Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition No. 1, 2018

Dental Tribune Italian Edition - Gennaio 2018 Industry Report 15 Jupiter TNB: la rivoluzione estetica passa dalla stampa 3D Alla scoperta del primo bracket monoblocco autolegante estetico L’ortodonzia, nell’ultimo decennio, ha visto l’imporsi di una richiesta da parte del paziente orientata sem- pre più all’esteticità e al comfort delle apparecchiature. I possibili di- sagi dovuti ai dispositivi ortodontici sono diventati un punto cardine del processo decisionale di adolescenti e adulti nelle fasi di accettazione del piano terapeutico. Altro punto car- dine è la percezione dell’estetica del sorriso, che differisce significativa- mente tra pazienti e professionisti, e sulla quale sono concentrate la maggior parte delle richieste e pre- occupazioni della popolazione che si rivolge all’ortodontista. I paradigmi diagnostici, quindi, sulla base dei dati della letteratura, si sono adeguati a questi nuovi trend, inserendo la valutazione estetica del sorriso e del volto all’interno della pianificazione del trattamento. Anche i produttori di dispositivi ortodontici hanno cercato di ade- guarsi a questo cambiamento, tut- tavia brackets self-ligating e alline- atori presentano alcune criticità che possono non soddisfare appieno le richieste del paziente. Gli allineatori ortodontici, seppur estremamente confortevoli ed esteticamente appa- ganti, richiedono un elevato livello di compliance da parte del paziente e rappresentano un investimento elevato dal punto di vista econo- mico. Di contro, le apparecchiature self-ligating sono state sviluppate con lo scopo di semplificare e ve- locizzare i trattamenti ortodontici, anche nei casi più complessi, senza però rispondere completamente alle necessità estetiche del paziente, essendo totalmente o parzialmente composte di parti metalliche. Il bracket Jupiter di TNB Dental rappresenta un’evoluzione in questo senso, unendo un’elevata estetica a estrema semplicità ed efficienza clini- ca nella risoluzione degli affollamenti ortodontici di grado medio-lieve. Le proprietà estetiche di Jupiter si possono ricondurre alla dispo- sizione della struttura interna del materiale di cui è composto, che richiama quella di un cristallo. In questo modo, la luce diretta verso la superficie dentale non viene al- terata in alcun modo, attraversan- do il bracket e restituendo la tinta della superficie sottostante. Jupiter risulta quindi altamente mimetico rispetto a colore e luminosità del dente su cui viene applicato, prati- camente invisibile. Il design unico di Jupiter è stret- tamente correlato all’innovativa tecnica di produzione: la stampa Fig. 1. 3D. Jupiter è il primo dispositivo or- todontico al mondo a essere fabbri- cato interamente tramite processo di stampa 3D: sette anni di ricerche e personalizzazioni dei procedi- menti e delle tecnologie di stampa hanno reso possibile la creazione di un bracket tanto discreto quanto efficiente. Un’altra caratteristica unica di Jupiter, strettamente correlata all’in- novativa tecnologia di produzione, è la geometria di superficie della parete di adesione del bracket stes- so. Oltre ad essere stata ottimizzata tramite un algoritmo matematico per ottenere la massima area di in- terfaccia con l’adesivo, la mesh è sta- ta progettata come un reticolo di sot- tosquadri, in modo da incrementare la resistenza meccanica al distacco. Essendo Jupiter prodotto con resina trasparente biocompatibile, alla ri- tenzione meccanica si unisce l’ade- sione chimica tra composito e bra- cket, rendendo il rischio di distacchi accidentali prossimo allo zero. Nel binomio esteticità-efficienza rientra non solo il bracket Jupiter, ma anche gli archi selezionati da TNB per il proprio protocollo clinico. Sono archi in Nichel-Titanio Termo- attivato, rivestiti di teflon bianco, che uniscono livelli di forze ottimali per lo spostamento dentale alla mi- mesi della colorazione bianca. Fig. 2. Case report Di seguito il caso clinico di una pa- ziente di 34 anni, che presenta una Classe 1 molare bilaterale associata a morso profondo (Fig. 1). L’elemen- to 1.5 è in morso incrociato, mentre permane l’elemento 6.5 poiché il cor- rispettivo permanente è agenetico. La paziente si è rivolta a noi perché insoddisfatta dell’allineamento del gruppo frontale superiore, riferendo che: «gli incisivi centrali sono stor- ti e inclinati indietro». Diventa così fondamentale considerare la discre- panza tra la specificità e l’intensità del disagio espresso dalla paziente e l’entità dell’affollamento nella se- lezione del tipo di apparecchiatura più idonea al trattamento. L’obiettivo terapeutico sarà la correzione delle rotazioni di 1.2 e 2.2, allineamento e livellamento del gruppo frontale, una leggera proinclinazione degli incisivi centrali e un miglioramento dell’arco del sorriso con lieve estru- sione di 2.3 per pareggiare le parabole gengivali. Dopo 3 mesi di trattamen- to sono stati raggiunti gli obiettivi di trattamento (Fig. 2) e la paziente è stata sbandata. Come contenzione viene applicata una mascherina ter- mostampata durante le ore notturne. Dottor Gabriele Rossini

Sito