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Dental Tribune Italian Edition No. 5, 2016

26 Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2016 Meeting & Congressi EVENTS www.dental-tribune.com Consulta sul nostro sito l’area Events, un aggiornamento continuo sui migliori eventi del dentale. CS 5460 www.curaprox.com VIS ITACI E VI NCI . LAVARSI I DENTI. È UN GIOCO SERIO. DIVERTENTE. IL MIO RITUALE QUOTIDIANO Martina Hingis e il suo CS 5460. Più sani, più forti. Al IX Chirone è di scena l’estetica in odontoiatria, medicina e in chirurgia Le evoluzioni della scienza medica hanno, di fatto, migliorato la longevità dell’uo- mo, così che assistiamo a un progressivo aumento della vita media. Tutto questo sembrarincorrereilmito,vecchiocomel’uomo,dell’elisirdilungavita.Mailsogno della longevità ha senso solo se vi si associa l’eterna giovinezza. Un aumento della longevità senza un’azione di contrasto alla senescenza cozza con il moderno mito dellagiovinezza,sinonimodifertilità,vitalitàebellezza,quelloche,neicanoniclas- sici dell’arte greca e romana, s’identificava con la giovinezza perché solo i giovani, nella visione della nostra epoca, sono esteticamente belli, biologicamente forti ed economicamente produttivi. Questi elementi del mito giovanilista tendono, nella nostra cultura, a mettere in secondo piano tutti gli altri valori, soprattutto quelli delle altre età della vita. Suc- cede così che esporre la propria faccia e il proprio corpo che invecchiano richiede un carattere e una forza speciali, come quelli di Anna Magnani, quando, si dice, esprimeva il suo orgoglio per le rughe come testimonianza di vita. Ecco anche nascere tecniche mediche teseacontrastare,ridurre,ilprocessodi senescenza offrendo una giovinezza il- lusoria. E accanto ad esse le tecniche di medicina e chirurgia estetica per cor- reggere l’aspetto fisico, che in un’epoca basata sul mito dell’efficienza e della competitività,incidesull’immaginario collettivo e forse non solo, sul successo personale e sull’equilibrio psicologico, allorché, come talvolta succede, si ar- riva alla non accettazione del proprio aspetto con ricadute negative sulla vita di relazione. Tutto questo perché nella società di oggi la bellezza rappresenta quasi una necessità. Ma cos’è la bellezza? Un valore assolu- tamente relativo e mutevole che, nel tempo, è cambiato e cambierà negli ideali e nei canoni. Da Aristotele e Pla- toneaKanteHegel,laricercadiunade- finizione del bello è stata oggetto delle riflessioni e delle ricerche dell’uomo. E pur nel mutare dei canoni, l’attenzione dell’uomo all’estetica è rimasta altissi- ma, pur allontanandosi dal significato filosofico di un tempo. Oggi il termine individua una plurali- tà di discipline che s’interessano della cura del corpo e dell’aspetto, potendo degenerare in espressioni abnormi. Occorre, a mio giudizio, sfuggire dalla mistica del giovanilismo a tutti i costi, privilegiare l’equilibrio psichico e tro- vare una via di mezzo fra valorizzazio- ne estetica e capacità di accettare i se- gni del tempo, comprendere che si può esserebelliaqualsiasietà,valorizzando soprattutto la propria interiorità. E che il vero elisir della giovinezza non è solo esteriore, ma anche interiore. La bellez- za si conquista, passo dopo passo, con intelligenza e costanza, non è un “pret à porter” da comprare. L’esigenza di un intervento di chirurgia estetica non nasce mai, o non solo, da un difetto conclamato, ma trova indicazione dal rimuovere il disagio psichico procu- rato da una data situazione così che, attraverso la correzione morfologica, si cerca di sanare nevrosi di altra natura. L’Accademia “Il Chirone”, nella sua vi- sione umanistica e tipica della filosofia interdisciplinare, ha dunque scelto per la sua 9a edizione (Roma, Università “Sapienza”, 16-17 settembre 2016) il temadell’estetica,dall’odontoiatriaalla medicina e alla chirurgia, per appro- fondire la conoscenza sulle tecniche, senza che si perdano di vista gli aspet- ti psicologici e umani della disciplina. Perchéilpazienteeilmedicocapiscano che non è possibile proiettare altrove la propria senescenza, come il wildia- no Dorian Gray, ma che è possibile proiettare dentro di noi la gioventù. ComeaffermaMateoAlemán,scrittore spagnolo del Siglo de oro: «La gioventù nonèunastagionedellavita,èunosta- to mentale». Gianna Maria Nardi

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