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Dental Tribune Italian Edition No. 9, 2017

14 Speciale Laser Tribune Italian Edition - Settembre 2017 Trattamento con laser a diodi in paziente con disabilità psicomotoria Mucocele delle ghiandole salivari minori Stefano ParasSandolo*, Davide Barbato*, Paola Salerno*, Maurizio Gargiulo**, Umberto Esposito* * U.O.C. di Odontoiatria, Direttore dott. U. Esposito, AORN Cardarelli, Napoli ** U.O.C. di Chirurgia Maxillo-Facciale, Direttore dott. S. Parascandolo, AORN Cardarelli, Napoli < pagina 13 I principali vantaggi della chirur- gia laser-assistita sono: estrema facilità d’uso, accessibilità, grande precisione e visibilità del campo operatorio, controllo dell’emostasi dovuta all’affinità della radiazione all’emoglobina e non all’azione cau- terizzante tipica dell’elettrobisturi. La chirurgia laser-assistita consente un insulto tissutale di basso impat- to, consente di evitare la sutura e consente una guarigione rapida5-8. Nel trattamento di pazienti con di- sabilità psicomotoria non collabo- ranti questi vantaggi sono indiscu- tibili ed indispensabili, rendendo la metodica elettiva. Materiali e metodi Il mucocele è una patologia di tipo cistico non neoplastica delle ghian- dole salivari. L’insorgenza è dovuta ad un accumulo/stravaso mucoso derivante da un’alterazione delle ghiandole salivari minori9. La sede più comune è rappresentata dal lab- bro inferiore e la causa più frequen- te è dovuta ad un trauma o all’abi- tudine di mordersi il labbro, evento frequente nei pazienti con disabilità psicomotoria (Fig. 1). Il mucocele si presenta sotto forma di tumefazio- ne cistica di colorito bluastro, mor- bida e trasparente che può risolversi spontaneamente. Il colore bluastro è dovuto alla congestione vascolare, alla cianosi del tessuto superficiale e all’accumulo di liquido al suo in- terno. Tuttavia la colorazione può variare a seconda della dimensione della lesione, della sua prossimità alla superficie e dall’elasticità del tessuto sovrastante. I mucoceli del labbro sono di solito asintomatici ma a volte possono causare disa- gio, interferendo con tutte le azio- ni che coinvolgono le labbra quali la fonazione, la masticazione e la deglutizione. Le opzioni di tratta- mento sono: escissione chirurgica, marsupializzazione, criochirurgia, vaporizzazione laser ed escissione laser. Nel caso descritto il pazien- te era portatore di disabilità psico- motoria e non era collaborante. Il trattamento è stato eseguito in sala operatoria, con sedazione cosciente. Previa anestesia loco-regionale si è proceduto all’escissione della le- sione e della ghiandola salivare re- sponsabile, al fine di prevenire reci- dive, impiegando un laser a diodi (in modalità Surgery, con una potenza massima di 7 W e media di 3.5 W, a luce pulsata) (Figg. 2-5). Al controllo post operatorio, esegui- to a 20 giorni, si è osservata la gua- rigione della ferita. La lesione ap- pariva guarita, senza tumefazione Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4 residua, il paziente ed i familiari ri- ferivano una trascurabile sintoma- tologia algica. Al follow-up a 6 mesi si osservava guarigione completa della mucosa labiale (Fig. 6). certamente benigne, la differenza diventa trascurabile in rapporto ai benefici soggettivi ed obbiettivi, au- mentando la compliance da parte di questi pazienti. Discussione Il trattamento dei pazienti con di- sabilità richiede attenzioni parti- colari; essi infatti non collaborano a causa delle proprie limitazioni psico-fisiche e durante l’intervento hanno difficoltà a rimanere immo- bili a bocca aperta anche a causa dei deficit motori e delle terapie farmacologiche alle quali sono sot- toposti. Le ridotte abilità manuali limitano le capacità igieniche della cavità orale, favorendo lo sviluppo di carie, parodontopatie e patologie correlate alla funzione masticato- ria. Per questi motivi l’odontoiatria del paziente con disabilità psichica richiede un approccio medico/pa- ziente dedicato, diverso da quello dell’odontoiatria tradizionale. Considerando quindi i numerosi vantaggi della chirurgia laser-assi- stita (minime quantità di anesteti- co, ottima visibilità del campo ope- ratorio, rapida e facile esecuzione, assenza di dolore post-operatorio, rapida guarigione senza esiti ci- catriziali), nonostante che i danni tissutali, evidenti nei preparati isto- logici, appaiano maggiori di quelli della chirurgia a lama fredda10, nel trattamento delle piccole lesioni Conclusioni La lesione è guarita senza compli- canze e al un follow-up a 6 mesi non è stata osservata alcuna recidiva. L’utilizzo del laser ha mostrato i se- guenti vantaggi: – minime quantità di anestetico; – ottima visibilità del campo operatorio; – rapida e facile esecuzione; – rapida guarigione chirurgica senza esiti cicatriziali; – nessun dolore post-operatorio. Pagina a cura di Luigi Grivet Brancot Fig. 5 Fig. 6 1. Edwards N. Dentistry and disability. N.Y. State Dent 1. 2001 oct; 67 (8): 26-30. 2. Scully C, Kllmar N. DentiSl1yfor those required special care. Prim Dent Care 2003 Jan; 10(1): 17-22. 3. Grnndy MC, Shaw L, Hamilton DV. An illustrated Guide to dental carefor the medically compromised patients. Wolfe 1993. 4. Pirnat S. Versatility of an 810 nm diode laser in dentistry: An overview. J Laser Health Acad. 2007;4:1–9. 5. Vescovi P, Del Vecchio A, Manfredi M, Fornaini C, Tenore G, Romeo U: The use of laser for treatment of oral mucosal diseases. Dental bibliografi a Cadmos 2009. VOL 77; NUMB 10, page(s) I-XVII. 6. Tuncer I, Ozcakir-Tomruk C, Sencift K, Cöloglu S: Comparison of conventional surgery and CO2 laser on intraoral soft tissue pathologies and evaluation of the collateral thermal damage. Photomed Laser Surg2009.August; 27(4):683-7. 7. Fornaini C, Rocca JP, Bertrand MF, Merigo E, Nammour S, Vescovi P: Nd:YAG and Diode laser in the surgical management of soft tissues related to orthodontic treatment. Photomed and Laser Surg2007,25;381-92. 8. Goharkhay K, Moritz A, Wilder-Smith P. et al. Effects on oral soft tissue produced by a diode laser in vitro. Lasers Surg Med. 1999;25:401– 406. 9. Boneu-Bonet F, Vidal-Homs E, Maizcurrana-Tornil A, González-Lagunas J. Submaxillary gland mucocele: Presentation of a case. Med Oral Patol Oral Cir Bucal 2005;10:180-4. 10. Romeo U, Del Vecchio A, Ripari F et al., “Effects of different laser devices on oral soft tissues: an “in vitro” experience,” Journal of Oral Laser Applications, vol. 7, no. 3, pp. 155–159, 2007.

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