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Implant Tribune Italian Edition

19Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2015 pratica & Clinica < pagina 18 La stabilità di base dipende principal- mente dal design dell’implant thread e questo ha un impatto immediato sulla coppia di inserzioni. L’impianto di con- nessione al moncone è ugualmente im- portante. Se ciò non fosse, allora un im- pianto verrebbe inserito con una bassa coppiadiinserzionieiscarsicomponenti sarebberosoggettiaunmovimentodella protesi sotto il carico occlusale con una perditadellastabilitàdibaseel’insucces- so dell’impianto prima che sia avvenuta l’osseo integrazione. Se si stanno seguen- do dei protocolli di carico differito, allora il trattamento di superficie, così come la macro geometria e la stabilità della con- nessione, interesserà un successo a lungo termine. I brand degli impianti dentali più prestigiosi forniscono impianti con undesignperfezionatodeithread,prima dituttolastabilitàdibase,eunamaggiore tolleranzanell’adattamentodeimonconi edellestrutture,oidiversitrattamentidi superficie comportano un evidente mi- glioramento clinico sul successo a lungo temine quando vengono comparati con uncosiddettobudgetbrand? Ancora una volta, non esistono reali ri- cerche di confronto trasversale. Anche la ruvidità di superficie degli impianti è di vitaleimportanza,comehascopertouna ricerca che ha messo in luce l’associazio- neinaumentotraleperimplantitielesu- perficimacro-irruvidite.Lesuperficilisce o lavorate clinicamente mostrano livelli ridotti di osseointegrazione, pertanto at- tualmentesipensachelesuperficimicro- irruvidite forniscano superfici migliori perl’osseointegrazione. Unasoluzioneimplantare conveniente Il sistema a basso costo che è stato usato quiperunconfrontoèilsistemaICXpro- dotto dalla Medentis Medical in Germa- nia. Sul mercato da qualche anno e ben noto in Europa, è arrivato di recente in Gran Bretagna, risultato di un’espansio- ne a livello globale dell’azienda. Tutte le ricerche su questo sistema, oltre a quelle sulpesodelprodotto,sonostatecondotte e validate da una serie di prestigiose isti- tuzioni, incluso il Fraunhofer Institute, chehacondottotestsullaresistenzatem- porale, così come le università a Colonia, Achen e Mainz che hanno anch’esse con- tribuito con ricerche cliniche. L’istituto Robert Mathys di Bettlach in Svizzera ha portato a termine una ricerca sul micro- gap (tolleranza dei monconi all’impian- to). Il sistema ICX presenta un processo di lavorazione CAD/CAM ben sviluppato per la creazione dei monconi, delle barre e delle strutture per gli interventi odon- toiatrici,siaconilsistemaICXsiaconaltri impianti dentali in aggiunta alle compo- nenti già pronte. Il titanio, la zirconia e le componenti in metalli non preziosi per il sistema ICX e altri brand sono disponi- bili e sono forniti con la vite finale della protesi inclusa. Con altri sistemi, invece, la vite finale non è inclusa e deve essere acquistata separatamente. Il sistema ICX presenta inoltre una soluzione chirurgi- ca CBCT su misura chiamata “Magellan”, cheèallabaseanchedeisistemimultim- plantari.Ildentistapuòinoltreacquistare il software o scaricare il file DICOM dal serverdell’aziendamadre,equest’ultima effettuerà il processo di design e renderà disponibile la guida una volta che il pro- gettosiastatoapprovatodaldentista.Ma- gellanopuòancheessereusatocomegui- daperlenormaliprocedurediintervento chirurgico dei diversi sistemi di impianti dentali,maconunapiccolapartedicosto. Quando si considera una soluzione impiantare, uno sguardo ai costi totali sostenuti sia con la chirurgia sia con le componenti restaurative può ridurre il costo complessivo del paziente. La Tab. 1 mostra un confronto di prezzi, tratti dai tariffari dell’Italia nel 2013, del sistema ICX e dei sistemi di impianti multipli, entrambibrandprestigiosiesistemieco- nomicamente vantaggiosi. In termini di costi e soddisfazione per il prodotto, il sistema ICX sembra garantire una solu- zione impiantare economicamente van- taggiosa per i pazienti. Qual è la qualità dell’impianto quando viene testato in laboratorio in confronto ai sistemi pre- stigiosi? Il Fraunhofer Institute ha con- dottovaritestsullaresistenzatemporale (ISO 14801) su diversi sistemi di impianti (Figg. 1a e 1b), inclusi gli impianti Strau- mann Bone Level. Questi test hanno mostrato che l’impianto ICX era più re- sistente all’affaticamento rispetto a tutti gli altri sistemi di impianti testati (Figg. 2a e 2b). Pertanto, l’impianto presenta un’interfaccia di connessione durevole e resistentesottosforzo. L’interfacciadiunabutment Sono stabili le connessioni quando si osservano in termini di vicinanza dei micro-gap tra l’impianto e il moncone? Presso l’Accademia di Implantologia orale di Berlino, il dentista Stefan Wolf Schermer ha esaminato nel 2007 i mi- cro-gap tra l’abutment e l’interfaccia di connessione dell’impianto dentale nei diversi sistemi e ha mostrato come il mi- cro-gapdell’impiantoICXsiailpiùpicco- lotratuttiquelliesaminati(Figg.3ae3b). L’aderenza dell’impianto è direttamen- te collegata al movimento del moncone quando sottoposto a carico. Le imma- gini del test sulla resistenza sotto sfor- zo, insieme a quelle sui micro-gap più piccoli, mostrano che l’impianto ICX ha il miglior design e un’interfaccia di con- nessione rigida data dalla piattaforma (attiva).Lamacrogeometriadell’impian- to con viti apicali autofilettati migliora la coppia di inserzione con un eccellente grado di stabilità. Queste sono le compo- nenti chiave al fine di preservare il volu- me osseo crestale attorno all’impianto. In termini di trattamenti di superficie, l’impianto ICX presenta una superficie intagliata e sabbiata micro irruvidita (Ra di 1-3 micron), con una superficie di diossina di titanio puro priva di additivi. L’impianto precedentemente descritto presentava una superficie idrofila. Tut- tavia, questa pretesa è stata messa in discussione con successo da Straumann e non è stata più usata per descrivere l’impianto. Tutt’ora la superficie è in fase diaggiornamento.Daodontotecnicoche lavora in uno studio privato, la maggior parte di ciò che ho sottolineato sopra rappresenta un mio personale approc- cio ai nuovi sistemi implantari. Ci sono davvero pochi studi che confrontano direttamente tra loro i diversi sistemi di impiantidentalie,d’altronde,alcunistu- di significativi pubblicati non possono essere direttamente confrontati tra loro trasversalmente,cosìcomenonesisteun metodo clinico standard per farlo. Tutte le variazioni nella geometria di un im- pianto, la superficie di trattamento e le soluzioni restaurative, insieme alle altre variabili in azione (i chirurghi coinvolti, lelorocapacitàelacorrelazioneconidati statistici), fanno sì che tutti i possibili confronti tra diversi sistemi di impianti diventino un campo minato. Esistono delle revisioni indipendenti di articoli pubblicati che possa- no rappresentare una fonte di altre informazioni? Probabil- mente il report Cochrane su uno studio ancora in corso, il Cochrane Collaboration, è un network globale e indipendente di ricer- catori, professionisti, pazienti, assistenti e persone interessate alla salute che rac- coglie e sintetizza le migliori prove de- rivanti dalle ricerche, al fine di aiutarvi a fare scelte consapevoli e ponderate ri- spettoaltrattamento.Nonaccettafinan- ziamenti e ha collaboratori in più di 120 Paesi nel mondo. A partire dal 2003, con report di follow-up, il gruppo ha pubbli- cato la sua ultima valutazione lo scorso anno. Il report completo è disponibile online, così come quelli precedenti. È stato sottoposto a un intenso dibattito online da parte di varie compagnie di impianti dentali e di clinici, soprattutto a causa delle sue conclusioni, che ripro- pongo direttamente qui dalla sintesi del report: «Sulla base dei risultati ottenuti con RCTs (batteria di esperimenti ca- suali controllati), non abbiamo trovato prove che dimostrino a superiorità di una particolare tipologia di sistema di impianti per quanto riguarda il successo su lungo periodo. Ci sono prove esigue che mostrano come gli impianti con superfici relativamente morbide siano meno propensi a perdere l’osso a causa di infezioni croniche (perimplantiti) ri- spetto a impianti con superfici più ru- vide. Queste scoperte si basano su una serie di batterie di RCTs, spesso con altri livelli di distorsione, con pochi parteci- panti e con relativamente brevi periodi di follow-up». Concludendo, l’uso di un sistema di impianti dentali economica- mente vantaggioso (secondo l’opinione dell’autore) è giustificato nei termini di un risparmio economico del paziente e di un aumento della disponibilità dei trattamenti implantari al largo pubbli- co. Questo è ragionevole una volta che il sistema sia stato approvato e possa essere utilizzato nell’odontoiatria ge- nerica (il marchio CE e l’approvazione FDA) e potrebbe a quel punto essere considerato una valida opzione clini- ca, sempre dopo una revisione attenta del dentista dei dati clinici e delle altre alternative di trattamento restaurativo (convenzionali e con CAD/CAM). Solo a questo punto l’esperto arriverà a una decisione informata e dovrà pianificare e riconsiderare un piccolo numero di impianti per le diverse situazioni clini- chemonitorandoneirisultati. Dott.TussTambra Notedell’editore:l’elencodeireferentièdisponibile sullapubblicazione. Conflittodiinteressi:ildott.TussTambranon haricevutocompensioincentividialcuntipoda nessunadelleaziendecitatenell’articolo. Fig. 3a Fig. 3b

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