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Cosmetic dentistry_beauty & science

dentistry 3_2015 cosmetic28 special _ restauro in composito 1. Ahmad, I. Chromatically-Crafted Restorations: Shade Matching with Resin-Based Composites. J. Cosmetic Dent. 2013; 29(1): 43-50. 2. Fahl, N. Jr. Step-by-Step Approaches for Anterior Direct Restorative Challenges: Mastering Composite Artistry to Creat Anterior Masterpieces – Part 2. J. Co- smetic Dent. 2010; 26(4): 42-55. 3. Magne, P. and Belser, U. Bonded Porcelain Restora- tions in the Anterior Dentition: A Biomimetic Ap- proach. (2003) Quintessence Publishing Co, Inc. pp. 50-55. 4. Milnar, F.J. and Wohlberg, J. Direct Resin Veneers: Case Type V for AACD Accreditation. J. Cosmetic Dent. 2013; 29(1): 110-118. _bibliografia soglia critica della resistenza coronale minima per prestazioni a lungo termine e una perdita maggiore richiederà un materiale con carat- teristiche fisiche superiori. Il composito è un materiale più flessibile della ceramica e quan- do viene usato per ristabilire la robustezza di un dente indebolito in modo critico è alta- mente soggetto a frattura3 . In questo caso, il dente 21 mostrava una struttura dentale re- sidua inferiore al 40% e sarebbe stato quindi un ottimo candidato per un restauro adesivo in ceramica, se l’aspetto economico non fosse stato un problema. La simmetria estetica sa- rebbe stata più predicibile applicando un re- stauro adesivo in ceramica anche sul dente 11, ma ancor una volta questo non era possibile. Prima di iniziare ci si è resi conto che la tinta del nucleo residuo sarebbe stata differente se i denti avessero avuto la dentina intatta e quin- di la flessibilità nel poter modificare la tinta durante il trattamento è diventata indispensa- bile. La soluzione, quindi, era quella di utilizza- re un supercomposito moderno con non solo caratteristiche fisiche eccellenti, ma con un concetto di tinte intelligente per avrebbe per- messo la modifica del colore in corso d’opera. Questo caso ha utilizzato la tecnica del- lo smalto acromatico secondo Newton Fahl2 . È stato utilizzato uno strato di smalto in una tinta non-Vita (Amaris TN: translucent neu- tral) con croma composto da due tinte dentina (Amaris O3 e O2). In questo caso, il valore di O3 è stato giudicato essere troppo basso ri- spetto al valore desiderato e, quindi, è stato utilizzato l’Intellligent Shade Concept coniato da Voco che ha permesso di arrivare mediante una tinta dentina a un valore più chiaro, O2. Questo valore è stato ulteriormente modifica- to mediante l’uso di uno strato di smalto di valore superiore rispetto a quello inizialmen- te proposto (Amaris TL: translucent light). La precisione dello spessore dello strato incre- mentale è fondamentale per lo sviluppo della corrispondenza di tinta. Uno strato di smalto troppo spesso creerà un risultato con valore inferiore di quello previsto. Uno strato di den- tina troppo spesso influenzerà valore, tonalità e croma1 . Questo è stato valutato con frequen- za e in modo sistematico dal bordo incisale nella ricostruzione del volume. Nel caso del paziente T.M., la conservazio- ne del volume di dentina intatta residua era fondamentale nella decisione di lasciare intat- ta la massa del nucleo. L’uso di un sistema di composito intelligente che permetta una mo- dificabilità matematica intraoperatoria con il cambiare del colore del nucleo, in questo caso era fondamentale per il successo finale. La possibilità di ricreare il volume dentale perso, i contorni e le sfumature ottiche mediante un solo sistema che aiuti a superare gli ostacoli estetici intraoperatori imprevisti fa di Amaris un moderno supercomposito e uno strumen- to fondamentale per la moderna odontoiatra estetica conservativa. Grazie alla caratteristica di superfici tra le più lucidabili con ruvidità su- perficiale e abrasione 3-body minime, è stato possibile ottenere per questo paziente un ri- sultato funzionale e ultra estetico che durerà nel tempo. Amaris è una formula: una formula per la predicibilità nella difficile estetica an- teriore, nonché una semplice equazione che manterrà il sorriso dei nostri pazienti a lungo nel tempo. La dott.ssa Clarence Tam, ha uno studio privato a Newmarket, Auckland (New Zealand), dove si occupa con un’attenzione particolare all’odontoiatria restaurativa e cosmetica. Nata e cresciuta in Canada, si è laureata presso la University of Western Ontario e ha completato il General Practice Residency presso la University of Toronto/Hospital for Sick Children. È direttrice e presidente della New Zealand Academy of Cosmetic Dentistry. clarence.tam@gmail.com _autore

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