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Dental Tribune Italian Edition No. 12, 2016

28 Dental Tribune Italian Edition - Dicembre 2016 Meeting & Congressi EVENTS www.dental-tribune.com Consulta sul nostro sito l’area Events, un aggiornamento continuo sui migliori eventi del dentale. La salvaguardia dei denti naturali: tema del Congresso SIE fra storia, studenti e associazioni scientifiche Roma, Italia – Sulle note di Nuvole bianche di Ludovico Einaudi, accompagnate da una carrellata dei volti più famosi del mon- do dell’odontoiatria e dell’endodonzia, si è aperto venerdì 11 novembre il Congresso Internazionale SIE dal titolo “Saving teeth: the endo challenge”. Titolo ripreso dal presidente SIE, Pio Bertani, che dà il suo pri- mo benvenuto e che con orgoglio e soddisfazione sottolinea il carattere internazionale del congresso di quest’anno. Un’inter- nazionalità espressa non solo da grandi e importanti nomi che hanno tenuto relazioni e lectio magistralis durante le giornate del congresso, ma anche confermata da una grande affluenza di partecipanti non solo italiani. La parola passa quasi subito alla professoressa Ersilia Barbato, direttrice del Dipartimento di Scienze odontostomatologiche all’Università “Sapienza” di Roma, che con grande enfasi sot- tolinea l’importante scelta fatta di accreditate il congresso per gli studenti, sia pre-laurea che post, proprio perché, riprenden- do le parole del Presidente, il tema e le relazioni trattate saran- no fondamentali per la formazione dei nuovi professionisti. La parola è poi passata a importanti nomi, il professor Leonar- do Calabrese del corso di laurea di Torre Vergata che ha condi- viso il suo grande impegno nel portare avanti il lavoro iniziato dal professor Marco Martignoni e come l’importante tema del congresso SIE debba costituire la piattaforma culturale per la sfida quotidiana dei nuovi professionisti nel futuro mondo lavorativo. A seguire il dottor Gianfranco Carnevale ha fatto emergere l’importanza che le società scientifiche devono ave- re nel far sentire la propria voce sulle grandi que- stioni in ambito odontoiatrico e, come presidente del CIC (Comitato italiano di coordinamento delle società scientifiche odontostomatologiche), ha ri- cordato come, a differenza di pochi anni quando le società scientifiche non erano quasi prese in considerazione, oggi siano punti cardine di cam- biamento e voce fondamentale di innovazione. Il dottor Delogu, presidente AIO, ha sottolineato la fondamentale collaborazione che lega da anni l’AIO e la SIE e ha sottolineato come l’importanza nella complementarietà dei ruoli possa concre- tizzare una mentalità progressista in grado di af- frontare le sfide della professione. A seguire altri nomi hanno dato voce alla ceri- monia di apertura dell’edizione 2016: il professor Marco Ferrari dell’Università di Siena; il professor Claus Löst, presidente della ESE (Società europea di Endodonzia), felice nel vedere come in Italia le società scientifiche siano in grado di collaborare in modo effi- ciente ed efficace; Aldo Nobili come rappresentante dell’ANDI, e coordinatore del progetto ANDI Young, il quale ha sottolineato il suo grande piacere nel vedere un così alto numero di studenti presenti al Congresso. Il Presidente riprende la parola e dà subito il via alla prima ses- sione del Congresso, un’edizione che dà voce e forma a questo importante argomento: la salvaguardia dei denti naturali, che già negli ultimi tre anni è stato tema focale della Società italia- na di Endodonzia. Auguriamo quindi anche noi un buon lavoro a tutti quanti, e che questa edizione possa essere un’esperienza di valore nel di- ventare grandi professionisti e accrescere la passione a chi già pratica questa splendida disciplina da anni. Dental Tribune Italia A Verona Dentsply Sirona si conferma regina della “digital (restorative) dentistry” Un buffet, e uno show, da non dimenticare Nel corso dell’atteso appuntamento Innovation Summit, svoltosi a Verona il 10 e l’11 novembre, Dentsply Sirona ha confermato il proprio ruolo di “Dental (anzi di- gital, visto il leit motiv dell’evento, nda) Solution Company”. Dedicata interamen- te alla digital dentistry e più precisamente alla digital restorative, la manifesta- zionehavistounagrandepartecipazionegiàaglieventipreliminarialcongresso, ovverolemasterclassperclinicieodontotecnici.Unsegnalepiuttostoeloquente, trattandosidiunappuntamentonelcuoredellasettimanaedellagiornatalavora- tiva.Opinionleadergiàutilizzatorididifferentitecnologiehannomostratochein campo clinico e odontotecnico i limiti nelle performance dei sistemi CAD/CAM, considerati invalicabili, sono oggi in gran parte superati. In attesa delle sorprese che potranno venire da quel rendez-vous mondiale odontoiatrico che è Colonia, lanovitàdiprodottopresentataall’eventoèilnuovosoftware16.0evoluzionedel precedente inLab 15.0, già rivoluzionario per gli approcci Sirona (apertura file in formato STL, quindi ad applicazioni anche non Sirona). Nuove indicazioni, strumenti e funzionalità, la possibilità di trattare sistemi im- plantari aggiuntivi e un miglioramento generale del workflow di progettazione accrescono le ap- plicazioni d’uso del software inLab 15.0 distintosi per semplicità e intu- itività. Il software 16.0 è la risposta di Dentsply Sirona alle piattaforme software concorrenti già affermate di 3Shape ed Exocad, che finisce per rappre- sentare un’accelerazione ulteriore alla diffusione del digitale in ambito dentale. Tra le tendenze emergenti dalla manifestazione qualcuno ha ritenuto di indivi- duare l’ulteriore affermazione delle stampanti 3D, il calo degli scanner intraorali e loro integrazione nel riunito e la realizzazione di protesi totali digitali. G.R. Non c’è praticamente evento nel dentale (ma non solo in quello) che non si con- cluda con un buffet. Un fatto di costume, ovviamente. Ma c’è buffet e buffet, così come c’è cena di gala e cena di gala. Si può dire tuttavia senza timore di smentita che quella indetta da Dentsply Sirona la sera di giovedì 10 novembre di Verona, nel bel mezzo dell’Innovation Summit, è da ricordare. Nella sala del loggiato al Palazzo della Gran Guardia, dove si ac- calcavano centinaia di invitati, si aggi- ravano quella sera decine di figuranti, dal prevalente colore bianco o argenteo, pesantemente truccati, il volto talvolta coperto da una maschera, a raffigurare improbabili gladiatori, schiave fuggitive, comparse dalle fogge decisamente insoli- te. Impossibile non andare con il pensiero al grande Fellini e alle creature prodotte dalla sua fantasia onirica. I figuranti bian- cheggiavano tra gli invitati intruppati dinanzi alle tavole riccamente imbandite con un fare distaccato e misterioso a tratti quasi inquietante, mentre dal soffitto una contorsionista dal fisico di serpente ese- guiva dentro a un cerchio sospeso figure da brivido: come lo stare appesa a testa in giù agganciata al cerchio solo con le punte dei piedi piegate. Buffet e show in un mix ben riuscito. Lo dimostrano anche i volti di decine di improvvisati spettatori dietro le vetrate del Palazzo intenti a godersi lo spettacolo. m.boc

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