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Dental Tribune Italian Edition No. 1, 2017

9 Dental Tribune Italian Edition - Gennaio 2017 Medicina Interdisciplinare C M Y CM MY CY CMY K B0063_53_S6_01.pdf 1 29/11/16 13:06 < < pagina 1 Quando parliamo di “medicina di segnale” in senso didattico lo faccia- mo per identificare una visione della fisiologia umana e della malattia che si basa sulle più recenti cognizioni scientifiche disponibili in lettera- tura. Il medico di segnale conosce i meccanismi di regolazione dei prin- cipali assi metabolici umani, così come si trovano descritti nei testi di biochimica, fisiologia, endocrinolo- gia e medicina interna. Quello che fa la differenza è l’interpretazione ope- rativa di questi dati, che assegna im- portanza alle capacità regolative di adipochine, enterochine e miochine, piuttosto che a elementi di forzatura esterni come i farmaci. Se la medicina è una, arricchita da contributi scientifici di ogni pro- venienza, è anche vero, come dice Kuhn ne La struttura delle rivoluzio- ni scientifiche, che ogni dato scien- tifico, ancorché documentato, ha in realtà valore solo all’interno di un paradigma condiviso. No ai protocolli, sì all’individualità Per esempio, usare un farmaco anti- pertensivo riduce documentatamen- te (EBM) la pressione. Ma sceglie di usarlo solo il medico che condivide il paradigma (condiviso da molti) secondo cui è utile forzare l’orga- nismo su valori pressori più bassi nonostante il corpo cerchi di alzarli con uno scopo (tamponare l’eccesso di sale, raggiungere distretti lontani, contrastare l’indurimento arterioso). Nel paradigma medico di segnale le patologie sono espressione di disagi e disfunzioni che non vanno soppresse ma comprese, corrette, curate. L’in- tervento sulle cause, curativo, non è meno “evidence based” dell’uso sel- vaggio di farmaci soppressivi. Segue solo un paradigma diverso, più am- pio e scientifico. In campo odontoia- trico questo significa, per esempio, una volta impostato un lavoro sui denti, cercare attivamente anche di rimuovere le cause che l’hanno reso necessario, prescrivendo il minor numero possibile ti antibiotici, evi- tandoli in tutti i casi in cui non siano strettamente necessari. Ogni medico è responsabile delle proprie scelte su ogni singolo pa- ziente, e ogni caso è a sé. È quin- di anche dovere di ogni medico o odontoiatra, nel rispetto del giu- ramento di Ippocrate, rifiutarsi di seguire pedissequamente dei pro- tocolli, ragionando invece su ogni specifico caso, per la dignità nostra e dei nostri pazienti. Medicina di segnale: le origini In Pennsylvania, nel 1994 viene scoperta da Friedman la leptina, un’adipochina particolarmente importante per la regolazione delle risposte ipotalamiche di accumulo o di consumo energetico: se il tes- suto adiposo è un organo endocrino a tutti gli effetti, occorre indagare prima di tutto quali siano le altre molecole segnale (adipochine) da esso prodotte oltre alla leptina, e in secondo luogo va indagato come queste molecole interagiscano con il resto dell’organismo per capire se il loro studio può gettare nuova luce sulla comprensione non solo dei meccanismi di ingrassamento e di- magrimento, ma anche sulle rispo- ste dell’organismo a stimoli esterni alimentari, sportivi, farmacologici. Il topo geneticamente leptino-privo ingrassa a dismisura e non vi è pra- tica alimentare, sportiva o farmaco- logica (a parte la somministrazione esterna di leptina) in grado di in- terferire con il suo ingrassamento. Qualunque operatore sanitario, non escluso l’odontoiatra, dovrebbe, da- vanti a questo dato, mettersi a inda- gare sugli effetti di questo ormone con grande meticolosità. Adiponectina, resistina e visfatina sono altre tre molecole segnale im- portanti nell’induzione del dima- grimento e dell’ingrassamento, che vanno a completare il quadro già articolato degli effetti della leptina. < > pagina 10 Una formazione alimentare mirata Per rendere servizio ai pazienti e all’odontoiatria B0063_53_S6_01.pdf 129/11/1613:06

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