la popolazione è portatore del tipo 1 che provoca l’herpes la- bialis; la saliva con un PH che normalmente varia da 7,1 a 7 lievemente basico, ma che dopo i pasti può andare nella zona acida (questo aumenta la corro- sione delle leghe metalliche). La saliva inoltre contiene ormoni liberi e non associati a proteine, non appena entrano a contatto con il sangue questi influenza- no il tessuto gengivale e le fibre del parodonto. Si aggiungono inoltre i batteri che causano la carie e le sostanze di putrefa- zione quali cadaverina, istami- na, putrescina, triptamina che si formano dai corrispondenti aminoacidi (Reclaru PX Tech e Tapparo) (Fig. 1). – La formaldeide. Misurazione della formaldeide in denti de- vitalizzati e con cura canalare a confronto con denti vitali (Tapparo, 1997), che si forma nei denti devitalizzati o con cura canalare e si trova nelle tasche dei denti con parodontite e che porta alla destruzione del paro- donto (Fig. 2). I metalli pesanti influiscono sul trasporto delle membrane: Ag, Cd, Co, Hg, Ni – inducono la produzio- ne di stress delle proteine –; As, Au, Cd, Ga, Hg, Ni, Pb – inducono aller- gia tipo I, IV, V. Ogni metallo legato a proteine può indurre reazioni au- toimmunitarie (T-cells, anticorpi). Al, Au, Cd, Hg – possono causare Linfoma. Cr – inducono problemi nella crescita. Cd, Hg, Pb – sono concausa di demenza e di Alzhei- mer. Al, Hg – influenzano sul tra- sporto placentare. As, Cd, Hg, Pb, Pt – influenzano il metabolismo delle porfirine. Cu, Hg, Pb – inibiscono il NaCl-Cotrasporto. As, Hg, Pb – si le- gano ai gruppi di Zolfo (Sulf-hydril groups). Hg, Pb – influenzano le molecole di adesione. Cr, Co, Hg, Mo, Ni, Pd – inducono la perossi- dazione degli acidi grassi/radicali liberi e la produzione di radicali di azoto nel ciclo nono. Nei casi di patologie non spiegabili, si dovrebbe pensare alle relazioni dente-organo, in cui sia i denti o le aree edentule sono in grado di fare ammalare un organo. Anche un or- gano malato può in ogni caso avere un influenza sui denti o sulla de- generazione cronica di un area del osso edentula (Wilfried Aichhorn, dr. Ottaviano Tapparo, List of Tooth- Organ Interrelationships, di prossima uscita la versione in lingua italiana, Elenco delle correlazioni tra denti e organi. Come i denti influenzano la vostra salute). Queste aree degenera- te possono causare delle nevralgie, cosiddette NICO (neuralgia inducing cavitational osteitis). Si deve inoltre considerare che tutti i metalli usati per ricostruzioni dentali si concen- trano nelle radici dentali, nell’osso e nel tessuto gengivale (Georgetta e Ottaviano Tapparo. Effetti dei metalli pesanti sull’organismo umano. Qua- derni Andromeda n. 44). Per vedere la concentrazione di pu- trescina e cadaverina e il rilascio dei metalli dalla masticazione e dall’elettrocorrosione è possibile effettuare il test della saliva. Per esaminare l’accumulo e la produ- zione di sostanze di putrefazione nella tasca gengivale si usa l’Oro- Tox in office test. Per vedere l’ef- fetto sul sistema immunitario e la reazione allergologica si effettua il test del sangue sui linfociti (LTT o test delle citochine). L’LTT è stato ben sperimentato per la diagnosti- ca delle sensibilizzazioni allergiche individuali. Rispetto alle varianti precedenti tale metodica è consi- derata oggi specifica e predittiva. I materiali dentali tra cui i metalli, gli acrilati e le resine, i materiali per il sigillo del canale in endodon- zia, i cementi e le componenti della ceramica liberati durante la ma- sticazione, contengono potenziali allergeni. Gli ioni metallici liberati dalle leghe metalliche così come i residui di monomero degli acrilati sono apteni (mezzi allergeni). Que- sti si legano alle proteine del corpo e possono cambiare la loro struttu- ra. Se esiste già una sensibilità, que- ste proteine modificate appaiono al sistema immunitario estranee (al- lergiche), innescando una risposta immunitaria. Sensibilizzazioni causate dai ma- teriali dentali sono nella maggior parte dei casi del tipo IV (allergie che si manifestano nel tempo, dopo un paio di settimane). > > pagina 15 Fig. 1 Fig. 2 - In blu, la concentrazione nelle radici dei singoli denti vitali. In lilla, la concentrazione nelle radici dei singoli denti devita- lizzati o con cura endodontica. Da notare che la concentrazione e il dato sono in mg per kg.

Sito