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Cosmetic dentistry_beauty & science Italian Edition No.1, 2016

47 dentistry 1_2016 cosmetic l’intervista _ Claudio Gatti Cosa fa e cosa intende fare la SIdP perché il pub- blico sia aiutato a uscire da questa “niente affatto beata ignoranza” che l’af- fligge in merito ai rischi parodontali? È in fase avanzata di re- alizzazione un’importante campagna di comunicazione che potrebbe contribuire a far meglio comprendere alla po- polazione italiana la necessità di una diagnosi, possibilmente precoce, della parodontite. In seguito all’approvazione de- gli organi statutari della SIdP, saremo in grado di far partire l’iniziativa già nel 2016. Sono convinto che potremmo esse- re in grado di influire in modo determinante sulla percezione della malattia e sulla cono- scenza delle conseguenze e della possibilità di cura. In che cosa consiste il test PSR della SIdP? È la registrazione sintetica di un esame paro- dontale completo. Un esame fondamentale per la diagnosi, semplice e veloce da eseguire, e ol- tretutto di grande valore medico-legale. La gestione della parodontite ripropone il delicato rapporto tra odontoiatra e igieni- sta. Che cosa ha da dire a proposito? Nello specifico, quali ritiene i passi più incisivi che la SIdP dovrà compiere per far fronte al pro- blema? Da anni la SIdP propone programmi cultu- rali comuni per odontoiatri e igienisti, come ad esempio tutta la giornata congressuale di vener- dì 18 marzo a Torino. Gli igienisti rappresentano una parte fondamentale del team che si occupa della cura della parodontite e del mantenimento dei risultati nel tempo. La SIdP si presenta come la casa naturale degli igienisti italiani. Devono crescere con noi e con noi affrontare le sfide fu- ture, come ad esempio quella dell’informazione corretta alla popolazione, cercando di contrasta- re i messaggi sbagliati e fuorvianti che la pub- blicità sta fornendo al pubblico: ad esempio, che se le gengive sanguinano è sufficiente usare il tal dentifricio o collutorio, oppure che per curare la parodontite è sufficiente una breve seduta di pulizia dei denti dal costo irrisorio o, al contrario, che è necessario usare il laser e usufruire di sofi- sticati test genetici o microbiologici. Vuole fare una dichiarazione finale a que- sta intervista? Volentieri! La SIdP sta rapidamente cam- biando e si sta aprendo alla professione e alla popolazione. In passato è stata giudicata come una sorta di club per pochi eletti, che discutevano per ore della possibilità di recu- perare mezzo millimetro di osso in più o in meno. Non è vero! La nostra società vuole di- mostrare che la parodontologia deve obbliga- toriamente essere al centro della professione odontoiatrica. Non esiste una buona odonto- iatria senza la parodontologia. Soprattutto non esiste una buona implantologia senza parodontologia. Se i colleghi ci sosterranno con la loro partecipazione, sono sicuro che saremo in grado di incidere profondamente sull’attività professionale odontoiatrica del futuro. Vogliamo più parodontologia per tut- ti, per dentisti e per pazienti, poiché siamo certi di poter dare in tal modo un contributo fondamentale alla diagnosi e alla cura di una malattia che causa una forma più o meno grave di disabilità a 20 milioni di italiani oltre i 35 anni e che colpisce, nella forma grave, oltre 3 milioni di persone, le quali – si stima – spendano per la patologia e le sue conse- guenze un miliardo di euro l’anno, in partico- lare per sostituire i denti persi. _A cura di Luigi Grivet Brancot Claudio Gatti, presidente SIdP.

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