Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

5Dental Tribune Italian Edition - Luglio+Agosto 2014 Attualità     CeredentaliPAM Cera diagnostica e testabile nel cavo orale Unica al mondo! • Semplice nell’utilizzo come una normale cera in fogli  • Pulita durante il riscaldamento  • Precisa e resistente come una resina  Basta riscaldarla in acqua calda a 45°-50°   Cera da registrazione occlusale Coperta da Brevetto Nazionale ed Internazionale info www.pamwax.com info@pamwax.com +39 338.3007266 • si modella in laboratorio e si prova in bocca  • consente di realizzare un progetto condiviso  • altamente resistente, ma facilmente lavorabile in studio  • controllo totale di funzione, estetica e fonetica << pagina 4 Per quanto concerne la materia del nostro specifico interesse, è da nota- rechegliodontoiatrinel2006aveva- no visto ampiamente riconosciuta la propria professionalità e, attraverso l’articolo67,inmanieraautonoma,si disciplinava con chiarezza il divieto di esercizio abusivo della professio- ne. Disposizioni già contenute nelle precedenti stesure, ma che nel 2006 trovavano maggiore dignità e spes- sore. L’articolo 64 riconosceva alle CAO (commissioni albo odontoiatri), e in particolare ai suoi presidenti, un ruolo fondamentale nella vigilanza deontologica e disciplinare. Tutti i punti essenziali sono ribaditi anche nella recente stesura, nella quale, in aggiunta, all’odontoiatria viene ri- servata una posizione di ancor più chiara autonomia rispetto alle altre branche medico-chirurgiche. L’articolo 69 – sulla direzione sanita- ria e il responsabile sanitario – indi- ca, infatti, che «il medico che svolge funzioni di direzione sanitaria nelle strutture pubbliche o private ovve- ro di responsabile sanitario di una struttura privata […] deve essere in possesso dei titoli previsti dall’ordi- namento per l’esercizio della profes- sione ed essere adeguatamente sup- portato per le competenze relative a entrambeleprofessionidicuiall’art.1 inrelazioneallapresenzadellestesse nella struttura». Le professioni di cui all’articolo 1 sono la professione me- dica e quella odontoiatrica. Viene espresso con chiarezza che il medico che assume il ruolo di di- rettore sanitario di una struttura pubblica o privata, o di responsabile di una struttura privata nella quale si eroghino prestazioni mediche e odontoiatriche, se non è in possesso dei titoli previsti dall’ordinamento per l’esercizio sia della professione medica sia di quella odontoiatrica (contemporanea iscrizione all’albo dei medici e a quello degli odonto- iatri), dovrà essere adeguatamente supportato per le competenze re- lative all’altra professionalità per la quale gli mancano i necessari requisiti. Se iscritto al solo albo dei medici necessiterà del supporto di un odontoiatra, al pari del collega iscritto al solo albo degli odontoiatri che dovrà essere supportato da un medico nell’espletamento dell’in- carico di direttore sanitario o di re- sponsabile sanitario. Viene identificata, pertanto, la pos- sibilità per l’odontoiatra di assu- mere la direzione sanitaria di una struttura, se adeguatamente sup- portato per le competenze relative alla professione medica, laddove questa sia rappresentata. Ne conse- gue idealmente che, in caso contra- rio, tale figura risulterebbe deonto- logicamente sanzionabile. Tutto ciò rafforza notevolmente l’au- tonomiaeilprestigiodellaprofessio- ne odontoiatrica, e c’è da augurarsi che gli odontoiatri sappiano in futu- ro adottare le proprie scelte manage- riali nel rispetto dell’alta collocazio- ne della professione sanitaria, senza cadere nella mercificazione e nello svilimento della stessa, riducendo un’arte medica a semplice vendita di un prodotto. Ribadisce Massimo Maculan, presidente ANTLO:«Rivendichiamolalegittimitàdi discutere di odontoiatria, come abilitati al suo esercizio, ma come attività che non è solo affare di qualcuno. Negare a noidiinteressarcidiodontoiatriasignifi- canegarcil’interesseperilnostrofuturo. Confrontarsi sul contesto di riferimento significa alzare l’asticella dell’impegno e competenza, non essere condannati a una inarrestabile residualità, alla con- siderazione di “figli di un dio minore”. Esordire con un convegno nella sala Mercede della Camera – ha sottolineato – «ribadisce l’appartenenza a pieno tito- lo alla sanità». Presenti al tavolo di pre- sidenza, il consigliere per l’odontoiatria del Ministro Lorenzin, Franco Condò e Maurizio Troiani, che ha coordinato gli interventi di vari invitati. La relazione Maculan (14 cartelle circa) è stata letta a una platea a numero chiuso prendendo le mosse dal contesto generale di rife- rimento, compreso il modello di odon- toiatria. Tra i dati analizzati: accessi alle cure, immagine dell’odontoiatra odier- na, “occasioni mancate” e tra i passaggi salienti «Noi vogliamo parlare della crisi strutturale del comparto. Usciamo per- tanto dai laboratori per non chiuderli. Dobbiamo trovare soluzioni, diventare soggetti attivi. Abbiamo trovato ostacoli in passato tentando di por mano all’o- dontoiatria. Sembrava noi non potessi- mo farlo mentre rivendichiamo di poter dire la nostra. Per farlo tuttavia bisogna cambiare la visione dell’odontotecnico, visto come abusivo o che applica alti co- sti». Parlando di modelli di odontoiatria ha sottolineato «il comparto privato a supporto del pubblico va per la maggio- re ma crea un calo negli accessi alle cure e nella filiera. Non si può imputare solo allacrisiseilmodellopresentaproblemi, essendo intrinseca al modello proposto finora». Quanto alle occasioni mancate, si è riferito al 2002, allorché ANDI nel Congresso “Governare il cambiamento” sancì la volontà di costituirsi in “sog- getto collettivo” associandosi con altri della filiera per confrontarsi con le varie forme di “terzo pagante” e favorendo così l’avvento della sanità integrativa in odontoiatria. Deliberazioni senza segui- to,ostacolate�secondoMaculan�anche da ambienti ordinistici. «Oggi invece la sanita integrativa è un’opportunità per l’odontoiatria di qualità considerata tale anche dagli odontoiatri. «Un cambio epocale – lo definisce – visto che fino a poco fa non erano affatto dell’avviso. Siamo favorevoli all’abolizione degli Or- dini professionali, a cominciare dai me- dici–hadichiaratoMaculan–chehanno bloccato accesso alle cure». Un accenno anche all’ENPAM. «Hanno proposto l’apertura ad altre professioni sanitarie ma la componente odontoiatrica è la più ostile». Anche il profilo professionale de- gli odontotecnici, non poteva non trova- rerilievonellarelazione.Trascinatasiper 86 anni la vicenda ha come interlocutori il Ministero e gli ssesso- ri regionali alla Salute. «Siamo stretti da due fattori negativi» – ha detto –, «l’avversione delle rappresentanze e la complicanza dell’i- ter. Il profilo non è una soluzione, ma una bat- taglia di dignità, su cui non escludiamo la mo- bilitazione». Argomento ripreso dall’on. Fabrizio Anedda: «L’attuale profilo non ha più senso con i nuovi cambiamenti tecnologici». Grande il rilievo, ripreso da molti relatori istituzionali, al Ddl Ma- rinello n. 471 contro l’esercizio abusivo delle professioni. «Siamo favorevoli alle sanzioni per chi esercita abusivamente laprofessione,daripristinareancheperi prestanome, condizione “in sé” dell’abu- sivismo, uno “scippo con destrezza” non citato dalle organizzazioni odontoiatri- che”.Altrotemacaldo,letecnologie,dove senza negarne l’avvento, si ribadisce la volontà di difendere lo spazio professio- nale in un quadro normativo «che non permetta a chiunque di fare il nostro lavoro» dando adito a nuovi abusivismi. Significativo l’intervento di Giuseppe Venturini, della Nobel Metal, azienda impegnata nel settore odontotecnico: «OgginoicavalchiamoilCAD/CAM,non lo subiamo. Le nuove tecnologie si devo- noutilizzare,nonsubire».Trainbenefici, creando una rete di tracciabilità e un filo diretto col paziente (per esempio, per la camera intraorale). «Per cavalcare e non subire». – ha concluso – «ci vuole più impegno e un’attenta valutazione delle scelte, ossia fare impresa». Dimostrando scarsafiducianei“Tavolideldentale”Ma- culan ha proposto al Ministero della Sa- lute la convocazione di una conferenza che dovrebbe coinvolgere tutti i soggetti dellafiliera.Inoltrel’affermazionediuna sanità integrativa in odontoiatria e la defiscalizzazione delle prestazioni, oneri recuperabili con l’aumento del compar- to. Di defiscalizzazione ha parlato il sen. Sangalli, della Commissione Bilancio, ri- portandoaltreesperienzeneisettoriedi- le e automobilistico, sottolineando «più si concentra ricchezza, meno esiste capi- talismoeladomandaaggregatasiabbas- sa. Il governo intende fare ora un’azione distimoloalladomanda.Interventisono stati fatti sul “cuneo fiscale” e sull’IRAP per aziende, ma se non faranno parte di un intervento europeo, i problemi strut- turali del paese non si risolveranno». Sullaquestioneodontotecnica«èunpro- blema di Sanità.» – ha sottolineato – «Il calo del presidio alla salute è calo di qua- litàdivita,decadimentosocialeoltreche economico. Per via anche del sommerso l’odontoiatria è una questione delicata e ladetraibilitàpotrebbefarlorecuperare». Altre conclusioni importanti tratte da IlvoDiamanti,dell’UniversitàdiUrbinoe di Parigi, editorialista de “la Repubblica” che si occupa di identità e rappresentan- ze «delle quali – ha detto – anche dovre- ste occuparvi. La questione odontotec- nica non può essere ridotta ai rapporti con le professioni vicine, l’abusivismo, il Ministero, i cosiddetti “tavoli”, ma ha a chefareconlarappresentanza,l’identità. Prima di comunicarlo, dovete spiegarlo a voi stessi, cambiare il profilo persona- le e autocomunicarvi meglio, per avere un maggior peso sociale. Perché – ha ag- guinto – tu esisti solo se tu sai di esistere e solo così gli altri ti riconosceranno». In- somma,odontotecnico…chisei? Gli odontotecnici: «L’odontoiatria è anche nostra, non solo affare di qualcuno» Il Convegno “La questione odontotecnica” del 6 giugno alla Camera dei Deputati segna un passo importante: essersi gli odontotecnici dotati di un Centro autonomo di analisi del comparto odontoiatrico significa fornire strumenti di riflessione e progettazione agli odontotecnici e loro laboratori e affermare di esser parte attiva nel definire i modelli di odontoiatria non solo in veste sussidiaria. WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM

Sito