Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Implant Tribune Italian Edition

10 Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2015Speciale Regeneration SR Le risposte alle domande aperte, verso un migliore trattamento dei pazienti Il prof. Myron Nevins degli Stati Uniti è uno dei chairmen scientifici del Simposio internazionale Osteology 2016, un congresso sulla rigenerazione ossea e del tessuto che si tiene ogni tre anni. In questa intervista spiega ciò che egli ritiene siano gli argomenti più importanti da affrontare nell’ambito del programma scientifico e perché i dentisti dovrebbero partecipare al Simposio di Monte Carlo dal 21 al 23 aprile 2016. Osteology Foundation: Prof. Nevins, il programma scientifico del Simposio Osteology 2016 affronta le molte questioni aperte che i dentisti affrontano nella pratica quotidiana nell’ambito del tema “Imparare il ‘perché’ e il ‘come’ nella terapia rigenerativa”. Quali sono le domande più importanti sulla rigenerazione orale da affrontare a Monte Carlo? Prof. Myron Nevins: Tutte le procedure rigenerative richiedono abilità chirurgi- che,conoscenzadellaproceduraappro- priatael’usodibiomateriali,chehanno dimostrato di avere successo. Non è solamente importante che i clinici e gli operatori capiscano le basi, ma anche rimanere aggiornati sugli sviluppi e le tecniche di rigenerazione orale più recenti. Con l’International Osteology Symposium, miriamo a fornire queste informazioni, nonché rispondere alle molte domande aperte possibili. Il programma copre una vasta gamma di argomenti di rigenerazione orale. Quali sono particolarmente importanti per lei? Vorrei far notare le due sessioni inte- rattive che abbiamo organizzato per Monte Carlo. Il venerdì, il focus sarà sui processi decisionali dopo l’estra- zione del dente, e la seconda sessione di sabato riguarderà il trattamen- to dei più esigenti casi di recessione gengivale (due temi molto importan- ti per gli operatori). Abbiamo invitato illustri esperti per discutere di questi argomenti e fornire le risposte alle domande riguardanti le tecniche chi- rurgiche, nonché indicazioni e sugge- rimenti. Le domande possono essere presentate in anticipo, ma anche le domande del pubblico durante la sessione saranno le benvenute. Uno degli argomenti trattati dal programma scientifico sarà “I denti per tutta la vita”. Di cosa si discuterà nello specifico? Mantenere i denti per tutta la vita si- gnifica non diventare edentuli. Que- sto si può realizzare prevedibilmen- te con i denti naturali del paziente o con il supporto degli impianti. In questa sessione ci concentreremo sulla conservazione dei denti del pa- ziente; questo significa che si parlerà di come si possono conservare i den- ti parodontalmente compromessi, come le terapie rigenerative miglio- rano la prognosi dei denti, così come dei progressi e delle limitazioni nel trattamento di difetti di forcazione. Una vasta esposizione di poster e un forum sulla ricerca presenteranno gli ultimi risultati nella ricerca clinica e di base. Quanto sono importanti questi risultati per il professionista? È necessario eseguire una ricerca pre- clinica che possa tradursi in ricerca clinica e, successivamente, applicata alla pratica per il beneficio del pa- ziente. Questo processo richiede una notevole quantità di tempo e l’elimi- nazione degli ostacoli normativi. Al Simposio internazionale Osteology a Monte Carlo, verrà fornita ai ricerca- tori una piattaforma per presentare e discutere i loro risultati con altri ricercatori, da un lato, e per favorire gli scambi tra scienziati e operato- Il prof. Myron Nevins, chairmen scientifico del Simposio internazionale Osteology 2016 (Foto: ©Osteology Foundation). ri, dall’altro. Questo è importante per entrambi i gruppi che lavorano mano nella mano verso lo stesso obiettivo: fornire il trattamento otti- male per i loro pazienti. Se i suoi colleghi le chiedono perché dovrebbero partecipare a Osteology Monte Carlo, cosa risponde? I dentisti dovrebbero partecipare a Osteology Monte Carlo per fornire un trattamento migliore per i loro pazienti, grazie alla conoscenza degli ultimi sviluppi in tema di ri- generazione orale, attraverso le di- scussioni e l’interazione con i loro colleghi. Il Simposio internazionale Osteology si terrà dal 21 al 23 apri- le 2016 al Grimaldi Forum di Monte Carlo. La registrazione online per l’evento è aperta sul sito: www.oste- ology-monaco.org. Dott. Heike Fania, Osteology Foundation le singole situazioni anatomiche – gengiva, papilla, corona, mandibo- la/mascella, entità del difetto – nella scelta della terapia più corretta. Giulio Rasperini e Anton Sculean hanno dibattuto le opzioni di trat- tamento per la rigenerazione paro- dontale, durante la quale la chiusu- ra del lembo per prima intenzione e la selezione della giusta combi- nazione di biomateriali in base alla gravità del difetto sono risultati fat- tori essenziali. Il ruolo della superficie implantare sull’insorgenza della perimplantite è stato oggetto di discussione per Tord Berghlund e Giovanni Polizzi. Sono apparsi evidenti pregi e difetti sia delle superfici lisce che di quelle ruvide, inoltre sono necessari risul- tato a lungo termine sulla correlazio- ne tra insorgenza della malattia pe- rimplantare e tipologia di superficie. Mauro Merli e Carlo Tinti sono stati i protagonisti delle relazioni sulla scelta delle membrane in GBR. No- nostante le membrane rinforzate rappresentino da almeno due de- cenni una soluzione terapeutica comune per gli aumenti ossei estesi, dall’altra le membrane riassorbibili possono offrire un’alternativa di successo meno invasiva purché si utilizzi un supporto stabile che crei spazio e stabilizzi innesto e coagulo, condizioni necessarie per un’effica- ce rigenerazione ossea. Nella mattina di sabato, aperta dalla keynote lecture di Myron Nevins, è stato affrontato il tema delle gran- di ricostruzioni ossee. Il confronto delle situazioni migliori in cui uti- lizzare innesti a blocco o la GBR con biomateriali è stato condotto dagli ottimi interventi di Matteo Chia- pasco e Istvan Urban. Nelle gravi atrofie l’osso autologo in blocco ri- mane il gold standard, ma esistono anche diverse situazioni cliniche per le quali il corretto uso di misce- le di osso autologo e biomateriali, associati a membrane riassorbibili, permettono di ottenere un risulta- to adeguato e stabile. La “sausage technique” di Urban è un esempio di come usare le membrane in col- lagene fissate con pin per eseguire un aumento orizzontale, la cui sta- bilità volumetrica è garantita dalla presenza dei biomateriali a lento riassorbimento. Infine, i moderatori delle varie ses- sioni si sono occupati di riportare i “take home messages” emersi dalle relazioni e di invitare i partecipanti a votare nuovamente le opzioni di trattamento di un caso esemplifica- tivo che era già stato proposto du- rante lo svolgimento del Simposio. Di non meno importanza è stato an- che il “lunch for learning”, dedicato agli under 35, che ha registrato il sold out settimane prima dell’ini- zio del simposio: i gruppi di giovani si sono impegnati con entusiasmo nella diagnosi e nella formulazione di piani terapeutici sotto la guida di tutor esperti. Anche l’appuntamento con la medi- cina legale in odontoiatria insieme a Stefano Fiorentino ha avuto gran- dissimo seguito: è stata l’occasione per fare chiarezza sulle normative che regolano l’utilizzo dei disposi- tivi medici, dell’osso di banca, degli emoderivati e le possibilità di ese- cuzione degli interventi di medici- na estetica. Il concorso per i migliori poster delle categorie Ricerca di base, Ricerca cli- nica e Case report ha premiato rispet- tivamente Giulia Ghiacci (Università di Parma), David Palombo (Università di Milano) e Nicola Alberto Valente (University of Buffalo, NY). Tre giornate intense, ciascuna in grado di offrire ai partecipanti con- sigli clinici da applicare immediata- mente nella pratica, con l’obiettivo di ottimizzare sempre più la fase diagnostica e l’approccio corretto per il singolo paziente: dall’analisi del difetto alla scelta della tecnica, dalla valutazione della tipologia im- plantare a quella del biomateriale, dalla preferenza per la mini-inva- sività alla corretta informazione, nell’unico interesse del benessere del paziente. Osteology Per informazioni Il programma scientifico è consultabile e scaricabile da www.osteology-firenze.org << pagina 9 Giovanni Zucchelli e Francesco Cairo hanno presentato evidenze e risultati sulla tecnica del lembo avanzato coronalmente, associato o meno all’innesto di tessuto con- nettivo, nel trattamento di reces- sioni singole e multiple. L’utilizzo dell’innesto è risultato vantaggio- so, ma non sempre indispensabile, suggerendo l’esigenza di analizzare

Sito