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Dental Tribune Italian Edition No. 1, 2017

11 Dental Tribune Italian Edition - Gennaio 2017 Medicina Interdisciplinare < < pagina 10 Dobbiamo tenere presente che gli osteoclasti sono a tutti gli effet- ti dei macrofagi, ovvero cellule specializzate nella rimozione di residui e “rifiuti”, che sono quindi sensibili al richiamo delle citochi- ne pro-infiammatorie. In altre pa- role, se i tessuti sono infiammati, il numero di osteoclasti richiamati in loco può superare di gran lunga quello degli osteoblasti (costrutto- ri) abitualmente presenti, generan- do squilibrio. Alimentazione e densità ossea Dal punto di vista alimentare, stan- no recentemente – e per fortuna – modificandosi alcuni dei concetti che per anni hanno accompagnato le tristissime “diete a basso tenore di calorie”, che venivano propinate dalla letteratura americana. Gra- dualmente sono affiorate alcune nuove verità: per esempio, che è pre- feribile fare uso di carboidrati com- plessi integrali capaci di rallentare l’assorbimento degli zuccheri; che è importante bilanciare l’apporto di carboidrati e proteine anche nel singolo pasto; che l’olio di oliva, una volta colpevolizzato, è invece un ali- mento salutare; che è molto meglio l’attività fisica di qualsiasi prodotto farmaceutico per mantenere vitali e resistenti le nostre ossa, fino ad arri- vare alle nozioni più recenti sull’in- sulina e sui suoi drammatici effetti sull’ingrassamento, sull’infiamma- zione e sull’alterazione del profilo lipidico, correlati a un consumo smodato di zuccheri semplici nella nostra alimentazione quotidiana. I punti chiave quindi che devono orientare l’alimentazione di chi ab- bia problemi di bassa densità ossea devono essere rivolti, non (come molti ancora equivocano) alla ricer- ca dei cibi contenenti tanto calcio, quanto piuttosto, per tutto quanto fin qui discusso: • al controllo delle calorie com- plessive assunte, per evitare l’ac- cumulo di grasso generatore di infiammazione, ma anche per evitare malnutrizioni o sottonu- trizioni di ogni genere; • al controllo dei picchi insulini- ci scatenati da sovradosaggi di zuccheri semplici, per l’effetto infiammatorio da essa prodotto (visfatina/resistina); • a un corretto stimolo dei segnali leptinici provenienti dalle cellu- le adipose, in grado di stimolare la produzione di GH (ormone della crescita) attraverso la me- diazione ipotalamo-ipofisaria. Lo squilibrio tra costruzione e rimo- zione ossea non è un fatto di “mat- toncini” (che pure servono), ma il frutto di segnali scorretti che il no- stro stile di vita e la nostra alimen- tazione danno al nostro cervello. Gli attori di questa rappresentazio- ne sono alcuni neurotrasmettitori, ormoni, minerali e citochine il cui equilibrio è alterato da comporta- menti alimentari aberranti: lepti- na, grelina, insulina, sodio, calcio, magnesio, zinco, vitamine C e D, or- mone della crescita, collagene, TNF- alfa, NFkB ecc., dalle cui eccessive o carenti secrezioni può dipendere l’equilibrio tra costruzione di nuo- vo osso mediata dagli osteoblasti e rimozione dell’osso stesso mediata dagli osteoclasti. “Raddrizzare” l’ali- mentazione e attivarsi al movimen- to può essere una ricetta vincente e non farmacologica per ridurre l’in- fiammazione e indurre salute. Un paziente odontoiatrico infiam- mato da cibi industriali, in forte so- vrappeso e seguito con le classiche diete ipocaloriche per cercare di “di- magrire” sarà molto più facilmente soggetto a fallimenti impiantistici, a infezioni chirurgiche, a difficol- tà nella chiusura e cicatrizzazione delle ferite, a tempi più lunghi di convalescenza, nonché a maggiori rischi di complicanze generiche. Alcuni odontoiatri si stanno muo- vendo nella direzione di rifiutare l’intervento a pazienti che si trovi- no in questo genere di condizioni. È una scelta comprensibile, ma che apre nuovi scenari di operatività a chi invece sappia muoversi con le giuste competenze in questa delica- ta “terra di mezzo”. Una formazione mirata non potrà che rendere servi- zio a questi pazienti e all’immagine generale dell’odontoiatria. Luca Speciani, medico chirurgo a Oreno di Vimercate (MB) Dal 1982 punto di riferimento per l’attività odontoiatrica nazionale e internazionale

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