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Dental Tribune Italian Edition No. 6, 2016

13 Dental Tribune Italian Edition - Giugno 2016 L’Intervista INNOVAZIONE AL CUBO. IL PROGRESSO CI GUIDA NELLA RICERCA DI SOLUZIONI TECNOLOGICHE AL SERVIZIO DEL PROFESSIONISTA E DELL’AMBIENTE. • DIMENSIONI COMPATTE • SILENZIOSI • PERFORMANTI • AFFIDABILI Con Turbo Smart e Micro Smart abbiamo rivoluzionato il settore dell’aspirazione dentale, con la linea CUBE superiamo noi stessi. Grazie all’inverter, all’elettronica e al software evoluto potete contare sulla potenza di sempre e su un grande risparmio energetico. Scopri di più su www.cattani.it WE LOVE WHAT WE DO. Via Natta 6/A 43122 Parma – Italy T +39 0521 607604 F +39 0521 607628 info@cattani.it Azienda con Sistema di Gestione Qualità certificato da DNV GL = ISO 9001 = Company with Quality System certified by DNV GL = ISO 9001 = COSTIAMO MENO DEGLI ULTIMI E SIAMO TRA I PRIMI DEL MONDO! ECCO PERCHÉ: Facciamo ricerca: questo ci permette di avere a nostra disposizione tecnologie di ultima generazione. Aumentiamo le prestazioni: le tecnologie informatiche ed elettroniche aumentano le prestazioni e la sicurezza delle nostre macchine. Riduciamo i costi: meno costi di manutenzione meno spese di energia: nel rapporto costi benefici siamo sempre i più convenienti. Riduciamo l’impatto ambientale: risparmiamo il 50% di materie prime, facciamo risparmiare a voi dal 30% al 50% di energia elettrica. HOW IS IT WE LEAD IN OUR FIELD, WHEN WE COST LESS THAN THE ALTERNATIVES? THIS IS HOW: Constant research: this enables us to apply the latest technology to all of our products and solutions. Weenhanceperformance: electronic and information technology enable us to enhance the performance and reliability of our products. We reduce costs: less maintenance and lower energy costs mean that we are always the most economical on a cost-benefit analysis. Wereduceenvironmentalimpact:wesave50%onrawmaterials,sothatyoucansavebetween30%and50%onelectricalconsumption. 03-2016 Incontro con il prof. Livio Gallottini Livio Gallottini si è laureato a Roma presso l’Università degli Studi di Roma “Sapienza” in Medicina e Chirurgia nel 1992. Si è specializzato in Odontostomatolo- gia nel 1996 e ha conseguito un PhD in Malattie odontostomatologiche. Nella stessa Università ha iniziato la carriera accademica fino a diventare professore di ruolo nel 2001. Dopo aver dedicato tanti anni all’insegnamento e alla ricerca sacrificando la famiglia, ha deciso di abbandonare l’Università nel 2014. Questo gli ha permesso di dedicarsi agli studi professionali privati e avere più tempo per i propri affetti, la moglie Alessandra e i tre figli (Sofia, Cristina e Filippo) e per i propri hobby (trekking in montagna e barca a vela). Da sempre appassionato di Endodonzia è autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche. Prof. Gallottini perché si è interessato e appassionato all’endodonzia e chi è stato il suo maestro e il suo punto di riferimento? L’endodonzia è stata la branca dell’o- dontoiatria di fronte alla quale mi sono trovato catapultato quando decisi di intraprendere l’attività professionale odontoiatrica. Avrei voluto fare l’endo- crinologo, ma grazie al prof. Giovanni Dolci, mio maestro, sono diventato un dentista! Il prof. Dolci mi fece frequen- tare il reparto di Endodonzia all’Univer- sità, diretto dall’allora dott.ssa Claudia Maggiore, mi diede l’opportunità di frequentare il suo studio e soprattutto mi mandò a imparare l’endodonzia da Vinio Malagnino, a cui devo veramente molto dal punto di vista professionale. Il mio punto di riferimento è comunque sempre stato il prof. Dolci. Cos’è l’endodonzia e quali sono i parametri principali da rispettare? L’endodonzia è la branca dell’odontoia- tria che si occupa delle patologie della polpa dentale e dei tessuti periradicola- ri. La terapia canalare prevede sempre determinate fasi operative (sagomatu- ra, detersione e otturazione canalari) che hanno l’obiettivo di prevenire o eliminare l’infezione nel sistema dei canali radicolari, e quindi di prevenire o eliminare l’infiammazione dei tessuti periradicolari. Lei si è specializzato in odontostomatologia nel 1996. In questi quasi 20 anni come è cambiata la terapia canalare. Quali sono a suo parere i cambiamenti più importanti che ha visto? Quando ho terminato la scuola di spe- cializzazione, la sagomatura canalare si eseguiva con strumenti manuali in acciaio inossidabile, si effettuavano molteplici medicazioni intermedie e si otturavano i canali radicolari con solo cemento endodontico. Pochi dentisti utilizzavano la guttaperca e soprat- tutto la tecnica di condensazione con guttaperca calda. In 20 anni abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzio- ne in endodonzia: radiografie digitali, strumentiendodonticirotantiinnichel- titanio, localizzatori apicali elettronici, nuovi cementi endodontici, guttaperca calda, perni endodontici in fibra e si- stemi di cementazione e ricostruzione adesiva. Un’endodonzia più rapida, si- cura ed efficace. Nel 1996, anno in cui lei si è specializzato in odontostomatologia, quali strumenti canalari si usavano? Siutilizzavanoglistrumentimanualiin acciaio inossidabile tradizionali K-file, hedstrom-file e reamer. Nel 1994 e poi nel1995alCongressomondialediendo- donzia dell’IFEA, che si svolse a Roma, vennero presentati i primi strumenti endodontici manuali in nichel titanio: i Mac-file di John Mc Spadden. Come si sono evoluti gli strumenti canalari nel corso degli anni? Laleganichel-titaniohacambiatoradi- calmente la strumentazione. Sono stati introdotti strumenti manuali, rotanti e reciprocanti a conicità aumentata, cioè più conici rispetto agli strumenti standard ISO con conicità 0,02. È stata proposta per tanti anni la tecnica di sagomatura crown-down fino ad arri- vareall’odiernasinglelenghttechnique. Sono state utilizzate leghe in nichel- titanio modificate e costruiti strumenti con differenti caratteristiche (numero e disegno delle lame, passo delle spire, conicità e diametro di punta, parte la- vorante ecc.). In quest’ultimo periodo si parla di nuove leghe, leghe Mwire e leghe CM wire: quali sono le differenze tra le due tipologie di leghe? A suo parere la lega CM wire dà reali vantaggi rispetto alla lega tradizionale e alla già più evoluta lega Mwire? Gli strumenti endodontici in nichel- titanio tradizionali sono prodotti con il NiTiNOL (Nickel Titanium Naval Ordinance Laboratory), una lega con una percentuale atomica approssima- tivamente uguale dei due elementi. La lega nichel-titanio (lega a “memoria di forma”) è più flessibile di circa 5 volte rispetto a quella in acciaio inossidabile e permette quindi di sagomare meglio i canali radicolari. Negli anni si è cercato di migliorare le proprietà meccaniche della lega nichel-titanio e sono state messe a punto delle leghe “modifica- te” al fine di produrre strumenti endo- dontici più flessibili e più resistenti alla frattura soprattutto per fatica ciclica, che prevedono particolari trattamenti termici. La lega Mwire è una lega Ni-Ti sottoposta a uno specifico trattamento termico, la lega R-phase è una lega Ni- Ti sottoposta anch’essa a uno specifico trattamento termico, ma che prevede anche un trattamento superficiale di deossidazione degli strumenti, e così via. La lega CM della Coltene Endo è una lega Ni-Ti a “memoria controllata”, che sostanzialmente annulla l’effetto di “memoria di forma” durante l’utilizzo degli strumenti aumentandone la fles- sibilità e soprattutto la resistenza alla fatica ciclica di circa il 300% rispetto alle altre leghe, ma permette poi di ri- acquistare la forma originale dopo la sterilizzazione in autoclave. A Colonia, in occasione dell’IDS, sono stati presentati dei nuovi strumenti in lega CM wire prodotti con l’innovativo processo di produzione EDM. Di cosa si tratta? E quali particolari vantaggi questo processo di produzione apporta agli strumenti e quindi alla tecnica operativa in studio? Gli strumenti endodontici in nichel-ti- tanio tradizionali vengono prodotti per micromolaggio. Al fine di migliorare la resistenza alla frattura, eliminando le microfratture che si producono du- rante la fase di produzione, alcuni stru- menti vengono prodotti per torsione. La Coltene Endo ha introdotto recente- mente una nuova, innovativa e unica tecnica di produzione, la Electrical Di- scharge Machinig (EDM), che migliora ulteriormente le proprietà meccaniche degli strumenti. Tale tecnica preve- de la produzione degli strumenti per una “elettro-erosione” attraverso una corrente elettrica. I vantaggi di tale processo produttivo sono rappresen- tati indiscutibilmente a livello clinico da una migliore efficienza e sicurezza nell’utilizzo degli strumenti, che sono piùflessibili(equindicausanounminor rischio di gradini, false strade, perfora- zioni e trasporto apicale) e più resistenti (e quindi causano un minor rischio di frattura degli strumenti). A suo parere, nei prossimi dieci anni che evoluzione avrà l’endodonzia? Nei prossimi anni sarebbe auspicabile migliorarelefasidelladetersionechimi- ca e del riempimento del trattamento endodontico, mettendo a punto nuovi materiali e nuove tecniche che per- mettano di pulire, disinfettare e sigilla- re adeguatamente il terzo apicale dei canali radicolari “non strumentabile” conglistrumentiendodonticieche,allo stesso tempo, siano compatibili con le tecniche di restauro adesive. E lei come si vede tra dieci anni? Quasi in pensione… Quasi al termine dellamialunga“guerra”conl’endodon- to! Magari consegnando la mia attività professionalenellemanidiunodeimiei figli! E tra venti? Sicuramente in pensione! Magari con i piedidentrol’acquaadAnsesd’Arlet,un piccolo porto di pescatori nella parte sud-ovest di Martinica nel mare dei Ca- raibi, a sorseggiare un bel planteur! Grazie per l’intervista, professore. Via Natta 6/A 43122 Parma – Italy T +390521607604 F +390521607628 info@cattani.it

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