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Dental Tribune Italian Edition

6 Dental Tribune Italian Edition - Luglio+Agosto 2014News & Commenti SonoStripping ortodontico: mai stato così sicuro! www.komet.it In ortodonzia l’asportazione di smalto interprossimale è un’opera- zione sempre più frequente. Le tecniche con mascherine invisibili (per es. Arc Angel, Clear Step, Invisalign) richiedono uno stripping interdentale nella gran parte dei casi. Con le punte SonoStripping, ideate dal Dr. Ivo Agabiti di Pesaro, da montare su manipolo sonico (per es. SF1LM Komet) è possibile effettuare un’asporta- zione monolaterale - mesiale o distale - dello smalto, sia sui denti frontali che sui denti posteriori, in condizioni di assoluta sicurezza e rispetto dell’anatomia e senza danneggiare il dente vicino. A differenza di lime reciproche, strisce abrasive e strumenti rotanti, le punte SonoStripping consentono un’asportazione veramente omotetica dello smalto e, cosa importantissima, non insultano gengive e papille. Le punte SonoStripping si possono usare anche in caso di debonding. ©09/2012·411561V0 SFM3F.000. 15° | mesiale SFD3F.000. 15° | distale SFD1F.000. 60° | distale SFM1F.000. 60° | mesiale Stripping rivestimento del lato diritto 411561V0_AZ_KI_SonoStripping_A4.indd 1 01.10.12 11:46 I due modi di intendere la professione secondo un “odontoiatra filosofo” Segretario ANDI Lazio, specialista alla Tufts University e una laurea in Filosofia, Luigi Gallo esercita l’attività nel suo studio di Roma. Invitato in qualità di vicepresidente ANDI Lazio a un convegno tenuto dal 20 al 22 febbraio scorso a Roccaraso (AQ), a cura di F. bambini – docente presso l’Università degli Studi di Ancona –, ha tenuto il suo intervento venerdì 21 febbraio nel corso della sessione presieduta da Angelo Putignano, con Antonella Polimeni quale presidente onorario. Successivamente Gallo è stato invitato da Sergio de Paoli e Piero Simeone a un incontro a Roma in tema di formazione professionale su formazione e cultura, organizzato da Altaformazione, su progetto di P. Simeone. In entrambi i casi la questione esaminata da Gallo aveva gli stessi contorni. Occorre guardare oltre l’orizzonte culturale entro il quale una pro- fessione cresce sana e forte, per individuare un principio in grado di aprire nuove prospettive. Guar- dare con sguardo curioso e aper- to, non egocentrico, non chiuso in se stesso, attento a un nuovo orizzonte che disponga lo spirito ad apprendere oltre e al di là dei rigori della scienza, convertendo l’apprendimento in prassi poten- ziata. Cosa c’è oltre l’orizzonte tracciato da una scienza che non è scienza, ma tuttavia di grande aiuto al professionista? Nel titolo che ho dato al convegno di Roccaraso, ovvero “La profes- sione tra l’interpretazione solip- sistica del sé e il confronto con i modelli d’eccellenza”, c’è un oriz- zonte pensato come pura scienza, sovrana indiscussa di ogni forma sapere, che costituirebbe tuttavia, a mio parere, una specie di liqui- dazione per la professione, perché sotto il peso di eccessive nozioni, tra cui alcune errate, il profes- sionista rischia la disgregazione. Nella sovrabbondanza di ciò che viene proposto, come potrebbe infatti non giungere alla sazietà, alla saturazione? La professione deve dunque ri- pensare un modo di rapportarsi alla cultura che vada oltre il prin- cipio della scienza positiva, che valuta l’oggetto di studio secondo criteri di analisi quantitativa. Per andare oltre, si debbono in- vece prendere in considerazione altri elementi intriseci alla pro- fessione, non misurabili quanti- tativamente, né oggettivabili nel classico procedere della disciplina scientifica. A questo proposito sono solito parlare di beni immanenti, una pratica complessa e socialmente condivisa, da tenere distinti da quelli cosidetti esterni. Se desidero che mio figlio impari a suonare il pianoforte ed è golo- so di gelati, gli compro un gelato ogni volta che fa esercizio sulla tastiera. Ma quando troverà un altro ordi- ne di ragioni nei valori offerti dal pianoforte, come un certo virtuo- sismo nell’eseguire un brano, la disinvoltura nel generare musica gradevole, il gelato passerà in se- condo piano e a questo punto pre- varranno le ragioni per eccellere in tutto ciò che il suonare bene il pianoforte richiede. Analogamente, nella professione si hanno due tipi di valori perse- guibili: da un lato, quelli esterni quali posizione sociale, prestigio o denaro; dall’altro i valori inter- ni alla professione, non raggiun- gibili se non praticandola. Proprio come il ragazzo che raggiungerà l’eccellenza solo esercitandosi al pianoforte. <> pagina 7 WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM

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