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Implant Tribune Italian Edition No.1, 2016

4 Implant Tribune Italian Edition - Marzo 2016 l’intervista Parodontite: i progetti della SIdP raccontati dal Presidente Claudio Gatti Luigi Grivet Brancot intervista, per Dental Tribune, il nuovo Presidente della SIdP (biennio 2016-2017), Claudio Gatti, alla vigilia del Congresso Nazionale SIdP del 17-19 marzo 2016 Come sarà il Congresso Nazionale SIdP che si terrà a Torino Lingotto il 17-18-19 marzo? Ci siamo impegnati molto. Con la commissione cultu- rale abbiamo preparato un programma che fosse di interesse per la pratica clinica quotidiana di tutti gli esercenti odontoiatrici. Infatti, parleremo di appropria- tezza delle cure parodontali e implantari, di tutte le cure, da quelle indispensabili di base a quelle chirurgi- che più avanzate. Sappiamo che un intervento diagno- stico o terapeutico risulta appropriato nel momento in cui risponde il più possibile, relativamente al contesto in cui si colloca, ai criteri di efficacia ed efficienza: per efficacia, si intende la capacità di raggiungere l’obiet- tivo; per efficienza, la capacità di raggiungerlo impie- gando le risorse minime indispensabili. Una terapia efficace è anche efficiente se il risultato è raggiunto velocemente, in modo più semplice e più economico. In questo Congresso sono certo che i relatori che abbiamo scelto sapranno dare risposte concrete alle nostre do- mande. Malgrado ogni proclama, la parodontite sembra non sia percepita come una malattia molto grave (addirittura la sesta patologia più frequente dell’umanità). Lei stesso in un’intervista ha detto che «la maggioranza degli individui affetti è ignara della sua condizione, sia per sottostima dei segni e dei sintomi iniziali, sia per mancata diagnosi». Perché tale carenza di informazione? Con la collaborazione di un’importante azienda che fa indagini di mercato, stiamo conducendo uno studio su un campione importante della popolazione italiana. I dati preliminari ci stanno offrendo informazioni ve- ramente utili per capire meglio il problema. Durante il Congresso saremo in grado di presentare i risultati del- la ricerca e potremo così stabilire una strategia per mi- gliorare la conoscenza del pubblico sulla malattia, che è responsabile in assoluto della maggiore perdita di denti in Italia. Quali cifre, anche economiche, la individuano in Italia? Il suo predecessore ha detto in un’intervista che «curare un’intera dentatura affetta da parodontite diagnosticata precocemente costa meno che sostituire un singolo dente perso per parodontite». Lei come commenta questa affermazione? Può sembrare una provocazione, ma è assolutamente la verità: se si diagnostica precocemente, è facile e poco costoso curare una parodontite iniziale; meno che sosti- tuire un dente con un impianto! Ed è esattamente quello che vorremmo fosse fatto se fossimo noi stessi il paziente in questione. > pagina 5 < pagina 3 Dalla comparazione tra i dati globali e quelli relativi alla realtà italiana si capisce come l’Italia rivesta un ruolo centrale nel- la ricerca Dentsply. Parliamo di PEERS Italy, presentata a Palazzo Varignana, a Bologna, il 13 e 14 novembre scorso, di cui lei è il presidente per il triennio 2015-2017. L’attività di PEERS è iniziata lo scorso 13-14 novembre a Palazzo Varignana, a Bolo- gna, dove sono stato ufficialmente nomi- nato come presidente e dove per 2 giorni tutti i membri attivi e ordinari hanno discusso su tre temi fondamentali per quanto riguarda la protesi implantare. È stata fatta una revisione della ricerca ine- rente la protesi avvitata, cementata e co- nometrica, ed è stata presentata la clinica di eccellenza intorno a ognuno di questi argomenti topici. Quale contributo può dare PEERS all’implantologia oggi in Italia? Oggi PEERS può dare un contributo molto importante all’implantologia, non solo in Italia ma a livello globale. Sono convinto che il flusso digitale oggi promosso sul mercato da Dentsply sia l’eccellenza. L’im- plantologia moderna è completamente digitalizzata, a partire dal momento in cui il paziente entra per la prima visita fino al momento della dimissione a lavoro ultimato. La gestione completamente in digitale dei nostri pazienti prevede l’utilizzo di tecno- logie e device molto avanzati, ampiamen- te sperimentati ed efficaci. Oggi Dentsply è tra le aziende più all’avanguardia in questo campo. Perché lei personalmente ha deciso di aderire a questo progetto accettando la presidenza? Ho accettato la presidenza perché oggi PEERS rappresenta una sfida nello sce- nario scientifico e culturale italiano ma soprattutto perché sono convinto della bontà dei prodotti Dentsply, che arrivano sul mercato dopo un processo di ricerca e sperimentazione che ha pochi eguali nel mondo dell’implantologia. Sono orgo- glioso di rappresentare un’azienda che ha fatto dell’introduzione sul mercato di prodotti fortemente sicuri per i nostri pa- zienti, il suo punto di forza. Quali i progetti per il 2016 di PEERS Italia? Il 13 e 14 novembre 2016 si svolgerà a Galzignano Terme, in provincia di Padova, il 2° PEERS Meeting, dove si parlerà dell’impianto post-estrattivo immediato. L’argomento verrà svi- luppato in tutte le sue sfaccettature da sei rinomati speaker che hanno abbracciato le metodiche implantari Dentsply. Nel corso della sua presidenza, nel 2017 si svolgeranno due importanti eventi collegati a PEERS. Può farci qualche anticipazione? In giugno 2017 a Nizza avrà luogo il primo PEERS International Meeting in occasione del “DENTSPLY Implants World Summit Tour”. Questo primo incontro internazio- nale precederà l’evento clou del mio pe- riodo di presidenza, che avverrà alla fine del 2017. Sarà un congresso che riunirà in Italia, oltre ai più grandi interpreti nazio- nali della materia, anche i più riconosciu- ti relatori in campo internazionale e sarà molto innovativo sia per struttura che per contenuti. Grazie per l’intervista. Musica in sala d’attesa I dentisti non devono corrispondere il compenso ex artt. 73 e 73-bis della legge sul diritto d’autore Nel confermare i principi già elaborati da alcune decisioni della Corte di Giustizia europea, la Cassazione ha conferma- to, con ordinanza depositata l’8 febbraio scorso, che i dentisti non sono obbligati a corrispondere il compenso ex artt. 73 e 73-bis della legge sul diritto d’autore, riguardante le cosiddet- te “utilizzazioni secondarie del fonogramma”, con riguardo alla musica di sottofondo diffusa in sala d’attesa. La Corte ha dapprima rammentato che il «dictum della Corte di Giustizia costituisce una regola iuris applicabile dal giudi- ce nazionale in ogni stato e grado di giudizio», con la conseguenza che la sen- tenza della Corte di Giusti- zia è fonte di diritto ogget- tivo anche retroattiva. La Corte ha poi ricordato la sentenza della Corte di Giustizia n. 162/12 Del Corso a proposito degli studi dentistici, ove, nel richiamare i preceden- ti specifici in materia di definizione di pubblico, è stato osservato che «il pubblico, ai sensi dell’ar- ticolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2001/29, riguarda un numero indeterminato di destinatari potenziali e com- prende, peraltro, un numero di persone piuttosto conside- revole», e che «relativamente, poi, al criterio attinente a un numero di persone piuttosto considerevole, quest’ultimo mira a porre in evidenza che la nozione di pubblico com- porta una certa soglia de minimis, il che esclude da detta nozione una pluralità di interessati troppo esigua, se non addirittura insignificante». I giudici concludono quin- di che, nel caso degli stu- di dentistici, la sentenza 162/12 CGE è giunta alla conclusione che i clienti che si susseguono in uno studio dentistico non co- stituiscono un numero di persone particolarmente considerevole da costitui- re un pubblico, e pertanto questo principio deve esse- re applicato anche nel con- testo normativo italiano. Fonte: dirittodautore.it

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