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cosmetic dentistry Italian Edition Vol. 1, 2017

opinion _ ortodonzia Ortodonzia: successi effimeri, problemi duraturi? Autore_Aws Alani, UK Le forniture ortodontiche possono essere una svolta per i pazienti giovani che a causa dei “denti storti” accusano problemi di autostima. E lo stesso può valere per i pazienti più anziani che presentano una storia clinica di mal allineamento. Nel sistema sa- nitario nazionale i pazienti ricevono solo le cure che sono necessarie per la loro salute orale. I dentisti spe- cializzati in restaurativa lavorano a stretto contatto con gli ortodontisti i quali capiscono quanto i piccoli dettagli possano influire sui risultati di un intervento. Da giovane dentista ho corretto un morso incrociato con un semplice T-spring. Non ero uno specialista ma mi sono comunque occupato di ortodonzia. Al contrario, molti dentisti eseguono interventi di routi- ne nel quadro della cosiddetta short-term orthodon- tics (STO), l’ortodonzia a breve termine, e ciò ha por- tato a una serie di speculazioni per quanto riguarda i metodi per ottenere denti "dritti". In molti potrebbero considerare la STO in competizione con l’ortodonzia specialistica, ma lo è davvero? Il percorso specialistico dell’ortodonzia include un triennio full time unito al raggiungimento di un master che può scoraggiare molti perché difficile da sostenere, sia dal punto di vista accademico che da quello economico. Una volta raggiunta la qualifica, la maggioranza degli specialisti opera nel sud-est dell’Inghilterra. Anche a causa di questa impari di- stribuzione di specialisti potrebbe sembrare normale che i dentisti contribuiscano a supplire alle domande ortodontiche. In verità i molto pubblicizzati “managed clinical networks” devono ancora essere realizzati. Il numero dei terapisti ortodontici è aumentato negli ultimi dieci anni dall’inizio dei primi corsi in Galles e a Leeds. I terapisti sono più convenienti da formare e da impiegare anche se, a differenza di altri colleghi, non possono praticare senza la supervisione di uno specialista. I pazienti che possono accedere ai trat- tamenti ortodontici secondo il sistema finanziato dal governo inglese devono essere valutati secondo l’in- dex of orthodontic treatment need britannico, ma ci sarà comunque un certo numero di pazienti che, pur non soddisfacendo i criteri stabiliti, necessita di un trattamento. Questo gruppo di persone probabilmen- te si dovrà rivolgere a studi privati e questo potrebbe portare a un “confronto territoriale” tra l’ortodonzia tradizionale e la STO (short-term orthodontics). _Facile e veloce? In Gran Bretagna ci sono marchi ortodontici a cui si collegano diversi corsi. Le aziende si vantano di avere il miglior prodotto e questi corsi servono so- prattutto a trasformare i pazienti in clienti ortodonti- ci. Ci sono libri che insegnano strategie di promozio- ne e aumento delle vendite per attrarre più pazienti dei concorrenti. Tutto questo sembra più capitalismo che commercializzazione. La STO (short-term ortho- dontics), pur nel suo rapido sviluppo, non è infatti sfuggita al “venture capital”; oggi un individuo può trovare trattamenti per i propri denti online, acqui- stare prodotti che gli arrivano direttamente a casa saltando l’intermediario (per esempio il dentista). Quello che può intimorire è che tutto ciò può distrar- re dalle vere ragioni per cui forniamo il trattamento. Il rischio e il beneficio devono essere bilanciati, o sbi- lanciati a favore del paziente. Le cose migliori nella vita difficilmente sono fa- cili e veloci. Per migliorarsi si ha bisogno di sbagliare e trarre insegnamento dagli errori o emulare chi si ammira: diventare esperto richiede tempo e fatica. L’ortodonzia è una disciplina complessa ed è difficile praticarla in modo ottimale. Si dovrebbe sempre in- staurare un rapporto umano con il paziente e allo 08 dentistry1_2017cosmetic

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