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Dental Tribune Italian Edition No. 5, 2016

10 Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2016 Teknoscienza Interleukin Genetics annuncia una ricerca per valutare l’impatto del test genetico sulla malattia parodontale Il miglior lavoro del 2016 negli Stati Uniti? L’ortodontista Un passo in avanti degli scienziati di Birmingham nel miglioramento degli ablatori Waltham, Mass (USA) – Interleukin Genetics, società statunitense che sviluppa e commercializza una linea di test genetici per le malattie cro- niche, ha annunciato che condurrà uno studio per valutare l’impatto del suo PerioPredict Genetic Test in pazienti odontoiatrici per diffondere la prevenzione nella cura della bocca. Secondo Interleukin Genetics, lo stu- diochedovrebbeiniziareil1°maggio e comprenderà 800 pazienti di 20- 30 cliniche odontoiatriche, che abi- tualmente vanno dal dentista solo una volta all’anno, anche se hanno diritto a due visite, grazie alla loro copertura assicurativa. Obiettivo ge- nerale dello studio è valutare se, una volta messi a conoscenza dell’au- mentato rischio di sviluppare una grave malattia parodontale a causa di una tendenza genetica all’infiam- mazione, i pazienti potrebbe essere indotti ad aumentare la frequenza delle visite preventive. «Dato il ruolo dell’infiammazione in molte malattie croniche, i risultati del test PerioPredict possono servi- re per motivare l’individuo a impe- gnarsi a una maggiore attenzione nei confronti della cura dentale pre- ventiva, che viene associata a una sostanziale riduzione dei costi di ge- stione tra diverse malattie croniche, tracuiildiabeteditipo2elamalattia coronarica», dice Mark Carbeau, CEO di Interleukin Genetics. «Crediamo che lo studio possa fornire ulteriori prove a sostegno dell’utilità clinica del PerioPredict e siamo lieti di col- laborare, in questa nostra iniziativa, con scienziati di valide istituzioni.» Il test PerioPredict, introdotto circa due anni fa, è in grado di prevedere la suscettibilità di un paziente alla malattia parodontale grave, mi- surando le variazioni dei geni per l’interleuchina-1, mediatore chia- ve dell’infiammazione. Il test può essere eseguito da un dentista alla poltrona in meno di un minuto, du- rante una visita di routine. I tamponi vengono poi inviati al laboratorio Interleukin Genetics per l’analisi e i risultati restituiti al dentista in circa due settimane. La malattia parodontale è una delle malattie infiammatorie croniche più comuni nei Paesi sviluppati. Il Centers for Disease Control and Pre- vention stima che oltre il 47% degli adulti di età compresa tra i 30 anni e oltre negli Stati Uniti soffre di una qualcheformadiparodontite.Poiché la suscettibilità alla malattia progre- disce con l’età, si stima che il 70% de- gli adulti statunitensi oltre i 65 anni soffra di parodontite. Più comune negli uomini che nelle donne (56,4% contro 38,4%), ha maggior prevalen- za nei fumatori abituali (64,2%). Lo studio sarà condotto in collabora- zione con un team di ricercatori della Duke University e del Kaiser Perma- nente Center for Health Research ne- gli Stati Uniti. Dental Tribune International Washington (USA) – L’US News & World Report ha reso nota la lista annuale dei migliori posti di lavoro degli Stati Uniti. Do- minano la lista dei 100 posti di lavoro “top” i professioni del settore sanitario con l’ortodontista per la prima volta al verti- ce, seguito in seconda posizione dal dentista generico, quello cioè che lo scorso anno era risultato il miglior lavoro. Gli im- pieghi in ambito sanitario sono collocati al vertice per i salari più alti, i più bassi tassi di disoccupazione e il miglior equilibrio tra la- voro e vita rispetto ad altre professioni. L’US News & World Report pubblica ogni anno classifiche e informazioni su oltre 100 diverse occupazioni in 12 settori differenti, sulla base dei dati del Bureau of Labor Statistics (BLS), secondo cui la professione odontoiatrica è de- stinata a crescere del 18%, passando da 8.200 posti di lavoro del 2014 ai 9.700 nel 2024 – molto più velocemente rispetto alla media di tutte le altre occupazioni, con una previsione di 1.500 nuovi posti di lavoro. Il BLS prevede che la domanda di servizi odontoiatrici sia destinata ad aumentare a causa dei cambiamenti demografici e del crescente invecchia- mento della popolazione, dell’accresciuta diffusione dei servi- zi di estetica dentale e del più ampio accesso alle assicurazioni. L’agenzia presuppone inoltre che i dentisti assumeranno più igienisti dentali e assistenti per gestire i servizi di routine. Le nuove tecnologie, come l’odontoiatria digitale e la radiografia, permetteranno inoltre ai professionisti del settore di espande- re le loro pratiche e trattare più pazienti. Nel 2016 gli impieghi nel settore sanitario sono anche risultati i meglio retribuiti, sempre secondo l’US News & World Report. Con uno stipendio medio di 246.320 dollari, l’anestesista riven- dica il primato, seguito dal chirurgo orale e maxillo-facciale. L’ortodontista si è classificato anche tra i posti di lavoro più re- munerativi. Secondo la lista, è il quinto miglior lavoro pagato negli Stati Uniti, con uno stipendio medio annuo di 187.199 dol- lari. Il BLS Occupational Outlook Handbook, edizione 2016-17, è accessibile sul sito: www.bls.gov. Dental Tribune International Nel mese di maggio, verrà avviato uno studio clinico per valutare l’impatto del PerioPredict Genetic Risk Test (Foto: ©wavebreakmedia/Shutterstock). L’ortodontista è al primo posto della lista dei migliori lavori negli Stati Uniti (foto: ©Mark Ocskay/Shutterstock). Birmingham (UK) – La rappresen- tazione mediante immagini ad alta velocità è sempre più utilizzata dal- la scienza per visualizzare processi troppo veloci da rilevare per l’oc- chio umano. Utilizzando quel me- todo, i ricercatori dell’Università di Odontoiatria di Birmingham hanno evidenziato le forze in gioco in uno scaler ultrasonico, strumento comu- nemente utilizzato dai dentisti per pulire i denti. Registrando l’ablatore all’opera con un microscopio che riprende a una velocità 10.000 volte più elevata ri- spetto ai tempi di ripresa normale, hanno scoperto delle bollicine d’ac- qua che si formavano al termine dell’ablatore, secondo un processo noto come “cavitazione”. Secondo loro, l’area di cavitazione vicina all’e- stremità libera delle punte aumenta con la maggior potenza e con l’am- piezza di spostamento delle punte. Secondo un fenomeno già osservato nei procedimenti di irrigazione in endodonzia, la formazione e il col- lasso delle bolle d’acqua creano forze significative che potrebbero disgre- gare il biofilm senza toccare la su- perficie del dente, aprendo quindi la strada – dicono i ricercatori – a nuovi strumenti meno invasivi. «Altri studi compiuti utilizzando la microscopia elettronica dimostrano che la rimozione del biofilm batte- rico è aumentata con l’incremento della cavitazione. In conclusione, alterando la forma e la potenza di questi strumenti d’uso comune è possibile renderli più effi- caci e, si spera, indolori», osserva par- lando dei risultati Nina Vyas, autore principale dello studio. Aggiunge Damien Walmsley, docen- te alla Scuola di Odontoiatria: «La rimozione di quell’accumulo che co- nosciamo come tartaro o placca dura, normale operazione di controllo del dentista, costituisce un momento im- portante per il mantenimento della salute orale. Questi risultati aiuteran- no quindi a capire come rendere gli strumenti più efficaci». Per lo studio è stato utilizzato un Satelec P5 Newtron Scaler con punte Satelec 10P in un intervento a me- dia e ad alta velocità. Sono stati re- gistrati fino a 250.000 fotogrammi al secondo in un serbatoio d’acqua. Lo spostamento della punta è stato registrato utilizzando una scansio- ne laser. Per studiare la cavitazione attorno ad ablatori ultrasonici sono stati applicati per la prima volta en- trambi i metodi. Intitolato“Highspeedimagingofcavi- tation around dental ultrasonic scaler tips”, lo studio è stato pubblicato onli- ne il 2 marzo sulla rivista PLoS One. Dental Tribune International Immagine amplificata con contrasto tratta da un video ad alta velocità che mostra la cavitazione intorno a una punta scaler (Foto: ©Università di Birmingham, UK).

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