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Implant Tribune Italian Edition No.3, 2017

12 Industry Report Implant Tribune Italian Edition - Settembre 2017 Chirurgia endo-parodontale piezoelettrico assistita e chirurgia implantare mediante l’uso di un nuovo motore Preservazione di un dente con compromissione endo-parodontale per l’utilizzo temporaneo come pilastro di ponte protesico provvisorio. RamonfBoninsegna*,fLucafBovolato** * Specialista in Chirurgia Odontostomatologica, Brescia, Italia ** Libero professionista, Brescia, Italia Introduzione Una paziente donna di 58 anni lamentava dolore e aumento della mobilità del dente 24 (pilastro di ponte). Nonostante la compromissione, non accettava un restauro rimovibi- le, seppur temporaneo. Il problema è stato risolto con una combinazione di chirurgia paradontale ed endodontica ed il posizionamento di 2 impianti in sede 25 e 26. La patoge- nesi delle lesioni endo-periodontali combinate è altamente variabile e può essere identificata solo con una diagnostica accurata1. Il trattamento inizia con un’endodonzia ortogra- da e la terapia causale parodontale. Discussione Nel presente caso, è stata diagnosticata una lesione endo- parodontale a carico del dente 24 e parodontale del 27. Era presenta un difetto parodontale a livello osseo sia di 24 sia di 27: 24 con forcazione distale di terzo grado oltre che un riassorbimento osseo a livello dell’apice della radice vesti- bolare di 24, e difetto osseo per patologia parodontale in sede mesiale a 27. Tuttavia, la paziente ha richiesto di man- tenere i propri denti, accettando qualsiasi tipo di intervento per salvare tali elementi dentali. Pertanto è stato eseguito trattamento endodontico di 24, seguito da terapia causale parodontale non chirurgica associata a terapia antibiotica sia topica e sistematica. Infine sono stati pianificati due im- pianti endossei in sede 25 e 26. Debriment chirurgico e apicectomia Una mese dopo la terapia endo-parodontale, alla rivaluta- zione, il dolore e l’infiammazione al dente 24 erano mini- mi, con mobilità di secondo grado. L’apertura dei lembi ha rilevato l’estensione del difetto osseo (Figg. 1-4). La radice vestibolare di 24 presentava assenza di osso sia distale sia vestibolare sia periapicale, il dente 27 aveva perdita ossea a livello mesiale. Si è proceduto a quanto pianificato chirurgi- camente per mantenere entrambi i denti come pilastri tem- poranei di ponte durante il periodo di osteointegrazione di 6 mesi degli impianti. Innanzi tutto la superficie radicolare del dente 24 è stata sottoposta a debridement con apparec- chiatura piezoelettrica (Piezomed e inserto S1 W&H) (Fig. 1). Un apicectomia della radice vestibolare di 24 è stata realizza- ta con lo stesso strumento2. Riafzo def seno e posizionamento deff’impianto Prima di procedere all’inserimento dell’impianto, il tessuto osseo è stato ripulito ed è stata eseguita un osteoplastica nei siti, sede degli impianti, ed intorno ai denti di appoggio con Piezomed e inserto B5. Il sito dell’impianto è stato preparato con strumenti rotanti, nella fattispecie tramite un manipo- lo contrangolo con rapporto di trasmissione 20:1 (WS-75 L di W&H) e, l’ultima generazione del motore implantare W&H (Implantmed) (Fig. 2). La preparazione finale sul pavimen- to del seno mascellare è stata realizzata con un dispositivo piezoelettrico (Piezomed e inserto S2 di W&H)3. Prima del posizionamento dell’impianto, è stato eseguito un piccolo rialzo di seno mascellare crestale con innesto di materiale xenogeno. Gli impianti (diametro 3,75 mm, lunghezza 8,0 mm) sono stati inseriti tramite motore implantare (Fig. 3). La carenza ossea intorno agli impianti ed ai denti è stata au- mentata con la Tecnica del GBR e GTR (Fig. 4) ed il sito è stato suturato con materiale da sutura assorbibile 5-04. La radio- grafia postoperatoria mostra entrambe gli impianti nella loro esatta posizione (Fig. 5). Risuftato e prognosi intermedi dopo 2 mesi La figura 6 mostra il risultato clinico trascorsi 2 mesi dall’in- tervento. Il dente 24 presenta una riduzione della mobilità alla classe Miller 1 e tessuti molli sono privi di infiammazio- ne. Le misurazioni parodontali sono state evitate allo scopo di ridurre il rischio di infezioni e la rottura dell’attacco epi- teliale. Inoltre non ci sono sintomi patologici né endodontici né paradontali. In seguito al successo dell’osteointegrazio- ne, gli impianti in posizione 25 e 26 vengono protesizzati tramite corone unite. Se uno dei denti (24 o 27) dovrà essere estratto, verrà sostituito con una corona singola a supporto implantare. Tuttavia, tenendo conto dello stato clinico a 2 mesi, la prognosi potrebbe essere rivista al rientro, 6 mesi dopo l’inserimento degli impianti. In questo caso la pazien- te e i medici saranno ricompensati degli sforzi. Uso sefettivo dei dispositivi L’intervento è stato eseguito sia con l’utilizzo di un disposi- tivo piezoelettrico che rotativo. Grazie alla sua azione pre- cisa ed atraumatica al tempo stesso, l’unità piezoelettrica (Piezomed di W&H) è stata utilizzata sia per il debridement periodontale che per l’apicectomia dell’elemento dentale 245,6. Infatti, per preservare il dente, si è resa necessaria una pulizia profonda ma con la minore pressione possibile. Il letto dell’impianto è stato preparato utilizzando il nuovo motore implantare (Implantmed di W&H), in combinazio- ne con un contrangolo specificatamente creato per la chi- rurgia orale e l’implantologia. La velocità di trasmissione di 20:1, insieme alla coppia elevata del motore dell’impianto fino a 6,2 Ncm, consente la preparazione ad una velocità non elevata e, l’inserimento dell’impianto in maniera accu- rato e precisa. L’utilizzo combinato di un dispositivo piezo- elettrico ed uno rotativo nello stesso intervento si è rilevato indispensabile ed allo stesso tempo di facile utilizzo. La pro- grammazione e il funzionamento di entrambi i dispositivi hanno curve di apprendimento lineari. Inoltre, il nuovo comando a pedale wireless consente di azionare entrambi i dispositivi in modo selettivo mediante la semplice attiva- zione del pedale. Il comando del piede può essere comoda- mente spostato con la maniglia. Tutte le funzioni conside- rate unitamente consentono al chirurgo di concentrarsi sul sito e, prima di tutto, sul paziente. Il presente è la traduzione in lingua italiana di articolo già pubblicato in precedenza come indicato di seguito: First pu- blished in EDI Journal 01/2017 W&H Dentalwerk – People have Priority L’azienda familiare W&H Dentalwerk, con sede in Bürmoos, vicino a Salisburgo, l’unico produttore austriaco di strumenti e prodotti dentali di precisione, è una delle aziende dentistiche più importanti del mondo. Prodotti innovativi e diversi servizi, una moderna struttura aziendale, un forte focus sulla ricerca e lo sviluppo e la responsabilità sociale – sono gli elementi che hanno reso W&H un successo locale e globale. Con circa 1.000 dipendenti in tutto il mondo (di cui 600 nella sede centrale di Bürmoos), W&H esporta i suoi prodotti in oltre 110 paesi. L’azienda gestisce due siti di produzione a Bürmoos, in Austria e a Brusaporto, in Italia, oltre a 18 filiali in Europa, Asia e Nord America. Fig. 1 – Lesione endoparodontale di 24. La superficie radicale viene sottoposta a debri- dement con uno strumento piezoelettrico (Piezomed e inserto S1 di W&H). Fig. 2 – In seguito all’apicectomia del dente 24, il primo letto implantare viene preparato nella posizione 25 con il nuovo motore Implantmed e un manipolo chi- rurgico contrangolo (WS-75 L di W&H). Fig. 3 – Nella posizione 26 viene inserito un impianto da 8 mm a bassa velocità e con una limitazione di coppia di 35 Ncm. Fig. 4 – Dopo aver posizionato le viti di copertura, i difetti ossei intorno agli im- pianti e ai denti vengono aumentati con materiale sostitutivo osseo xenogenico, seguito da posizionamento di membrane xenogene di collagene (non mostrate). Fig. 5 – La radiografia post-operatoria mostra i due impianti in sede. Notare la pre- senza di materiale sostitutivo osseo intorno alla radice del dente 24. Fig. 6 – Due mesi dopo l’intervento il sito è praticamente privo di infiammazione dei tessuti molli. Il dente 24 mostra una diminuita mobilità (Miller classe 1). Dopo l’osteointegrazione degli impianti, i denti pilastri di ponte saranno rivalutati e sosti- tuiti da impianti, se necessario. Fig. 7 – Il trattamento è stato effettuato mediante l’utilizzo selettivo di un dispo- sitivo piezoelettrico Piezomed (sopra) e il nuovo motore implantare Implantmed di ultima generazione. Fig. 8 – Per rendere più agevole la pro- cedura, entrambi i dispositivi possono essere utilizzati con un solo comando a pedale wireless. 1. Foce E. Lesioni endo-paradontali. Milano: Quintessenza Edizioni, 2009. 2. Abella F, De Ribot J, Doria G, Duran-Sindreu F, Roig M. Applications of piezoelectric surge- ry in endodontic surgery: a literature review. Journal of endodontics 2014;40:325-332. 3. Vercellotti T, Stacchi C, Russo C, Rebaudi A, Vincenzi G, Pratella U, et al. Ultrasonic im- plant site preparation using piezosurgery: a multicenter case series study analyzing 3,579 implants with a 1- to 3-year follow-up. The International journal of periodontics & resto- rative dentistry 2014;34:11-18. bibliografia 4. Sanz-Sanchez I, Ortiz-Vigon A, Sanz-Martin I, Figuero E, Sanz M. Effectiveness of La- teral Bone Augmentation on the Alveolar Crest Dimension: A Systematic Review and Meta-analysis. Journal of dental research 2015;94:128s-142s. 5. Pavlikova G, Foltan R, Horka M, Hanzelka T, Borunska H, Sedy J. Piezosurgery in oral and maxillofacial surgery. International journal of oral and maxillofacial surgery 2011;40:451-457. 6. Vercellotti T. Essentials in Piezosurgery: Cli- nical Advantages in Dentistry: Quintessence Publishing, 2009.

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