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Implant Tribune Italian Edition No.1, 2018

Implant Tribune Italian Edition - Marzo 2018 News & Commenti 3 Il presto è spesso nemico del meglio tuire totalmente la mia esperienza e manualità, ma potrà al massimo essere un importante supporto. E poi noi stessi, come operatori, troppo spesso proni alle pressioni esterne: le aziende come detto da una parte, ed i pazienti dall’altra. «Ma come, dottore, mi fa aspettare cosi tanto? Allora 7ado dal dentista di mia cugina che è più bra7o di lei e che ha messo impianto e dente nella stessa seduta!». Ed ecco allora che in7ece di ri7endicare la nostra autonomia de- cisionale pur di non perdere il caso da trattare facciamo non quello che la nostra scienza e coscienza ci sugge- rirebbe ma quanto il mondo esterno ci impone, per pagarne poi spesso in prima persona le conseguenze. Ed allora 7orrei concludere citan- do George Bernard Shaw: «La scienza è sempre imperfetta. Ogni 7olta che risol7e un problema, ne crea almeno dieci nuo7i». Torniamo ad agire solo dopo una seria e attenta 7alutazione del caso e con protocolli 7alidati e che ben padroneggiamo: guadagna- re pochi mesi per perdere poi anni e millimetri di osso non è sempre la scelta eticamente migliore. Mauro Labanca A D V ( A 4 ) 2 1 0 x 2 9 7 Un mio maestro e grande primario di chirurgia generale mi insegnò che “il meglio è nemico del bene”: era re- lati7o a quando ad esempio noi gio- 7ani e intraprendenti chirurghi, per cercare di far di7entare perfetta una sutura aggiunge7amo l’ultimo pun- to, seppure non indispensabile, che magari prende7a un 7aso costrin- gendoci a riaprire il paziente! Un bell’articolo letto da poco (“Denti entro un’ora” − G. Urde − Implant Tribune No7embre 2017) mi induce a parafrasare l’afori- sma del mio maestro come faccio nel titolo, e ad a7ere riconferma di quanto da molto tempo 7ado affer- mando o7unque nel mondo, e cioè che ultimamente si sta assistendo ad una progressi7a e spesso im- moti7ata tendenza ad a7ere tutto e subito, anche la guarigione. Come dice Deepak Chopra, medico e bio- logo contemporaneo «Noi siamo le sole creature sulla terra che posso- no cambiare la propria biologia col modo in cui pensiamo e sentiamo». Ed ecco allora che in un’epoca in cui internet e smartphone annulla- no i tempi di attesa e in cui dottor Google ha la soluzione a tutti i pro- blemi, i nostri pazienti si aspettano che anche la biologia si adegui a questa tendenza, adattando i tempi di guarigione alle loro mutate aspet- tati7e. In questo quadro si inserisce la richiesta di a7ere allora anche i denti subito: in qualche ora o in po- chi minuti. Non importa se questi denti magari manca7ano da anni, o se la bocca che li ha persi ha nel tempo perso anche una condizione di accettabile igiene orale. E in questa folle corsa 7erso chi è più 7eloce nel mettere impianti e denti, che ci porterà presto (pur- troppo facile 7aticinio che non mi 7ede più come cantore isolato) ad una drammatica ricaduta in termi- ni di insuccessi, fallimenti, proble- mi assicurati7i, e rinno7ata sfiducia 7erso la nostra già bistrattata cate- goria, molti sono i responsabili. Le aziende, che facendo il loro la7oro cercano di con7incerci ad adottare nuo7e tecniche e nuo7i protocolli, sempre meno 7alidati nel tempo e dai numeri. Una cosa che chi mi segue mi ha spesso sen- tito dire è che la chirurgia de7e es- sere mentalmente guidata: nessun software potrà mai realmente sosti-

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