Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Implant Tribune Italian Edition No.1, 2018

Implant Tribune Italian Edition - Marzo 2018 Speciale Regeneration 19 < pagina 18 un piano di riabilitazione impianto- protesica basato sull’inserimento di due impianti in associazione ad una tecnica idropneumatica di rialzo del seno mascellare per 7ia crestale su siti multipli, eseguito attra7erso l’innesto della pasta ossea prece- dentemente descritta. Procedura chirurgica Il paziente è stato sottoposto ad igiene orale completa una settima- na prima dell’inter7ento. Un’ora prima dell’inter7ento è iniziata la profilassi antibiotica (amoxicilli- na/acido cla7ulanico, Augmentin, Glaxo-SmithKline, Verona, Italia, 2 g 1 ora prima della chirurgia e poi 1 g ogni 12 ore per 6 giorni). Al paziente sono stati inoltre fatti eseguire degli sciacqui con clorexidina allo 0,2% (Corsodyl, Glaxo-SmithKline) da proseguire per due settimane dopo l’inter7ento in ragione di 1 sciacquo ogni 8 ore. Per la terapia antalgica è stato prescritto del ketoprofene gra- nulare 80 mg (Oki, Dompé, L’Aquila, Italia) da assumersi 1 ora prima del- la seduta operatoria e da proseguire secondo necessità, in quantità non superiore a una bustina ogni otto ore per sette giorni. L’area di inter7ento è stata ane- stetizzata utilizzando articaina cloridrato 40 mg con adrenalina 1:100000. Si è proceduto quindi a solle7are un lembo trapezoidale a tutto spessore mediante un’incisio- ne crestale anticipata palatalmente. Dopo a7ere posizionato una dima radiologica, appositamente fabbri- cata, si è proceduto a marcare i siti implantari sulla corticale ossea in corrispondenza dei reperi metallici, e a preparare i tunnel implantari per mezzo del sistema “Crestal Approach Sinus Kit” (BetaPharm, Via Brigata Berto 10 - 16030 Cogorno - Italia). Da notare che l’altezza ossea re- sidua (Residual Bone Height o RBH) inferiormente al seno mascellare 7aria7a tra i 3,66 mm e i 2,84 mm. Il cli7aggio e solle7amento della membrana sinusale sono stati ese- guiti utilizzando l’inserto atrau- matico dedicato “Hydro Membrane Lift” (Fig. 2). L’innesto della pasta ossea (ACT-MLD010, Acti7abone Mouldable Paste, Bioteck S.p.A., Vi- cenza, Italia) è stato eseguito estru- dendola dalla siringa direttamente nei tunnel implantari, mediante apporti consecuti7i di piccola en- tità; l’espansione e la compattazio- ne del biomateriale all’interno del sito di innesto sono state ottenute utilizzando un inserto denomina- to Rotary Plugger, sempre incluso nel “Crestal Approach Sinus Kit” (BetaPharm, Via Brigata Berto 10 - 16030 Cogorno - Italia). Sono stati quindi posizionati due impianti di dimensione 4,5 x 7 mm (Shinhung Luna, BetaPharm, Via Brigata Berto 10 - 16030 Cogorno - Italia), e i lembi sono stati suturati utilizzando una sutura non riassorbibile in polie- stere 4-0 (Ethibond Excel, Ethicon Italia, Via del Mare, 46, 00040 Po- mezia, Italia) (Fig. 3). Pur senza sotto- preparazione e nonostante il ridotto spessore della cresta residua, è stato registrato un torque di inserimento soddisfacente per entrambi gli im- pianti (45 e 55 Ncm rispetti7amen- te per l’impianto mesiale e distale). La radiografia endorale di controllo acquisita al termine della chirurgia mostra7a entrambi gli impianti cir- condati dal materiale di innesto an- che in posizione apicale. La sutura è stata rimossa 10 gior- ni dopo. A distanza di sei mesi, gli impianti sono stati scoperti e si è proceduto alla gestione dei tessuti molli perimplantari al fine di ot- tenere una banda di gengi7a ade- rente adeguata sia in ampiezza che in spessore. A questo fine, oltre a posizionare le 7iti di guarigione, è stato pianificato un lembo a sci7o- lamento apicale (Fig. 4), sotto il qua- le, per aumentare ulteriormente lo spessore del tessuto cheratinizzato, è stata innestata una matrice colla- genica tridimensionale (BCG-XC50, Xenomatrix, Bioteck S.p.A., Vicenza, Italia), già impiegata con successo per il trattamento delle recessioni gengi7ali24. Il lembo è stato quindi suturato con punti staccati e si è ac- quisita una ulteriore radiografia en- dorale di controllo. Per la successi7a riabilitazione protesica il paziente è stato rin7iato al collega che lo a7e- 7a riferito. Al controllo a 6 mesi la protesi era funzionale e gli impianti osteointegrati, senza segno di rias- sorbimento osseo perimplantare. Il paziente si dichiara7a soddisfatto del risultato dell’inter7ento. Discussione e conclusioni Il caso presentato illustra come la riabilitazione dei mascellari po- steriori atrofici richieda un’attenta pianificazione e scelte razionali in merito alla tecnica chirurgica da adottare, alle dimensioni e macro- morfologia degli impianti da uti- lizzare e, nel caso di concomitanti inter7enti di rigenerazione ossea, ai materiali da innesto da impiegare. Nel caso illustrato, nonostante lo spessore (RBH) estremamente ri- dotto della cresta ossea residua, è stato comunque possibile posizio- nare due impianti osseointegrati con sufficiente stabilità primaria iniziale che durante la guarigione hanno permesso di soddisfare le > pagina 20 Evoluzione senza fine Dal 1995 soluzioni innovative per la medicina rigenerativa 2015 2016 2017 2014 Xenomatrix® 2013 1995 Bioteck è fondata 1998 2012 2011 2008 2004 Flex® 2000 SR Osteoplant®Biocollagen®Bio-Gen®www.bioteck.com

Sito