Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

CAD/CAM - international magazine of digital dentistry

2_2015 15 tomica tridimensionale, con aumento potenziale delle complicanze chirurgiche e restaurative. L’utilizzo di modalità di imaging in 3D come parte della pianificazione protesica pre-chirurgica può seguire diverse strade, come dimostrato nel diagramma di flusso. La prima prevede l’acquisi- zione di una scansione direttamente in 3D, senza alcuna pianificazione preventiva o apparecchiature accessorie. Il processo di scansione può essere re- alizzato in un centro di radiologia locale o tramite una macchina CBCT in studio, ora ampiamente disponibile. La scansione in sé può essere comple- tata in pochi minuti. Una volta che i dati sono stati elaborati, possono essere visualizzati mediante il software della macchina CBCTutilizzata e valu- tati per potenziali siti riceventi implantari, seguìti dall’intervento chirurgico. Un secondo percorso richiede la realizzazione di un dispositivo scanner radiopaco che incorpora informazioni restaurative vitali e che sarà indossa- to dal paziente durante l’acquisizione della scan- sione. In questo modo si può valutare la posizione dei denti rispetto all’osso sottostante e ad altre im- portanti strutture anatomiche, come il seno ma- scellare o il nervo alveolare inferiore. Si possono visualizzare di nuovo i dati di scansione tramite il software originale della macchina CBCT e si può decidere un piano basato direttamente sulle esi- genze restaurative del paziente. I dati di scansione vengono formattati secondo un protocollo esterno di interscambio denominato DICOM (Digital Imaging and Communications in Medicine). I dati DICOM possono essere esportati per l’utilizzo del software da parte di terzi in ap- plicazioni che hanno strumenti aggiuntivi di aiuto ai medici nella diagnosi e nella pianificazione del trattamento. L’utilizzo di un piano di trattamento interattivo è enormemente cresciuto negli ultimi dieci anni come è aumentata in modo esponen- ziale la potenza di calcolo. Ci sono almeno due percorsi da seguire una volta che si è stabilito un piano virtuale. Il primo permette di valutare i dati, fornendo informazioni importanti per il medico che eseguirà l’intervento chirurgico a mano libe- ra sulla base del piano virtuale, definito dall’autore “intervento CT-assistito”. Il secondo percorso prevede la realizzazione di una guida chirurgica o di un template costruito in remoto dal digitale di solito mediante un rapido prototipo o una stereolitografia. Questo metodo è stato descritto come un in- tervento CT-derivato template-assistito ed è con- siderato il più prevedibile rispetto a tutti i metodi precedenti. L’utilizzo di modalità avanzate di ima- ging per la pianificazione protesica pre-chirurgica è essenziale per qualsiasi tipo di intervento implan- tare e restaurativo, inclusi i restauri su dente sin- Fig. 3a Fig. 4a Fig. 5a Fig. 6a Fig. 3b Fig. 4b Fig. 5b Fig. 6b golo e su più denti, ricostruzione fissa full-arch e overdenture rimovibile. _Concetti di pianificazione in 3D per la mandibola Indipendentemente dal processo di acquisizio- ne dell’immagine, ci sono quattro proiezioni stan- dard che devono essere pienamente apprezzate in fase di diagnosi. Queste includono la sezione tra- sversale (A), assiale (B), la panoramica (C), e il volu- me ricostruito in 3D (D) come si vede nella Figura 1. La capacità di interazione tra queste immagini differisce da software a software. È la capacità di special _ pianificazione 3D per impianti

Sito