Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition No. 12, 2016

20 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2016 < < pagina 11 La parodontite colpisce circa il 50% della popolazione adulta e la preva- lenza della sua forma severa varia dal 10 al 15%; i dati di prevalenza si correlano positivamente all’aumen- tare dell’età (Chapple et al., 2015; Petersen e Ogawa, 2012; Eke et al. 2015). Ci sono molti fattori di rischio per lo sviluppo di parodontite. Il più importante è l’accumulo di placca sotto forma di biofilm, lungo e al di sotto il margine gengivale. Il con- trollo e la rimozione di tale biofilm è di primaria importanza per il man- tenimento della salute orale. Un’igiene orale di alta qualità è ne- cessaria sia per prevenire lo svilup- po della malattia parodontale sia come parte del trattamento della parodontite, nonché per prevenirne la recidiva e la futura perdita di tes- suto osseo. È stato dimostrato come lo spaz- zolamento manuale, impiegato da solo, in media riduca gli indici di placca del 42% (Slot et al., 2012), senza essere in grado di raggiunge- re le superfici interdentali (Van der Weijden e Slot, 2011). Di conseguen- za, è sempre necessario l’utilizzo di uno strumento aggiuntivo per la pulizia interdentale. Molti di questi strumenti sono di- sponibili sul mercato, quali filo in- terdentale, stick dentali e scovolini. Non esiste un unico strumento per la pulizia interdentale adatto a tutti i pazienti e a tutti gli spazi interden- tali; pertanto, la scelta che si racco- manda allo specifico paziente, deve essere basata sull’esperienza clinica e sulla conoscenza scientifica. Lo scovolino Secondo la norma ISO (ISO 16409:2006), uno scovolino è uno strumento manuale composto da filamenti proiettati radialmente da un’anima, che viene realizzato per la detersione delle superfici inter- dentali. L’anima è la struttura cen- trale di supporto, di solito composta da un filo di metallo attorcigliato, a cui sono attaccati i filamenti. Un filamento si definisce come una sin- gola setola, attaccata all’anima. La testina dello scovolino è la porzione che passa dentro e fuori lo spazio interdentale. La testina dello scovo- lino può essere fissa oppure rimo- vibile pur rimanendo fissa durante l’utilizzo. Il manico è la parte dello scovolino che sostiene l’anima. Molti studi hanno paragonato gli ef- fetti su placca e gengivite degli sco- volini rispetto ad altri dispositivi per la pulizia interdentale, soprat- tutto il filo interdentale. Un ulterio- re fattore valutato era la preferenza del paziente. La ricerca scientifica a favore dell’impiego degli scovolini è convincente. Supporto scientifico per gli scovolini interdentali Già nel 1970, gli scovolini, gli stick dentali e il filo interdentale furono paragonati rispetto all’effetto di riduzione della placca a livello di ampi spazi interdentali (Gjermo e Flötra, 1970). Lo scovolino risultava essere lo strumento preferibile per la rimozione della placca a livello di questo tipo di fessure dentali. Questo lavoro esaminava anche la riduzione della placca in una po- polazione più giovane con spazi interdentali più stretti, ma in que- sto gruppo lo scovolino non veniva offerto come alternativa, con la pro- babile spiegazione che, al momento dello studio, erano disponibili sul mercato solo scovolini di più ampie dimensioni. Una parte significativa della ricerca, condotta per valutare e/o paragona- re strumenti per la pulizia interden- tale, è stata effettuata su soggetti con fessure interdentali di tipo II o III (Nordland e Tarnow, 1998). È stato dimostrato come gli scovoli- ni avessero effetto positivo sui pa- rametri quali riduzione di sangui- namento, placca e della profondità di tasca. Essi risultano, inoltre, su- periori agli altri strumenti manuali per la pulizia interdentale, in sog- getti con parodontite o in soggetti inseriti in un programma di mante- nimento dopo il trattamento paro- dontale (Kiger et al., 1991; Christou et al., 1998; Jared et al., 2005; Jackson et al., 2006; Rösing et al., 2006). In una revisione sistematica basata su nove articoli, si è concluso che gli scovolini, utilizzati in aggiunta allo spazzolamento dentale, rimuo- vano più placca rispetto al solo spazzolino e che abbiano surclassa- to filo interdentale e stick dentali in legno per la rimozione della stessa. Inoltre, la revisione ha mostrato una differenza statisticamente si- gnificativa positiva, rispetto agli indici di placca, di sanguinamento e di profondità di tasca grazie all’u- tilizzo di scovolini, se paragonati ad altri strumenti per la pulizia in- terdentale (Slot et al., 2008). La po- polazione oggetto di studio, nella maggior parte di questi nove studi, consisteva in pazienti arruolati in un programma di mantenimento parodontale. In uno studio clinico randomizza- to, di tipo split-mouth, dove l’esa- minatore era in cieco, gli scovolini riducevano significativamente i siti di sanguinamento nei soggetti con fessure di tipo I (Imai e Hatzi- manolakis, 2011). In aggiunta, una revisione sistematica ha concluso come gli scovolini siano un’alter- nativa efficace al filo interdentale per ridurre il sanguinamento e la placca interprossimale, anche in soggetti con fessure di tipo I (Imai et al., 2012). Una meta-analisi ha concluso come vi siano prove d’efficacia concordi a sostegno dello scovolino, quale mezzo più efficace per la rimozio- ne della placca interdentale (Sälzer et al., 2015). Questo viene anche affermato nel report dell’11° Euro- pean Workshop in Periodontology sulla prevenzione primaria della parodontite (Chapple et al., 2015). Secondo questo gruppo di lavoro, gli scovolini sono la scelta da pre- ferire per la pulizia interdentale. Il filo interdentale può essere un’al- ternativa solo quando i siti risulta- no troppo stretti per lo scovolino e mostrano salute gengivale e paro- dontale. La pulizia interdentale su basi scientifiche Anna Nilvéus Olofsson, DDS, Manager Odontology and Scientific Affairs, TePe Dagli articoli presentati, sembra che gli scovolini, quando parago- nati ad altri strumenti manuali per la pulizia, abbiano la più alta effi- cacia nella rimozione della placca e negli indici parodontali. Tutte le raccomandazioni riguardanti gli strumenti per la pulizia degli spazi interdentali necessitano di essere personalizzati; si devono prendere in considerazione le dimensioni e le forme degli spazi interdentali. Un soggetto a cui è stato raccoman- dato l’uso di scovolini ha bisogno di essere istruito riguardo dimen- sione o dimensioni appropriate, nonché sulla tecnica d’utilizzo adat- ta (Claydon, 2008). Scovolini cilindrici e conici Forma cilindrica o forma conica sono le due forme più comuni per gli scovolini. L’efficacia rispetto agli indici di placca e sanguinamento di questi due modelli sono stati paragonati attraverso uno studio clinico randomizzato controllato (Larsen et al., 2016). Una differenza statisticamente significativa è sta- ta dimostrata sugli indici di placca e sanguinamento a livello dei siti linguali interprossimali, siti disto- linguali e mesio-linguali, correlata ad un aumento negli indici di plac- ca e sanguinamento a livello di tali siti, durante il periodo di studio, nel gruppo allocato nel braccio che im- piegava scovolini conici. Gli autori dichiarano come i risultati siano di- pendenti dalle differenze geometri- che nella forma conica o cilindrica degli scovolini, in favore della for- ma cilindrica. La compliance del paziente: la chiave del successo Lo scovolino e il filo interdentale sono stati paragonati dal punto di vista delle preferenze dei pazienti, con risultati a favore dello scovolino (Wollfe, 1976; Christou et al., 1998; Noorlin e Watts, 2007; Imai e Hatzi- manolakis, 2010; Chapple et al., 2015). Gli studi hanno dimostrato come la maggior parte dei pazienti preferisca lo scovolino rispetto al filo, si accorga che lo scovolino ri- sulti più efficiente e più semplice da utilizzare e sia, così, più motiva- ta a utilizzare lo scovolino. Questi fattori possono tutti contribuire a rafforzare la compliance del sogget- to rispetto al prendersi cura della propria salute orale. Per raggiungere un’adeguata igiene orale, guidare il paziente alla scelta della/e corretta/e dimensione/i del- lo scovolino è di fondamentale im- portanza; tutte le tipologie di spazi interdentali in ciascun individuo devono essere considerate. Una lie- ve resistenza avvertita al momento del suo inserimento suggerisce la dimensione corretta dello scovoli- no. L’istruzione data dal professio- nista riguardo all’uso appropriato di questo strumento è essenziale per ottenere l’effetto ottimale. Mo- tivare il paziente è la chiave per la compliance a lungo termine. Conclusioni Il valore dell’adeguata igiene ora- le per prevenire le malattie orali è indiscutibile. Valutare i bisogni e le condizioni del singolo individuo e ponderarli insieme al supporto scientifico dovrebbero essere le basi per le istruzioni e le raccomandazio- ni fornite al paziente, creando così il miglior presupposto possibile per la compliance del soggetto e per la sua salute orale duratura. Si veda il file pdf originale Interdental Cleaning on a Scientific Foundation, Anna Nilvéus Olofs- son, DDS, Manager Odontology and Scientific Affairs, TePe: http://www.tepe.com/fileadmin/ uploads/newsletter/se/PROJ160011INT_Interdental_Cleaning_Scientific_Foundation.pdf. bibliografia

Sito