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Implant Tribune Italian Edition No.1, 2016

5 Implant Tribune Italian Edition - Marzo 2016 L’Intervista < < pagina 4 Cosa fa e cosa intende fare la SIdP perché il pubblico sia aiutato a uscire da questa “niente affatto beata ignoranza” che l’affligge in merito ai rischi parodontali? È in fase avanzata di realizzazio- ne un’importante campagna di comunicazione che potrebbe con- tribuire a far meglio comprendere alla popolazione italiana la neces- sità di una diagnosi, possibilmen- te precoce, della parodontite. In seguito all’approvazione degli or- gani statutari della SIdP, saremo in grado di far partire l’iniziativa già nel 2016. Sono convinto che potremmo essere in grado di in- fluire in modo determinante sulla percezione della malattia e sulla conoscenza delle conseguenze e della possibilità di cura. In che cosa consiste il test PSR della SIdP? È la registrazione sintetica di un esame parodontale completo. Un esame fondamentale per la dia- gnosi, semplice e veloce da esegui- re, e oltretutto di grande valore medico-legale. La gestione della parodontite ripropone il delicato rapporto tra odontoiatra e igienista. Che cosa ha da dire al proposito? Nello specifico, quali ritiene i passi più incisivi che la SIdP dovrà compiere per far fronte al problema? Da anni la SIdP propone program- mi culturali comuni per odonto- iatri e igienisti, come ad esempio tutta la giornata congressuale di venerdì 18 marzo a Torino. Gli igienisti rappresentano una par- te fondamentale del team che si occupa della cura della paro- dontite e del mantenimento dei risultati nel tempo. La SIdP si pre- senta come la casa naturale degli igienisti italiani. Devono crescere con noi e con noi affrontare le sfide future, come ad esempio quella dell’informazione corret- ta alla popolazione, cercando di contrastare i messaggi sbagliati e fuorvianti che la pubblicità sta fornendo al pubblico: ad esempio, che se le gengive sanguinano è sufficiente usare il tal dentifricio o collutorio, oppure che per cura- re la parodontite è sufficiente una breve seduta di pulizia dei denti dal costo irrisorio o, al contrario, che è necessario usare il laser e usufruire di sofisticati test geneti- ci o microbiologici. Vuole fare una dichiarazione finale a questa intervista? Volentieri! La SIdP sta rapidamen- te cambiando e si sta aprendo alla professione e alla popolazione. In passato è stata giudicata come una sorta di club per pochi eletti, che discutevano per ore della pos- sibilità di recuperare mezzo mil- limetro di osso in più o in meno. Non è vero! La nostra società vuole dimostrare che la parodontologia deve obbli- gatoriamente essere al centro del- la professione odontoiatrica. Non esiste una buona odontoiatria sen- za la parodontologia. Soprattutto non esiste una buona implantolo- gia senza parodontologia. Se i colleghi ci sosterranno con la loro partecipazione, sono sicuro che saremo in grado di incidere profondamente sull’attività profes- sionale odontoiatrica del futuro. Vogliamo più parodontologia per tutti, per dentisti e per pazienti, poiché siamo certi di poter dare in tal modo un contributo fonda- mentale alla diagnosi e alla cura di una malattia che causa una forma più o meno grave di disabi- lità a 20 milioni di italiani oltre i 35 anni e che colpisce, nella forma grave, oltre 3 milioni di persone, le quali – si stima – spendano per la patologia e le sue conseguenze un miliardo di euro l’anno, in parti- colare per sostituire i denti persi. A cura di Luigi Grivet Brancot

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