Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

CAD/CAM - international magazine of digital dentistry

172_2015 differenti opzioni e poi discuterle con il paziente e con tutti i membri del team implantare. L’uso di un modello di riduzione ossea può facilitare la rimo- zione accurata dell’osso e il posizionamento imme- diato degli impianti, eliminando la necessità di due interventi chirurgici separati e minimizzando così la condizione patologica del paziente. Nel caso mostrato è stata inizialmente pro- posta al paziente un’overdenture su impianti. Per- tanto, i siti destinatari sono stati determinati sulla base dell’osso disponibile nella sinfisi mandibolare a destra e a sinistra del forame mentoniero, valu- tati in proiezione assiale e trasversale. Mentre è possibile progettare un’overdenture con impianti nella regione posteriore della mandibola, la posi- zione usuale degli impianti è all’interno della regio- ne sinfisaria. Le scelte erano quelle di inserire due impian- ti, tre impianti, o quattro impianti tra i due forami mentonieri (Figg. 9a-d). L’area della sinfisi non è esente da rischi. È necessaria una proiezione tra- sversale per valutare lo spessore delle lamine ossee corticali vestibolare e linguale, e per conoscere la traiettoria e la topografia della parte anteriore del- la mandibola. In aggiunta, ci sono vasi sanguigni importanti che è stato dimostrato essere causa di grave emorragia nel caso vengano perforati. Questi vasi sono diversi da paziente a paziente ed evidenziano l’importanza di una diagnosi in 3D. In questo caso, due di tali vasi sono stati tro- vati nella zona mediana della sinfisi (frecce rosse) come si vede nella sezione trasversale, che ha rive- lato l’ampia perdita ossea circostante i denti irre- cuperabili (aree gialle; Fig. 10). Impianti virtuali fedeli alla realtà sono stati si- mulati nell’osso alveolare residuo (Figg. 11a-d). È stata simulata una mascherina chirurgica per mettere gli impianti nelle posizioni desiderate e ap- poggiata sull’osso ridotto vestibolare e linguale. In prossimità della linea mediana, dove erano i vasi vitali, si è scelto di non mettere un impianto per evitare potenziali complicanze chirurgiche (Fig. 12). La dima chirurgica simulata osteo-guidata è stata visualizzata in vari volumi ricostruiti in 3D (Figg. 13a-c). I primi due hanno rivelato una vite mediana di stabilizzazione orizzontale (Figg. 13a, b) e l’ulti- mo ha mostrato un template osteo-guidato senza fissaggio (Fig. 13c). C’è stato bisogno di impianti supplementari per migliorare la stabilità o era indi- cata una protesi ibrida fissa rimovibile, siti riceventi supplementari avrebbero potuto essere posizionati in base alla disponibilità anatomica. Allo scopo di dimostrare le capacità dei nuo- vi paradigmi digitali, cinque impianti virtuali sono stati inseriti nella parte iniziale della cresta alveo- lare anteriore dopo che i denti sono stati estratti virtualmente (Fig. 14a). Si possono ulteriormente migliorare le posizioni degli impianti collocando abutment gialli sporgenti che si estendono al di sopra del piano occlusale. Utilizzando la traspa- renza selettiva, si possono regolare l’opacità e la translucenza delle diverse strutture. Sono state illustrate, mediante l’uso di sof- tware avanzati, osteotomie orizzontali per poter mettere gli impianti nella stessa posizione verticale della cresta appena ridotta (Fig. 14b). Il rapporto tra gli impianti si può valutare in tutte le dimensio- ni (Fig. 15a, b). Inoltre, è importante lasciare ampio Fig. 10 Fig. 11c Fig. 11a Fig. 11d Fig. 11b Fig. 12 special _ pianificazione 3D per impianti

Sito