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Dental Tribune Italian Edition No. 3, 2018

4 Pratica & Clinica Ortho Tribune Italian Edition - Marzo 2018 Fig. 3 - Esposizione dentale a riposo. Fig. 4 - Progressione del sorriso. Fig. 5 - Visione dentale dei denti anteriori. Dimensioni e proporzioni: 11 H 5,8 mm L 8,1 mm rapporto del 139%; 21 H 6,95 mm L 8,21 mm rapporto del 118%. < pagina 3 All’analisi dento-labiale2-4 l’esposi- zione dentale a riposo risulta essere di 2,5 mm SX e 1 mm dx (Fig. 3). La progressione del sorriso (Fig. 4) mo- stra un andamento incisale convesso rispetto al labbro inferiore e sfiorante sul lato sinistro. La linea del sorriso risulta essere alta e l’esposizione gen- givale di 2,5 mm sui denti laterali e di 3,5 mm sui denti centrali; il corri- doio labiale è nella norma ma la linea interincisale superiore è spostata a sinistra di 0,5 mm rispetto alla linea mediana. Inoltre il piano incisale, inclinato verso sinistra, non coincide con l’o- rizzonte; si nota inoltre un’evidente ptosi labiale causata da un’incon- gruenza dei piani occlusali. L’analisi dentale (Fig. 5)2-4 mostra una riduzione dei denti antero-su- periori dovuta ad una marcata usu- ra a carico dei margini incisali. La linea interincisale superiore risulta spostata a destra di 1,5 mm rispetto a quella inferiore. I denti, a tipologia squadrata, ap- paiono invecchiati per riduzione dei volumi e abrasioni generalizzate, con micro-tessitura assente e una macro leggera; gli angoli interinci- sali risultano assenti e gli assi den- tali irregolari. L’analisi gengivale2-4 evidenzia un biotipo spesso con la presenza di una lieve infiammazione, un’a- simmetria dei margini, papille presenti ma con gli Zenith irrego- lari tra di loro. All’analisi fonetica2-4 la pronun- cia del fonema M rileva un’esposi- zione a riposo di 2,5 mm a sx ed un 1 mm dx con un free way space di 6 mm; nella pronuncia del fonema F/V il profilo è compreso nel vermi- glione; il fonema I presenta un’espo- sizione del 50% degli incisivi supe- riori ed infine il fonema S presenta una dinamica verticale. Procediamo quindi ad una va- lutazione clinica dell’overbite di 6 mm e dell’overjet che risulta di 2,5 mm (Figg. 6a, 6b). È stata effettuata una registra- zione occlusale in relazione centri- ca con la manovra bi-manuale di Dawson (dopo aver decondizionato adeguatamente con un bite la pa- ziente), da cui si evince la discrepan- za tra MI e RC (Figg. 7, 8). Sono state registrate anche le cere di protrusiva e di lateralità. Si nota una netta discrepanza tra MI ed OC (Figg 7, 8). In seguito, dopo aver rilevato l’arco facciale sono stati montati i modelli in articolatore con la cera di centrica (Fig. 9). Successivamente l’odontotecnico sulla base delle in- dicazioni cliniche da noi suggerite, ha realizzato una ceratura diagno- stica (Fig. 10). La fase di ceratura è stata ese- guita in OC rispetto a MI, rialzan- do di 3 mm la DVO rispettivamen- te: 2 mm inferiormente e 1 mm superiormente. Dopo la fase di ceratura è stato realizzato un template in silicone in cui è stata iniettata una resina fluida, la cui finalità era quella di posizionare il mock-up direttamen- te nel cavo orale della paziente. In questo modo la paziente ha potuto previsualizzare quale sarebbe stato il risultato finale2-4 (Fig. 11). Una volta discussa e approvata l’estetica con la paziente si è proce- duto alla realizzazione dei provviso- ri, i quali correttamente collocati ci permettono di condizionare i tessuti Fig. 7 - Massima intercuspidazione (MI). Fig. 8 - Occlusione centrica (OC). Fig. 9 - Foto clinica del modello in arco facciale. Fig. 10 - Visione frontale della ceratura diagnostica. molli creando il substrato ideale per il fitting del manufatto definitivo e di riprodurre tutti i parametri estetici e funzionali del mock-up (Fig. 12). Sono state eseguite le prepara- zioni dentali con una dima per con- trollare sempre gli spessori restan- do nell’ambito della miniivasività (Fig. 13). Successivamente è stato esegui- to un allungamento di corona degli elementi 11, 12, 21, 22, 23 per ottimiz- zare le proporzioni dentali e le para- bole gengivali. Il caso è stato finalizzato con tut- ti elementi singoli E-max monolitici LT (low-translucent) tranne i settori anteriori (E-max LT stratificati) e un bridge per l’elemento 36, dato che la paziente ha rifiutato ogni tipo di terapia ortodontica e implantare. (Figg 14a-14c). Discussione In tutti i casi in cui sia presente una discrepanza tra OC e MI e si debba trattare una o entrambe le arcate dentarie, si preferisce riabilitare il paziente in relazione centrica (RC) condilare. La relazione centrica (RC) è una posizione articolare, nella quale i con- dili, con l’interposizione dei dischi articolari, sono posizionati nella par- te antero-superiore della fossa glenoi- dale contro le eminenze articolari. Fig. 6a - Overbite 6 mm. Fig. 6b - Overjet 2,5 mm. > pagina 5

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