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Dental Tribune Italian Edition

10 Dental Tribune Italian Edition - Gennaio 2016News Internazionali Halle, Germania – In occidente, le malattie non trasmissibili, come obesità, diabete, malattie cardiovascolari e carie sono ricon- ducibili principalmente a un’assunzione sbilanciata di grassi, zuccheri e sale. Nel calcolare l’onere economico delle malat- tie indotte da dieta sbilanciata con conse- guenti spese i ricercatori hanno scoperto che i problemi di salute orale causati da un consumo eccessivo di zuccheri costituisco- no in Germania la maggior parte dei costi d’assistenza sanitaria. Diversi studi hanno dimostrato che l’ec- cessiva assunzione di sale è associata a una vasta gamma di malattie non trasmissibi- li, tra cui quelle cardiovascolari, il cancro e l’osteoporosi. Gli acidi grassi saturi ele- vano il rischio di dislipoproteinemia, con aumento del colesterolo ed è provato il rischio della malattia cardiovascolare. Per quanto riguarda gli zuccheri, è provato in modo altrettanto convincente che una die- ta ricca di bevande zuccherate è correlata allo sviluppo di carie, obesità, diabete di tipo 2 e sindrome metabolica. Per accertare il risparmio sui costi conse- guenti a un’assunzione adeguata di acidi grassi saturi, sale e zuccheri, i ricercatori dall’Istituto di agricoltura e scienze nutri- zionali presso la Martin Luther University Halle-Wittenberg, insieme ai colleghi del BRAIN Biotechnology Research and Infor- mation Network in Zwingenberg, hanno analizzato i costi diretti della cure rivolte a 137 gruppi di malati, basandosi sui dati del German Federal Statistical Office nel periodo compreso tra il 2002 e il 2008. Tali costi sono stati considerati quelli derivanti direttamente da prevenzione, cura, farma- ci, visite mediche e cure ospedaliere. I costi indiretti, invece, come perdita del salario, prepensionamento e morte prematura, sono stati omessi dalle analisi. È stato riscontrato che i costi sanitari di- retti associati a una dieta squilibrata sono stati in Germania di 16,8 miliardi di euro nel 2008, ossia il 7% del costo delle cure complessivo nel Paese, pari a 254 miliardi di euro che corrisponde a un costo di as- sistenza sanitaria annuale di 205 euro per persona. Gli zuccheri costituiscono l’onere più elevato per il sistema di assistenza sani- taria con un costo diretto di 8,6 miliardi di euro, seguito dal sale (5,3 miliardi di euro) e dagli gli acidi grassi saturi (2,9 miliardi di euro). Da quanto emerso dalla ricerca, il consumo di zucchero è alla base dei costi di trattamento della carie e altre malattie del tessuto duro di denti, dell’ipertensione e malattie cardiovascolari, del diabete mel- lito e tumore del colon, così come della ma- lattia renale cronica. Considerando che lo studio ha incluso solo i costi di trattamento medico diretto, i ri- cercatori osservano che il guadagno socio- economico reale derivante dal risparmio sui costi diretti e indiretti può facilmente superare i 16,8 miliardi di euro, soprattut- to se si guarda al costante invecchiamento della società e al prevedibile aumento degli oneri legati alla malattie non trasmissibili. Suggeriscono di conseguenza misure per ottimizzare le diete e le ricette, alleviando in tal modo il peso sulla sanità, sull’assicu- razione sanitaria e sui prelievi fiscali. Intitolata “Healthcare costs associated with an adequate intake of sugars, salt and satu- rated fat in Germany: A health econometri- cal analysis”, la ricerca è stata pubblicata online il 9 settembre dalla Rivista PLoS One. Dental Tribune International La malattia orale indotta da zucchero è la più onerosa per il sistema sanitario tedesco Scienziati neozelandesi sviluppano un nuovo metodo per preservare i denti cariati I problemi orali causati da un eccessivo consumo di zucchero, costituiscono gran parte del costo della sanità in Germania. Otago, Nuova Zelanda - La carie è una delle malattie croniche più diffuse in Nuova Zelanda e nel resto del mondo. I ricer- catori dell’Università di Otago hanno sviluppato un nuovo metodo che potrebbe ora aiutare a salvare i denti compro- messi e prolungare in futuro la durata delle otturazioni. Mentre i prodotti che trattano le carie utilizzano l’argento che può causare una significativa decolorazione dei denti, la nuova tecnologia utilizza particelle di argento specifica- mente formulate perché non macchino, rendendo i denti più resistenti. Secondo i ricercatori, il prodotto deve essere applicato dopo la rimozione della carie, ma prima del ri- empimento del dente cariato. Diffondendosi nel dente può infatti uccidere i batteri rimanenti, causa probabile di ul- teriori carie. «Crediamo che la nostra formula “senza mac- chia” costituirà un importante passo avanti per la cura del cavo orale e la salute pubblica» dice Don Schwass, senior lecturer e protesista presso il reparto di Riabilitazione ora- le dell’Università. «Il risultato sarà che la carie ricorrente verrà notevolmente ridotta e le otturazioni dureranno più a lungo, fornendo beneficio all’economica e alla salute». L’Innovation Otago, l’ufficio tecnologico dell’Università, ha recentemente concesso i diritti di questa formula a un produttore mondiale di materiali dentali, per ulteriori svi- luppi del prodotto. La carie dentale è la più comune malattia infantile nel mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che colpisca il 60-90% dei bambini in età scolare e la maggior parte degli adulti, anche se la salute orale in Nuova Zelanda è notevolmente migliorata nel corso degli ultimi decenni grazie a varie misure. Secondo la New Zealand Oral Health Survey 2009, la prevalenza della carie resta relativamen- te elevata nella popolazione. L’indagine condotta su 2.209 adulti dai 18 anni in su e 987 bambini e adole- scenti di età compresa tra i 2 e i 17 anni, ha ri- velato infatti che, nel 2009, un adulto su tre aveva una carie corona- le non trattata e un’altra canalare. In tutti i grup- pi di età ne era evidente la presenza. Nel complesso, nel gruppo bambini-ado- lescenti uno su due era senza carie, e quattro su cinque avevano dovu- to sottoporsi alle cure del dentista nell’anno precedente. I bambini e gli adolescenti maori e della zona del Pacifico avevano avuto meno possibilità di accesso alle cure. I peggiori ri- sultati legati alla salute orale sono stati riscontrati proprio nel loro gruppo, come in quello dei bambini e degli adolescenti che vivono nelle zone di maggiore deficit socio-economico e sanitario. Concludendo: nel gruppo dei bambini-adolescenti, uno su due era senza carie e quattro su cinque erano al- meno stati dal dentista nell’anno precedente. I bambi- ni e gli adolescenti maori e del Pacifico hanno avuto meno possibilità di accesso alle cure di salute orale nel cor- so dell’anno precedente. Inoltre, i peggiori risultati legati alla salute orale sono stati riscontrati nel gruppo bambini- adolescenti maori e del Pacifico, così come in quelli che vi- vono nelle zone di maggiore carenza socio-economica. Dental Tribune International I ricercatori potrebbero aver trovato una nuova formula per combattere la carie. (Fotografia: voda bogdan/Shutterstock)

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