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Dental Tribune Italian Edition No. 3, 2016

8 Dental Tribune Italian Edition - Marzo 2016 Vita Ordinistica Corsi universitari a Enna… più Kafka che Pirandello Avvocati e medici Patto per la tutela dei diritti di difesa e salute. L’incontro tra il presidente del CNF e della FNOMCeO Avevo sempre saputo che la mia Sicilia era la terra di Pirandello e non di Kafka; eppure non potrei che definire kafkiano il “proces- so” svoltosi sulla questione dell’Università romena di Enna che ha visto il Tribunale di Caltanissetta emanare un’ordinanza che in sostanza dà il via libera all’inizio dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Uni- versità degli Studi Kore di Enna. Da un punto di vista tecnico, siamo in pre- senza di un’ordinanza di natura cautelare che respinge il ricorso presentato dal Mi- nistero dell’Università, ex art. 700 cpc, che aveva chiesto di impedire l’inizio degli stes- si corsi. La vicenda quindi non è certamente conclusa e lo stesso Tribunale di Caltanis- setta riconosce che il MIUR ha il diritto di adottare, nell’ambito delle proprie attribu- zioni, un formale provvedimento di diniego dell’efficacia dei diplomi di laurea rilasciati dall’Università Dunarea di Jos di Galati in collaborazione con l’Università di Enna nel nostro ordinamento didattico. Se questa è la situazione giuridica che, come troppo spesso accade, privilegia aspetti so- lamente formali, quanto si sta concretizzan- do dimostra ancora una volta la capacità da parte di soggetti privati di trasformare in business il delicato settore della formazione universitaria. Non è possibile nascondersi dietro un dito, facendo finta di credere che questi eventuali nuovi laureati eserciteran- no in Romania, quando invece è di tutta evidenza che il vero scopo dell’iniziativa è quello di “irridere” il concetto del numero programmato, come più volte dimostrato anche da similari iniziative. Basti ricordare la vicenda della “succursale” dell’Università Pessoa, dell’apertura del corso di laurea in Odontoiatria in una “cattedrale nel deserto” a Salerno, Tirana ecc. Non è possibile accettare passivamente queste speculazioni e occorre pertanto la conferma di rispo- ste forti e chiare da parte sia del Ministero dell’Università sia del Ministero della Salu- te. Non basta difendersi nelle aule di Tribunale, ma occorre dimostrare la capacità di attivare una vera programmazione degli accessi in un ambito europeo, portando a compimento il proget- to già attivato nell’ambito del Joint Action on Health Workforce Planning and Foreca- sting promosso dalla Commissione europea a cui partecipa il Ministero della Salute e in cui viene rappresentata anche la Federa- zione. Il Ministero della Salute è da elogia- re per questa iniziativa! Non è mai bello pronunciare la frase «io l’avevo detto», ma non posso dimenticare che questa idea della programmazione europea nasce dalla CAO Nazionale, che l’aveva ipotizzata in tempi ormai lontani. Attendiamo, quindi, stessi atti concludenti anche dal MIUR per quan- to riguarda la ferma negazione di qualsiasi validità del titolo di laurea rilasciato a Enna e, contestualmente, rinnoviamo l’invito a tutte le persone di buona volontà di trovare soluzioni a un problema che rischia solo di avvilire la formazione dei nostri professio- nisti a vantaggio di iniziative speculative che certamente non hanno a cuore una vera tutela della salute dei cittadini e la corret- tezza dei percorsi formativi. Giuseppe Renzo, Presidente CAO Nazionale Contro le linee guida del ministe- ro della Salute “per le procedure inerenti le pratiche radiologiche clinicamente sperimentate”, la Federazione nazionale dei collegi professionali dei tecnici sanitari di radiologia medica ha avanzato ricorso presso il Tar del Lazio. Ad esso si oppone ora la FNOMCeO dopo una riunione del Comitato centrale riunitosi a Roma il 5 feb- braio. Per illustrare le motivazioni del gesto la FNOMCeO ha emanato un comunicato: «Il ricorso della Federazione nazionale dei collegi professionali dei tecnici sanitari di radiologia medica avverso le li- nee guida emanate dal Ministero della Salute, pubblicate sulla Gaz- zetta Ufficiale n. 261 del 9 novem- bre 2015 – dice il comunicato – può minare la sicurezza e la qualità delle prestazioni in ambito radio- logico». E qui interviene l’affondo della FNOMCeO: «Questa Federazio- ne sottolinea con forza come la responsabilità della gestione del percorso diagnostico-terapeutico sia in capo al medico-radiologo, a partire dal consenso informato, passando dalla sicurezza delle pro- cedure, fino alle decisioni diagno- stico-terapeutiche. Chiediamo al Ministero della Salute una imme- diata presa di posizione a difesa di un proprio decreto, fortemente voluto per garantire qualità e si- curezza. La FNOMCeO, nell’annun- ciare il proprio intervento ad op- ponendum in sede di contenzioso amministrativo – continua la nota con un tono più conciliante – man- tiene comunque una posizione di apertura nei confronti delle pro- fessioni sanitarie, in una logica di collaborazione e di autonomia, nel rispetto delle competenze e con l’obiettivo di garantire qualità, si- curezza e tracciabilità, per la tute- la della salute». Dental Tribune Italia Riaffermando il ruolo del medico radiologo La FNOMCeO si oppone al ricorso al Tar dei tecnici di radiologia contro le linee guida ministeriali Un’intesa è stata raggiunta il 22 gennaio a Roma tra il presi- dente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin, e la presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medi- ci chirurghi e degli odontoiatri, Roberta Chersevani, affianca- ta dal segretario generale Luigi Conte. Obiettivo: avviare un percorso comune per la tutela efficace dei diritti fondamenta- li di difesa e della salute e promuovere la corretta informazio- ne presso i cittadini sui principi e sui valori che informano le due professioni di avvocato e medico, alla cui tutela i due di- ritti costituzionali sono affidati. «Il patto tra le due professio- ni – dice un comunicato congiunto – contribuirà a diffondere la comune cultura, impegno e assunzione di responsabilità a tutela dei principi espressamente riconosciuti nella Carta Costituzionale. Occorre contrastare la visione esclusivamen- te mercatista, che produce gravi e negativi effetti proprio sulla tutela delle persone. Medici e avvocati – ha dichiarato Mascherin nel saluto ai rappresentanti della Federazione – hanno la responsabilità di informare correttamente i cit- tadini soprattutto con riguardo alla responsabilità medica, evitando quelle distorsioni dannose per l’intero sistema». La presidente Chersevani, nel ringraziare il Consiglio per la ca- lorosa accoglienza ricevuta, ha dichiarato di «riporre grandi aspettative in questa collaborazione. Oggi nasce qualcosa di nuovo in un momento di grandi difficoltà che mette in crisi l’esercizio delle nostre professioni. Questo percorso, ne sono certa – ha detto – permetterà alle per- sone che si affidano ad avvocati e me- dici di guardare al nostro lavoro con rinnovata fiducia. Avvocati e medici devono recuperare il senso dell’eserci- zio delle loro professioni, affermando l’autonomia e la libertà nel rigoroso rispetto dei principi normativi e de- ontologici». Il presidente Mascherin ha indicato i prossimi passi: la sigla di un Protocollo d’intesa e l’avvio di un tavolo di lavoro comune sui temi che riguardano entrambe le professioni. Ha presentato anche la nuova iniziativa editoriale Il dubbio, invitando la Federazione degli ordini dei medici e degli odon- toiatri a partecipare alla corretta diffusione della cultura dei diritti e delle garanzie. Fonte FNOMCeO e CNF

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