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Dental Tribune Italian Edition No. 3, 2017

4 News & Commenti Dental Tribune Italian Edition - Marzo 2017 Aldo Macchi: «Il digitale svolge ormai un ruolo centrale nella moderna diagnosi e terapia odontoiatrica» Direttore della Struttura Complessa di Odontostomatologia dell’Ospedale di Circolo ASST Sette laghi di Varese, Macchi è professore ordinario dell’Università dell’Insubria di Varese, dove dirige il Master in Digital Dentistry, primo in Europa in questa materia, in procinto di terminare la seconda edizione. Professore, sappiamo che è stato uno dei pionieri del tridimensionale in odontoiatria, in un’epoca in cui i computer avevano la potenza computazionale degli attuali smartphone. Quando ha iniziato a occuparsi di odontoiatria digitale? Nel 2000 ero venuto a conoscenza di software che potevano creare ricostruzioni tridimensio- nali dalla lettura delle TC, in quel periodo mi oc- cupavo della chirurgia dei traumi maxillo-fac- ciali, e il 3D mi ha fornito la sicurezza nel gestire quel tipo di urgenze. Ho acquistato MIMICS 8.3, sfruttando questo software ho iniziato a sco- prire la tecnologia 3D potendo poi ampliare la gestione di questi casi fi no alle moderne tecno- logie guidate di oggi. È stato il primo in Europa a organizzare un master in Odontoiatria digitale. Adesso la seconda edizione del master sta per volgere al termine, come valuta complessivamente questa sua esperienza? In questi 4 anni, il primo a imparare sono sta- to io, perché l’evoluzione e le idee crescono molto velocemente. La nostra storia conti- nua con l’attivazione della terza edizione del master in Odontoiatria digitale presso l’Uni- versità dell’Insubria, che inizierà nel mese di novembre del 2017. Come vede il digitale in campo odontoiatrico moderno? La rivoluzione industriale 4.0 rende il digitale necessario per la moderna diagnosi e proget- tualità odontoiatrica. Qual è la prima fase per avvicinarsi al digitale? Il primo passo è sicuramente l’acquisizione dei dati, le informazioni tridimensionali possono essere rilevate con vari strumenti: dalla TC cone beam, allo scanner facciale, passando per gli scanner intra ed extra orali. È però fondamen- tale avere le corrette nozioni teoriche di base e la conoscenza delle possibilità e dei limiti di tutte queste apparecchiature al fi ne di ottimiz- zarne i risultati. a quelli generalisti, quando la risoluzione di un caso necessità di uscire dai percorsi di proget- tazione prestabiliti. Tra i generalisti stanno co- minciando a comparire software open source leggermente più complessi da utilizzare ma di certo più alla portata dei giovani odontoiatri che si affacciano al digitale. Che cosa pensa delle stampanti 3D e dei fresatori. In questo momento i fresatori rappresentano senz'altro il sistema per ottenere manufatti più accurati rispetto alle stampanti 3D e ai direct laser sintering, ma l’evoluzione tecno- logica preme per rendere queste ultime ap- parecchiature il più accurate possibili e per poter gestire tutti i materiali che oggi sono appannaggio esclusivo delle fresatrici. Da un punto di vista della realizzazione dei manu- fatti, le stampanti 3D sono sicuramente più versatili e veloci, soprattutto se il manufatto presenta aree con sottosquadri. Cosa pensa a riguardo dei software dedicati versus quelli generalisti? I software dedicati sono di sicuro i più facili da utilizzare, ma spesso devono essere affi ancati Ci dia invece un suo parere sui nuovi materiali utilizzati in ambito odontoiatrico. Negli ultimi anni si è assistito a una sosti- tuzione dei classici materiali dentali con materiali che erano già conosciuti in am- bito industriale, ma che la tecnologia digi- tale ha permesso di utilizzare anche nella nostra pratica quotidiana. Questi materiali rispondono ai tre principi filosofici del no- stro master: – disease free, utilizzo di materiali da in- nesto unicamente ottenuti attraverso una sintesi ad alta temperatura e quin- di non responsabili di poter trasmettere malattie di tipo infettivo al paziente; – metal free, privi della capacità di libe- rare ioni metallici, visto che in questo momento esiste un incremento non con- trollato della diffusione dei metalli nella popolazione attraverso l’alimentazione (biossido di titanio > colorante E171), l’in- serimento di piercing e tatuaggi; – MRI free, cioè materiali capaci di non in- terferire in maniera negativa con gli esami diagnostici che il paziente eseguirà dopo la nostra terapia. Questi concetti rappresentano una nuova etica nel corretto rapporto con il nostro paziente. Dental Tribune Italia Prima proiezione del fatturato dentale: una crescita strutturale Fig. 1 < pagina>1 Cerchiamo ora di analizzare e com- prendere l’entità della crescita che stiamo osservando, per evitare di giungere a eventuali conclusioni fuorvianti. Per questo motivo occor- re innanzitutto suddividere i fattu- rati relativi ai consumi, strettamente legati alla domanda di prestazioni odontoiatriche, e quelli connessi agli investimenti in apparecchiature che, come abbiamo scritto più volte, Fig. 2 sono correlati al clima di fi ducia che caratterizza gli operatori, o a fattori di stimolo esterni, sui quali ci soffer- meremo a breve. La Figura 2 mostra i risultati del Panel su alcuni grandi comparti. Come si può osservare, sono sta- te proprio le tecnologie a incidere maggiormente sullo sviluppo del comparto, sia in ambito clinico sia di produzione protesica. Riguardo al clima di fi ducia e stimo- li esterni, in questo caso non possia- mo non tenere in conto l’impatto sugli investimenti che ha senz’altro avuto il super ammortamento del- la legge fi nanziaria del 2015, che ha premiato – e continua a premiare – gli investimenti in apparecchiature con un 140% di ammortamento fi - scale che riduce oggettivamente il costo del bene. Chiaramente in assenza di un certo ottimismo sulle prospettive future il super ammortamento non avrebbe certo avuto la stessa infl uenza sugli investimenti, ma non si può negare che questo fattore, esogeno rispet- to alle dinamiche di settore, abbia senz’altro accelerato la decisione di acquisto di nuove tecnologie e, dal 2018, potremmo trovarci di fronte a una sorta di “rimbalzo tecnico” ne- gativo, che non dovremo considerare come recessivo, ma come fi siologico. Dal punto di vista strutturale, ap- pare ben più solida la crescita nei consumi che, pur attestandosi tra i 4-5 punti, non va assolutamente sot- tovalutata, poiché indica una vera e probabilmente duratura ripresa del settore, confermata anche dalle analisi sulle quantità vendute dei principali prodotti e dispositivi di uso quotidiano. Assistiamo quindi a un aumento anche dei pazienti e dei trattamenti odontoiatrici, che sembrano tornare a frequentare gli ambulatori odon- toiatrici con maggior frequenza. Roberto Rosso

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