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Dental Tribune Italian Edition

12 Dental Tribune Italian Edition - Luglio+Agosto 2014Industry Report << pagina 11 Sviluppo ed efficacia di GapSeal® Alfinedicontrastarequestere-infezio- ni, abbiamo sviluppato un materiale basato su una matrice siliconica alta- mente viscosa che sigilla l’impianto e lo protegge in modo efficace dalla penetrazione di batteri e funghi. Qua- lunque tipo di antibiotico non sarebbe sufficientemente intenso ed efficace in dosi così basse e, inoltre, contribui- rebbeallosviluppodifenomenidisen- sibilizzazione e resistenza. Abbiamo anche utilizzato la cosiddetta tecnica split-mouth per testare il materiale rispetto alla vasellina bianca e abbia- mo determinato la miscela necessaria di disinfettante. Le proprietà fungi- cide e battericide e l’efficacia contro i virus del sigillo risiedono in questo principio: laddove vi è già qualcosa, nessun’altra cosa può entrare. Se il mezzo non offre un terreno fertile, al- lora niente vi può crescere. Il materia- le soddisfa il suo obiettivo in quanto sigilla in modo più che soddisfacente i gap e la parte interna degli impianti, ed è quindi stato chiamato GapSeal® (Fig. 5). Per gli studi di tipo split-mouth, GapSeal® è stato applicato sui lati di destra degli impianti e la vasellina su quelli di sinistra. Nel corso di questo confronto clinico, la vasellina è risulta- ta essere abbondantemente contami- nata, mentre gli impianti trattati con GapSeal® non hanno generalmente fornito evidenza di crescita di germi. Questo è stato chiaramente provato dagli esami di follow-up, eseguiti sei mesi dopo. Il numero di germi (CFU: unità formanti colonie) in ciascun im- pianto esaminato è stato determinato mediante diluzione seriale, seguita dal conteggio delle CFU su piastre di incubazione. Questa procedura ha permesso una precisa determinazio- ne dei germi contenuti all’interno di ciascun impianto. Siamo stati in grado di provare l’efficacia del materiale con- ducendo esami di follow-up tra il 1996 e il 2000 e da allora non possiamo più fare a meno di GapSeal® (Fig. 6). Infine, questi studi hanno dimostrato una ri- duzione statisticamente significativa delle perimplantiti in più di un terzo degli impianti sigillati con GapSeal®. Applicazione Grazie a GapSeal® si ha l’opportuni- tà di sigillare l’interno dell’impianto immediatamente dopo aver inseri- to e rimosso lo strumento d’inseri- mento, eliminando così il rischio di perimplantite indotta dal fattore re- infezione. A questo scopo, la carpule deve essere inserita nell’applicatore, rimuovendo il tappo di chiusura. Si raccomanda di piegare leggermente la cannula intorno al corpo dell’appli- catore, in base alla situazione in cui va applicato il prodotto. Il materiale in eccesso che fuoriesce dall’impian- to quando si avvita la vite di chiusura indica la correttezza dell’applicazione (Fig. 7). Il materiale è disponibile in blistersterili.L’applicatoreèautoclava- bile per garantire la sterilità. Nel caso si programmi di trattare l’impianto con GapSeal®, si raccomanda di pulire accuratamente gli spazi interni con al- col. Inoltre, è consigliabile anche riem- pire gli spazi vuoti delle soprastruttu- re avvitate con GapSeal®. Fig. 3 - Impianti usati scelti in modo random, su cui l’area marcata è stata esaminata al microscopio ottico ed elettronico (le marche sono intenzionalmente non citate). Fig. 4 - Situazione del gap tra impianto e abutment confrontato con un eritrocita con un diametro di 7μ (μ = 10-6 m) ingrandito 745 volte e i germi scelti in modo random appaiono in scala reale rispetto all’eritrocita. Durante il controllo dell’impianto nelle visite successive, è consigliabile rinnovare il materiale vecchio, che può essere sciacquato via con xylo- lo o alcol. GapSeal® è molto stabile, mantiene le sue qualità in casi di la- vori cementati da anni e non neces- sita di essere sostituito o rinnovato. Risultati e discussione La perimplantite è una delle compli- canze più temute in implantologia, soprattutto una volta che la terapia implantare e protesica siano state completate. Vi sono diversi sug- gerimenti inerenti il trattamento che possono essere applicati nella pratica clinica. Però, sembra esse- re più ragionevole evitare le cause delle perimplantiti, che certamen- te originano in ampia percentua- le dalla re-infezione derivante dai gap implantari e dagli spazi cavi. La possibilità di colonizzazione dei germi nelle parti interne degli im- pianti esiste e deve essere presa se- riamente in considerazione. Nella letteratura specializzata sono stati descritti negli anni diversi metodi per combattere la re-infezione. Ora, GapSeal®, con i suoi sedici anni di esperienza clinica, offre una pre- venzione realmente efficace contro la perimplantite. Fig. 5 - Applicatore GapSeal® sterilizzabile con carpule GapSeal®. Fig. 6 - Studi compara- tivi retrospettivi split-mouth tra GapSeal® e vasellina. I risultati di positività della perimplantite su 167 impianti dopo terapia locale e sigillo intra-implantare con Vasellina vs. GapSeal®. Sono stati riesaminati tra il 1996 e il 2000. I tessuti degli impianti non elencati erano in uno stadio di “stabilità” o esenti da infiammazione. Fig. 7 - Uso dell’applicatore e delle carpule.

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