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Dental Tribune Italian Edition No. 3, 2017

6 Rubrica Medicina Orale Dental Tribune Italian Edition - Marzo 2017 Artrite reumatoide e patologia parodontale: una via in comune? Revisione letteratura del prof. Luca Viganò L’artrite reumatoide (RA) e la parodontite, sia nella variante cronica che aggressiva, pre- sentano entrambe dei disordini caratterizzati dalla deregolamentazione della risposta in- fiammatoria. L’aumento della secrezione di proteine infiammatorie provoca la distruzio- ne dei tessuti molli e duri sia delle sinovie sia del legamento parodontale. Entrambe le malattie si dividono i fattori di rischio e hanno vie patologiche in comune, con conseguente perdita della funzione e disabilità del paziente come risultato clinico fi- nale. In questo articolo vengono descritte le possibili interazioni tra le due patologie, in particolare viene valutato il ceppo patogeno parodontale Porphyromonas gingivalis, che potrebbe spiegare la corrispondenza osservata fra queste due malattie. L’artrite reumatoide (RA) è una patologia infiammatoria cronica con una prevalenza del 0,5%-1,0% negli adulti nei paesi industrializzati. La malattia è molto più comune tra le donne rispetto agli uomini (3:1) e la prevalenza aumenta con l’età, con un picco nel quinto decennio. L’eziologia è multifattoriale e la patogenesi è discussa. L’autoimmunità alle proteine ci- trullinate è altamente specifica per RA e può essere il fattore della presenza della pato- logia. Gli anticorpi anti-citrullina (anche detti anticorpi anti-CCP, anticorpi anti-peptide ciclico citrullinato o ACPA) sono autoanticorpi prodotti dal sistema immunitario contro i peptidi ciclici citrullinati (citrullina o CCP). Quest’alterazione e la produzione di anti- corpi anti-citrullina si verificano spesso nei pazienti affetti da artrite reumatoide. Diversi ricercatori ritengono che la formazione della citrullina possa avere un ruolo nel processo infiammatorio autoimmune riscontrabile nelle articolazioni dei pazienti affetti dall’artrite reumatoide, la quantità di questa forma di anticorpi nel sangue serve quindi per diagnosticare la malattia. Il rischio di sviluppare RA è pari al 50% e attribuibile a fattori genetici. Il fumo è il princi- pale fattore di rischio ambientale noto per RA. L’eziologia di entrambe le malattie presenta perdita della normali funzioni e la qualità Analogie tra i fattori di rischio, i percorsi patologici comuni, le associazioni e l’effetto del trattamento parodontale sulla RA ci obbligano a esplorare un focus speciale sulla micro- biologia associata alle due patologie. In entrambe le malattie, l’analisi genetica ha rivelato variazioni genetiche in geni che co- dificano per elementi del sistema immunitario innato come un indicatore di rischio. Più di 30 regioni genetiche sono associate con RA. Fattori genetici e stili di vita (fumo) sono i principali fattori di suscettibilità alla malat- tia parodontale. Il background familiare e l’aggregazione familiare parodontale sono stati ampiamente riconosciuti. Questo supporta la connessione tra mutazione genica e manife- stazione di malattia parodontale. Come per la RA, osserviamo poli-morfismi, in particola- re della IL1, IL6, IL10, e il recettore della vitamina D. L’associazione tra le due patologie è indotta proprio dalla formazione di anticorpi contro le proteine citrullinate che sembra svolgano un ruolo importante sia nell’autoimmunità dell’artrite reumatoide che nel patogeno orale P. gingivalis. Questa associazione fa supporre che l’insorgenza e la progressione di RA è fortemente in- fluenzata dalla presenza dall’infezione parodontale con prevalenza di ceppi di P. gingivalis. La prevalenza del P. gingivalis in un quadro di malattia parodontale severa è del 70%, con- fermando che questo batterio non è un normale abitante gengivale in una condizione di salute orale. della vita diminuisce tanto più lunga è durata di malattia. Una attenta valutazione dei meccanismi eziopatogenetici evidenzia meccanismi patologici comuni; entrambe le con- dizioni sono rafforzate da una risposta infiammatoria esagerata caratterizzate da un au- mento di mediatori infiammatori, con conseguente distruzione dei tessuti duri e molli del parodonto e delle sinovie. Un numero sempre più ampio di studi clinici punta verso un’associazione tra malattia parodontale e RA, nonostante il fatto che i pazienti affetti da RA sono spesso trattati con corticosteroidi e immuni soppressori, riducendo quindi le prove cliniche della malattia parodontale. Un’osservazione importante è che il trattamento della malattia parodontale ha un effetto positivo sul paziente affetto da artrite reumatoide. Sorprendentemente, nessuno degli stu- di sulla RA ha considerato la microbiologia, anche se i batteri svolgono un ruolo primario nell’eziologia della malattia parodontale. Studi recenti hanno localizzato il singolo enzima procariotico, che è contenuto nelle pro- teine citrullinate nel P. gingivalis. Questo ha indotto l’associazione RA-malattia parodontale e vuole essere uno stimolo di riflessione su ricerche future e sui trattamenti nei pazienti affetti da artrite reuma- toide. L’azione del P. gingivalis è di indurre apoptosi nei condrociti umani (una delle caratte- ristiche delle malattie infiammatorie articolari), per confermare questa ipotesi sono stati condotti numerosi studi i quali hanno dimostrato come l’infezione delle cellule condrocitarie con P. gingivalis abbia indotto la morte delle cellule stesse con frammen- tazione del DNA cellulare delle cellule infette. I dati mostrano che il P. gingivalis inducendo apoptosi dei condrociti umani può contri- buire al danno articolare e alla patogenesi dell’artrite reumatoide. Un ulteriore studio recente ha anche valutato la risposta anticorpale al P. gingivalis. I li- velli di anticorpi anti-RgpB (arginina gingipainB) erano significativamente elevati nei pazienti affetti da PD rispetto ai non-PD. Questo studio suggerisce che il legame prece- dentemente riportato tra PD e RA potrebbe essere rappresentato da infezioni indotte da P. gingivalis. Possiamo concludere affermando che il P. gingivalis è un candidato credibile per l’attivazione e/o di guida alla malattia autoimmune in un sottogruppo di RA. Il dosaggio salivare del Porphyromonas gingivalis può essere uno strumento molto utile di controllo nel paziente affetto da artrite reumatoide. www.ricercaorale.it

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