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Implant Tribune Italian Edition No.3, 2017

22 Case Report f< pagina 21 e creare i volumi necessari per il futu- ro alloggiamento di una protesi defi- nitiva Toronto Bridge, che dovrà avere i corretti volumi di estetica bianca e rosa e un corretto dimensionamento della struttura interna. Vengono ora inseriti 6 impianti SKY (Bredent me- dical) con l’aiuto di una dima, otte- nuta dalla duplicazione della protesi provvisoria. Alla fine della chirurgia implantare, sugli impianti vengono avvitati gli abutment SKY fast & fi- xed (Bredent medical) e controllata la giusta angolazione; se questa non Fig. 6 Fig. 5 Fig. 7 Fig. 8 Fig. 9 Fig. 10 Fig. 11 Fig. 12 Fig. 13 Fig. 14 Fig. 15 Fig. 16 Fig. 17 Fig. 18 A D V ( n e w s ) 1 6 8 x 2 3 7 Fig. 20 Fig. 21 Fig. 22 Fig. 19 (Figg. 11-17) creata in articolatore pre- intervento e ribasata sulle cappette di protezione degli abutment superiori. Successivamente, si articola il model- lo master inferiore con la masticazio- ne in silicone completa (Fig. 20) e riu- sciremo a sostituire con quest’ordine i modelli pre-protesici con i modelli master post-intervento. Questa tecni- ca ci aiuterà, in questa fase, a posizio- nare le arcate provvisorie nei modelli Fig. 23 Fig. 24 Fig. 25 Implant Tribune Italian Edition - Settembre 2017 fosse precisa con i volumi della dima, si potrà perfezionare avvitando o al- lentando la vite implantare (Fig. 16). Ottenuto l’asse ideale, sugli abutment vengono avvitate le cappette di prote- zione e viene posizionata sull’arcata inferiore la masticazione in silicone preparata in articolatore e ribasata con polivinilsilossano da occlusione sulle cappette di protezione (Fig. 17). Si procede con la bonifica inferiore, l’osteoplastica e l’inserimento infra- mentoniero dei 4 impianti SKY (Bre- dent medical) e con l’aiuto della dima chirurgica con l’inserimento tiltato dei due impianti distali a 35° (Fig. 18). Finalizzato l’intervento inferiore, la masticazione in silicone viene rego- lata in altezza secondo la dimensione verticale decisa pre-intervento, isola- ta e ribasata con silicone da occlusio- ne sulle cappette di protezione (Fig. 19). Procediamo avvitando i copping transfert agli impianti superiori e inferiori e controllando con RVG che tutti i componenti abutment- impianto e transfert-abutment siano perfettamente accoppiati. A control- lo avvenuto, vengono rilevate le im- pronte e, per una perfetta passività e stabilità dell’impronta, vengono rile- vate in gesso da impronte e nella zona dei punti viene interposto uno strato sottile di silicone o polietere per non far aderire i punti con il gesso da im- pronta. Fasi protesiche L’impronta viene sviluppata in gesso IV classe e la zona gengivale viene rea- lizzata in silicone trasparente perché la protesi verrà finalizzata basalmen- te con materiali fotopolimerizzabili e il silicone trasparente consente il fo- toindurimento del materiale compo- sito in tutte le zone. Il modello master superiore verrà ora gessato in artico- latore con il modello inferiore pre- protesico, aiutati dalla masticazione master nella stessa posizione della progettazione in fase pre-intervento e ritrovare quindi l’estetica e la fun- zione studiata. Per fissare nella posizione corretta estetica e secondo il piano occlusale (Camper), montiamo in articolato- re il modello inferiore pre-protesico non modificato e la masticazione che farà da chiave per ribasare la protesi superiore provvisoria ai tem- pory abutment. Avvitiamo i tempo- ry abutment al modello superiore, li sabbiamo e trattiamo con primer MKZ; la protesi viene forata in cor- rispondenza dell’emergenza degli impianti e successivamente sabbiata e trattata con adesivo visio.link (Bre- dent). Fissiamo i tempory abutment alla protesi in articolatore con com- posito vetroso combo.lign (Bredent) per un’unione definitiva e poi com- pletiamo in composito rosa crea.lign GUM (Bredent) la parte basale. Completata la protesi superiore togliamo il modello inferiore pre- potesico e lo sostituiamo con il mo- dello master inferiore, prepariamo i tempory abutment, foriamo l’arcata provvisoria inferiore e posizioniamo la masticazione in silicone trasparen- te sulla protesi superiore. Si procede a fissare la protesi inferiore ai tempory abutment semplicemente tenendo l’arcata in occlusione e, dopo fotopolimerizzazione dei materiali, si procede eliminando eventuali esten- sioni (Fig. 21). Le due protesi vengono perfettamente lucidate e sterilizzate a freddo. Controllo radiografico prima dell’inserimento delle protesi avvita- te (Fig. 22). Consegniamo le protesi alternando l’avvitamento delle viti e serrandole tutte assieme, cercando di percepire eventuali tensioni; fissate tutte le viti, si effettua un controllo radiografico e a risultato positivo si chiudono i fori passanti con cotone e composito. Risuftato Lavorare le protesi fuori dalla cavità orale permette al paziente di riposare nel post-intervento senza che avven- gano ulteriori lavorazioni protesiche in bocca. A livello protesico si ottiene una protesi più stabile e duratura, perché vengono eliminate tutte le problematiche di adesione nella fase di ribasatura tra tempory abutment e la protesi, date dal difficile manteni- mento asciutto dei vari componenti da unire nella cavità orale. Rilevando un’impronta in gesso si ottengono sempre protesi passive e utilizzando la tecnica dei “modelli crociati” il ri- sultato alla consegna sarà simile alla progettazione in articolatore e quin- di, mantenuta l’estetica e garantite la funzione e la fase di osteointegra- zione, sarà anche un’importante pe- riodo terapeutico per il rilassamento dei muscoli coinvolti nella mastica- zione (Figg. 23-25). Per una futura ge- stione ottimale della pulizia basale delle protesi Toronto Bridge, è molto importante svitare le protesi appena possibile e gestire le superfici basa- li, sia per limatura che per apporto, al fine di ottenere una gengiva con una superficie ideale ad accogliere il Toronto Bridge definitivo. Ciò sempli- fica l’igiene domiciliare da parte del paziente.

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