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Dental Tribune Italian Edition No. 12, 2016

14 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2016 Gestione multidisciplinare del paziente affetto da gengivite ulcero-necrotica Alessandro Chiesa*, Andrea Butera**, Alessandra Chimienti*, Camilla Preda*, Marzia Segù*** * Igienista dentale. ** Professore a contratto presso Università degli Studi di Pavia e PhD student presso Univesitat de Valencia. *** Direttore didattico CLID Università degli Studi di Pavia. Il paziente, un uomo di 37 anni si presen- ta all’attenzione dello studio lamentando un forte dolore gengivale e la necessità di sottoporsi a una seduta di igiene orale pro- fessionale. Eseguita l’anamnesi, si procede con un’accurata ispezione del cavo orale che mostra come gli indici parodontali (PI, GBI, sondaggio parodontale) siano entro i limi- ti della norma così come la salute generale dello stesso, a eccezione della papilla tra gli elementi 1.2 e 1.3, che presenta gli unici siti con un sondaggio patologico (6 mm); come si evince dalla foto frontale pretrattamento (Fig. 1), appare decapitata, completamente disepitelizzata e con abbondante presenza di una pseudo membrana bianco-grigiastra facilmente asportabile (Fig. 2). Quest’ultima, grazie ad analisi di laboratorio sulla qualità batterica presente, porta alla diagnosi di gen- givite ulcero-necrotica localizzata. Si è quindi informato il paziente sulla proble- matica, sulla sua eziologia e il suo decorso clini- co, sulla correlazione non tra quantità, ma tra qualità di batteri e distruzione dei tessuti paro- dontali nella zona interessata dalla patologia. Si è quindi passati, in accordo con il paziente, a una seduta di igiene professionale utilizzan- do strumentazione ultrasonica piezoelettrica e manuale, si è quindi utilizzata un’appa- recchiatura per ozonoterapia (Fig. 3), appli- candolo sia a livello della gengiva libera sia all’interno del solco interessato; si sono quin- di effettuati lavaggi dapprima con acqua os- sigenata e successivamente con un gel a base di clorexidina 1%. Durante e al termine della seduta si è riscontrato un forte sanguinamen- to dettato dalla flogosi dei tessuti parodontali (Figg. 4, 5), tuttavia il paziente riferiva un net- to e immediato miglioramento del dolore. Sono state quindi fornite le istruzioni per quanto concerne l’igiene orale domiciliare, consigliando l’utilizzo di uno spazzolino elet- trico, il passaggio di filo interdentale, l’utiliz- zo di uno scovolino imbibito di gel contenente clorexidina e il passaggio di una garzina con acqua ossigenata a livello del sito interessato. Per lo scovolino si è optato per un modello Soft-Picks® in quanto, avendo l’intero corpo in gomma, garantiva un’ottima stimolazione tissutale e impediva al paziente di danneggia- re i tessuti molli durante la guarigione degli stessi. È stato prescritto un ciclo antibiotico di un cocktail di metronidazolo + amoxicillina. Trascorse due settimane il paziente si è ri- presentato all’attenzione dello studio per il primo controllo ed è stata effettuata un’altra seduta di ozonoterapia. Trascorso un mese il paziente è ritornato in studio per il secondo controllo, la situazione era decisamente migliorata, la gengiva si pre- sentava ben aderente, tonica e di un rosa co- rallo (Figg. 6, 7) con assenza di sanguinamen- to al sondaggio. Permane tuttavia una certa carenza nel volume della papilla interessata come conseguenza del decorso della GUNA. Il paziente è stato ora inserito in un protocol- lo di controlli bimestrali in office, mentre do- miciliarmente è stato scelto l’utilizzo di uno spazzolino Philips Sonicare per poter stimo- lare al meglio il tessuto gengivale e l’utilizzo quotidiano di ausili interdentali quali filo in- terdentale e scovolini GUM® Soft-Picks®. Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 6 Fig. 7

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