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Dental Tribune Italian Edition No. 3, 2016

14 Ortho Tribune Italian Edition - Marzo 2016 1. Levin L, Samorodnitzky-Naveh GR, Machtei EE. The association of orthodontic treatment and fixed retainers with gingival health. J Periodontol. 2008;79(11):2087-92. 2. Quirynen M, Bollen CM. The influence of surface rou- ghness and surface-free energy on supra- and subgingi- val plaque formation in man. A review of the literature. J Clin Periodontol. 1995;22(1):1-14. 3. Gray D, McIntyre G. Does oral health promotion in- fluence the oral hygiene and gingival health of patients undergoing fixed appliance orthodontic treatment? A sy- stematic literature review. J Orthod. 2008;35(4):262-9. 4. Quirynen M. Management of oral malodour. J Clin Pe- riodontol. 2003;30:17-8. 5. Quirynen M, Zhao H, van Steenberghe D. Review of the treatment strategies for oral malodour. Clin Oral Inve- stig. 2002;6(1):1-10. 6. Rosenberg M, Kulkarni GV, Bosy A, McCulloch CA. Reproducibility and sensitivity of oral malodor measu- rements with a portable sulphide monitor. J Dent Res. 1991;70(11):1436-40. 7. Babacan H, Sokucu O, Marakoglu I, Ozdemir H, Nalcaci R. Effect of fixed appliances on oral malodor. Am J Or- thod Dentofacial Orthop. 2011;139(3):351-5. 8. Gursoy UK, Sokucu O, Uitto VJ, Aydin A, Demirer S, To- ker H, et al. The role of nickel accumulation and epithe- lial cell proliferation in orthodontic treatment-induced gingival overgrowth. Eur J Orthod. 2007;29(6):555-8. 9. Diamanti-Kipioti A, Gusberti FA, Lang NP. Clinical and microbiological effects of fixed orthodontic appliances. J Clin Periodontol. 1987;14(6):326-33. 10. Van Gastel J, Quirynen M, Teughels W, Coucke W, Ca- rels C. Longitudinal changes in microbiology and clini- cal periodontal variables after placement of fixed ortho- dontic appliances. J Periodontol. 2008;79(11):2078-86. 11. G.M. Nardi, S. Sabatini, F. Guerra, L. Ottolenghi. Ef- fectiveness of a new custom made home maintenance hygiene protocol, Roma, XXI Congresso nazionale Col- legio dei Docenti di Odontoiatria, 2014. 12. G.M. Nardi, S. Sabatini, R. Politangeli, G. Galluccio. Efficacia motivazionale del Diario Ortodontico nella gestione dell’igiene del paziente con ortodonzia fissa e mobile. Doctor Os 10/2013. bibliografia < < pagina 13 Decontaminazione Proseguiamo con un deplaquing con l’utilizzo del dispositivo di profilassi dentale ad aria a dop- pia funzione Airngo Easy Supra (Acteon) (impiego sopragengiva- le con glicina) (Figg. 8a-8c). In questo specifico caso il dispo- sitivo è stato utilizzato in moda- lità Supra per una lucidatura e pulizia sopragengivale. Abbiamo eseguito uno scaling ultrasonico con ablatore Newton P5 XS B (Fig. 9) Led Acteon Satelec con sistema di rilevazione della placca, che ha permesso all’operatore un lavoro minimamente invasivo, consen- tendo di dare una esatta topo- grafia della presenza di tossine e tartaro da eliminare. Dopo aver inserito il liquido rivelatore Flag nel serbatoio da 300 ml, abbiamo decontaminato in modo mirato le superfici con l’aiuto della luce blu del manipolo Newtron Slim B.Led usato con una punta stan- dard (Fig. 10c). L’anello led a luce bianca dell’a- blatore ha permesso un’ottima illuminazione del campo opera- torio nelle zone retromolari. Ter- minato il debridment parodon- tale è stata applicata la lacca al fluoro Fluor Protector S (Ivoclar Vivadent), applicando sulle su- perfici di denti demineralizzati un unico strato sottile e omoge- neo di lacca (Figg. 10a, 10b). Abbiamo consigliato l’uso del collutorio Fertomcidina U (The- riaca) (Fig. 11) (collutorio che se usato puro è un antisettico, se di- luito è un cicatrizzante, a base di iodio e acido salicilino, con azio- ne battericida e antiflogistica), da utilizzare puro con sciacqui di 30 secondi 1 volta al giorno per 7 giorni, chiedendo di fare anche dei gargarismi, per controllare chimicamente l’attività batterica sulla lingua, sulle mucose, nelle nicchie tonsillari e sulle super- fici dentali. Il paziente viene av- vertito del sapore molto intenso del collutorio, privo di additivi saporizzanti e di dolcificanti. Protocollo domiciliare tailoring Per motivare il paziente a un ef- ficace controllo di placca batte- rica abbiamo trattato il paziente eseguendo la tecnica di spazzola- mento “tailoring personalizzata e condivisa” (ideata da Nardi e collaboratori, Nardi et al., 2014)11 . Prima del trattamento abbiamo applicato un rilevatore di placca alla fluoresceina per evidenziare la topografia della presenza di biofilm batterico nel cavo ora- le e dopo l’attenta valutazione di biotipo tissutale, presenza di diastemi, manualità del pazien- te, come suggerito dal protocol- lo tailoring, abbiamo consigliato spazzolino manuale Gum Ortho (Sunstar) che, per il particolare design delle setole disposte a V, garantisce un’efficace controllo di placca delle superfici intorno agli apparecchi ortodontici fissi. È stato chiesto di usare un den- tifricio 1490 ppm fluoro + iso- malto e cetilpiridinio cloruro. Al paziente abbiamo chiesto di migliorare il controllo di placca nelle zone interdentali e tra gli attacchi ortodontici e, visto che aveva poca manualità con il filo interdentale, gli abbiamo sug- gerito gli scovolini Soft-Picks e Gum Trav-ler (Sunstar) selezio- nando, insieme al paziente, le giuste dimensioni delle testine degli scovolini da utilizzare sia per l’igiene degli spazi interden- tali, sia per i brackets. Abbiamo mostrato la cera Gum Ortho per un eventuale pronto soccorso di un bracket staccato ed evitare eventuali lesioni sui tessuti (Figg. 12a, 12b, 13a, 13b). Abbiamo conse- gnato al paziente il Diario orto- dontico12 , in modo da interagire a livello interdisciplinare con i professionisti della sua cura or- todontica e poter annotare le fasi del cambiamento sui suoi stili di vita in igiene orale. Al controllo dopo 2 settimane, clinicamente i tessuti del cavo orale erano in perfetta salute, l’esame organolettico per l’alito- si risultava essere negativo, e le rilevazioni alla videocamera pre- sentavano un controllo efficace di placca e assenza di infiamma- zioni. Al paziente è stato consi- gliato un colluttorio GUM Ortho di mantenimento, con 400 ppm di fluoro, 0,05 % di cetilpiridi- nio cloruro ed estratti di ginger, aloe vera, vitamina e menta ver- de per esaltare la sensazione di freschezza. Il paziente riferiva di essere soddisfatto. Conclusione Attualmente il paziente è in trat- tamento e parallelamente ai con- trolli e vari step clinici ortodontici viene periodicamente sottoposto ai controlli di igiene orale profes- sionale per monitorare l’adheren- ce ai trattamenti domiciliari pro- posti e l’efficacia del risultato. Con grande soddisfazione il paziente evidenzia la scomparsa di quei sintomi iniziali di sanguinamento gengivale e di forte alitosi. L’approccio tailor made persona- lizzato e condiviso con il paziente è vincente, poiché creare concor- dance con il paziente sulle scelte della terapia ortodontica e del suo mantenimento riesce a creare maggiore compliance e adherence ai protocolli, e una modifica degli stili di vita. Gli ausili visivi come la videocamera, i rivelatori di placca, l’adeguata informazione sulle varie tecnologie utilizzate durante il trattamento ortodon- tico e durante le sedute di igiene orale domiciliare e professionale agevolano il lavoro motivazio- nale Nel successo delle terapie ortodontiche il team work orto- dontista-igienista dentale risulta essere un binomio professionale importante (Figg. 14, 15). Fig. 12a Fig. 13a Fig. 14 Fig. 12b Fig. 13b Fig. 15 Case Report

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