Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

4 Dental Tribune Italian Edition - Gennaio 2016Speciale Sostenibilità << pagina 3 Va verso la correzione di una pubblicità sani- taria fuorviante, non giustificata dalla libera concorrenza e da logiche di mercato. E verso studi di settore più equi per difendere la qua- litàdelleprestazioni,inquanto,percomesono oggiconcepiti,induconoildatoredilavoroari- durre, anziché aumentare, il personale dipen- dente. Per dare continuità alla professione si basa sul sostegno ai giovani dentisti, costretti a lavorare in grandi strutture che inseguono più il profitto che la cura snaturando comple- tamente il concetto fondamentale di alleanza terapeutica. Forse il concetto più legato alla sostenibilità, infine, è nel rendere le cure accessibili a tutti. «Solo attuando i punti precedenti ossia de- burocratizzando e alleggerendo la pressione fiscale – osserva Paglia – si potranno proporre prestazioni a un prezzo competitivo ma so- stenibile, senza rinunciare alla sicurezza e alla qualità,maoffrendotrattamentiodontoiatrici accessibili anche alle fasce di popolazione con meno capacità di spesa». Amontedellasostenibilitàaltroconcettobase: la promozione di corretti stili di vita, perché «educare significa fare prevenzione primaria, strategia mirata a migliorare la salute del cit- tadino e diminuire la spesa pubblica sanita- ria». Osservazione ultima, ma certamente non meno importante: il ruolo che nella sosteni- bilità potranno ricoprire i fondi (vedi articolo seguente di Luigi Paglia). Anche Roberto Callioni, past president ANDI e attuale responsabile dell’Ufficio studi ANDI, ha dedicato di recente una riflessione alla so- stenibilità sul notiziario dell’associazione. «Si trattadicomprenderequalemodellorendaso- stenibilelanostraprofessionedelprossimofu- turo,unaspettofondamentaleancheintermi- nidisostenibilitàprevidenzialenelcontestodi un’irrinunciabile staffetta generazionale che rende deleteria l’alienazione di molti studi per “cessata attività”. Tutto ciò senza rinunciare all’identità di liberi professionisti – continua Callioni –, anzi rilanciandola e attualizzando- la rispetto a tempi profondamente mutati per tutti, a partire dalla nostra risorsa naturale, il paziente». Su questo e su altri temi epocali le- gati alla sostenibilità annuncia un approfondi- mentoallasestaedizionedelWorkshopinpro- gramma a maggio nella tradizionale cornice di Cernobbio. Per concludere in un quadro più ampio, in merito alla sostenibilità la posizione dell’Or- ganizzazione mondiale della sanità (OMS) emerge nel report “La salute nel 2015: dai Mil- lennium Development Goals al Sustainable Development Goals”, ossia quali sono i pre- supposti di progresso della salute nel quadro degli obiettivi di sviluppo del millennio delle NazioniUnite(MDGs)econseguentiazioniper raggiungerli. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), os- sialeprincipaliprioritàdellavorodell’OMSnel periodo 2014-2019, in parte concordati con gli Stati membri in seno all’Assemblea mondiale della sanità, sono 17 ed entrano in vigore il 1° gennaio 2016, per fare in modo che «nessuno [Paese o cittadino] resti indietro». Inquadrata la sostenibilità in tre dimensio- ni (economica, sociale e ambientale) «per il suo raggiungimento – dice Margaret Chan, director general dell’OMS, nella prefazione al Report – occorre adottare un approccio inte- grato, perché dà la possibilità di avanzare, co- gliere le opportunità di collaborare e sfruttare le sinergie. Tuttavia, le sfide da affrontare sono molte.Perquestionitrasversalisarànecessario ottenere maggiore coerenza e coordinamento degli sforzi, dando un nuovo impulso a part- nership e collaborazioni globali e regionali». Dental Tribune Un’alleanza virtuosa a due che diventa a tre: professionisti, pazienti e gestori dei fondi La sostenibilità delle prestazioni odontoiatriche passerà anche attraverso le regole che saranno stabilite e promosse per i fondi integrativi regionali-nazionali o aziendali che potranno garantire un’ampia accessi- bilità alle cure odontoiatriche da parte della popolazione. Pubblichiamo al proposito alcune significative osservazioni di Luigi Paglia, Head Department of Pediatric Dentistry Istituto Stomatologico di Milano. Come fare per attuare un’alleanza virtuosa tra professionisti, pazienti e gestori del fondo (che sembradicapirepotrannoessere“profit”oppure “non profit” a seconda dei casi)? Per raggiungere quest’obiettivo, credo debbano sussistere alcuni prerequisiti fondamentali che attualmente non riscontro e che rendono difficoltosa la sostenibi- lità del sistema: la contrattazione con i professio- nisti o le strutture dovrebbe avvenire sulla base della qualità della prestazione, non solo della ta- riffa. I professionisti dovranno discutere, accet- tare e mettere in pratica norme fortemente pe- nalizzanti per chi, fra loro, violasse le regole che determinano le modalità di rimborso delle pre- stazioni eseguite (“le prestazioni fantasma” sono il flagello di tutte le convenzioni). La qualità della prestazione dovrà essere individuabile e control- labile (la categoria è pronta?). I professionisti do- vranno impegnarsi a contenere i costi per poter offrire i servizi al più vasto numero di cittadini. Detraibilità fiscale completa dei premi versati ai fondi e una decisamente più significativa delle cure odontoiatriche (uniche prestazioni sanita- rie peraltro non garantite dallo Stato). Dovremo poi avere la possibilità di controllare anche l’efficienza dei fondi dal punto di vista amministrativo-gestionale. Per non creare ulte- riori costi occorre infatti tenere sotto controllo la proliferazione di personale amministrativo, che gestisce le pratiche di rimborso e i relativi quat- trini dei cittadini (impiegati, manager, avvocati) che poco hanno a che vedere con la salute del cittadino ma che immancabilmente compaiono numerosi e premurosi a tutelarla in queste strut- ture. In poco tempo possono diventare un con- centrato micidiale di “burocrazia” improduttiva da fare impallidire quella che già attualmente abbiamo in “carico” come liberi professionisti. Insomma, il dibattito sui fondi va, a mio avviso, aperto al più presto. Creare le condizioni per un dibattito pacato, lontano da ogni possibile stru- mentazione, utile a tutta la categoria è il compito che spetta ai dirigenti delle nostre associazioni e ai sindacati di categoria. Luigi Paglia Il Congresso politico AIO di novembre 2015 è stato incentrato sul tema del “terzo pagante”. Tre sono stati i punti qualificanti. Il concetto di “sosteni- bilità” sviluppato dal sociologo Ivan Cavicchi nella sua lezione magistrale; l’invitoall’unitàdeldirettivo;el’esperienzadellaGermaniasull’odontoia- tria convenzionata, testimoniata dal dott. Wagner. Cavicchi afferma nel suo intervento: «Le professioni che non si ridefini- scono con i mutamenti regrediscono». E parlando di sostenibilità questo è senza dubbio un problema, secondo Cavicchi, che riguarda il dipende pubblico e questo “taglierebbe fuori” la figura dell’odontoiatra che, In Ita- lia (e non solo) è per lo più un professionista privato. Se la funzione svolta ha una valenza pubblica, come la cura della salute orale, producendo un bene comune, partecipa alla sostenibilità. «Voi siete la parte specifica della medicinadeclinatanell’odontoiatria»,sostieneCavicchi.Pervalorizzarela risorsa odontoiatrica bisogna valorizzare l’odontoiatra stesso. Per questo bisogna usare delle strategie da presentare al governo. «Sostenibilità è un termine», afferma Cavicchi, «che neanche le commis- sioni di Camera e Senato sono riuscite a definire». In sanità la sostenibilità è legata al limite economico. Come per le questioni ecologiche “conviene” legare il concetto allo sviluppo sostenibile. Perché la ricchezza non è solo questione di PIL, ma di salute e ambiente. Se si chiede la defiscalizzazione, incambiochecosasioffrealgoverno?Sioffrericchezza.Investireinsalute inquestocasosignificaancheincrementarelaproduzione.Alloraloscam- bio potrebbe essere interessante. Il presidente Delogu analizza il tema del “terzo pagante”, con un’apertura a cercare un modello di riferimeno. Seeberger sottolinea come il nostro Paese, a seguito di un’analisi interna- zionale, risulta essere quello che costa meno. Ma come parlare di conven- zioni se non esistono le tariffe minime? Wagner parla dell’esperienza tedesca del sistema sociale che assicura la malattia dal 1883. L’attuale sistema, anche per l’odontoiatria, se pur rin- novato negli anni, funziona, anche se certamente il sistema di tipo diretto (la fattura non è fatta al paziente che non vede le spese della prestazione) non è quello auspicabile. Inoltre, la prestazione oraria non è così soddisfa- cente. Le prestazioni non sono tutte convenzionate, e il vantaggio deriva al dentista (e al paziente) dal fatto che il sistema del terzo pagante fa da “esca”, motivando il paziente a estendere le prestazioni convenzionate e a frequentaredipiùlostudiodentistico.Sistemachehaconsentito,anchein tempi di crisi, una crescita del 35%. La scelta del dentista è libera. Come case report italiano, è stata presentata la convenzione giornalisti- ca (cassa Casagit) e la sua esperienza positiva con i dentisti. Infine, vale la pena citare gli interventi dei dottori commercialisti di Torino, i fratelli Terzuolo, che sottopongono all’attenzione dei partecipanti l’opportuni- tà o meno, nel sistema attuale, di convenzionarsi. Per poter decidere su basi concrete è necessario avere uno studio controllato e controllabile. Pertanto uno studio dove sia stato installato un controllo gestione. Ogni studio ha infatti un’attività diversa, dei costi diversi, una redditività di- versa. Talvolta la convenzione incide sui tempi della prestazione entran- do nell’organizzazione stessa dello studio. Inoltre, bisogna inserire i costi della gestione burocratica della convenzione (un dipendente dedicato) e i pagamenti dilazionati del terzo pagante che, in alcuni studi, potrebbero essere un problema. Patrizia Gatto Di sostenibilità si è anche diffusamente parlato al XXVII Congresso internazionale odontostomatologico svoltosi il 13 e 14 novembre a Monte Carlo (vedi pag. 26), incentrato sulla qualità in odontostoma- tologia tra innovazioni tecnologiche ed evoluzioni economiche, due fenomeni da cui scaturisce, più attuale che mai, il problema. Terzo pagante, convenzioni, sviluppo sostenibile Ecco i temi del Congresso politico Aio 2015 Lettura magistrale di Ivan Cavicchi Sociologo. Il Presidente Pierluigi Delogu inaugura il V Congresso politico AIO.

Sito