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implants - international magazine of oral implantology

19 1_2016 literature review _ ultime pubblicazioni periore della lesione che consente la definitiva diagnosi differenziale (ad esempio a forma di cupola, dritta o curvilinea). Una scansione com- pleta dei seni aiuta anche a stabilire se l’ostio è bloccato. Un ostio bloccato avrà una maggiore probabilità di morbilità conseguente a chirurgia implantare poiché non sarà in grado di drenare adeguatamente batteri e detriti. Va fatto nota- re che devono essere rinviati tutti i pazienti con segni di patologia sinusale, che debbano fare o no innesto osseo o impianti. R. Pauwels, R. Jacobs, S.R. Singer e M. Mupparapu, “CBCT-based bone quality as- sessment: are Hounsfield units applicable?”. Dentomaxillofacial Radiol. 2015; 44:1. Prima che la Cone Beam Computer Tomo- graphy (CBCT) fosse disponibile, la Multi Detec- tor Computer Tomography (MDCT) era il metodo principale di imaging 3D nella diagnosi e nella programmazione degli impianti dentali. Con la MDCT si valutava la densità ossea utilizzando l’Hounsfield Units (HU), che è una misura di ra- diodensità calcolata in base all’attenuazione dei raggi attraverso le sezioni assiali. Con la CBCT, a causa dell’angolazione delle sezioni quando il fascio ruota intorno alla testa, le zone del cranio con la stessa densità possono avere un diverso valore nella scala di grigi (GV) nel dataset rico- struito con la CBCT. Altri fattori che influenzano i valori della scala di grigi con CBCT includono il campo visivo limitato, una maggiore quantità di radiazione diffusa, le limitazioni con algorit- mi di ricostruzione, le differenze dei parametri di esposizione, e l’endo/esomassa che è definita come la quantità di massa all’interno e all’ester- no del FOV. Queste variabili possono portare a una variabilità di GVs, in particolare nelle sezio- ni assiali come pure tra due sezioni. Pertanto, le differenze essenziali tra la TCMD e la CBCT complicano l’uso di valori quantitativi di grigio per la CBCT. Alla luce di tali problemi, l’articolo afferma che in questo momento l’uso quantitativo di GVS nella CBCT dovrebbe in generale essere evi- tato. Si sta ponendo maggior accento su un più recente paradigma, che vuole concentrarsi su una valutazione strutturale dell’osso (ad esem- pio, il modello trabecolare) piuttosto che sulla sua densità. Il cambiamento di paradigma è in parte relativa alle superfici implantari che han- no un maggior livello ingegneristico per facili- tare l’osteointegrazione, mentre le superfici con più vecchia lavorazione si affidavano maggior- mente sulla sola densità ossea. Per analizzare la struttura ossea si stanno sviluppando nuovi si- stemi che si concentrano di più sull’architettura trabecolare in 3D, sulla superficie e sul volume dell’osso e sugli spazi tra trabecole e midollo. Fig. 1_B. Friedland e R. Metson, “A guide to recognizing maxillary sinus pathology and for deciding on further preoperative assessment prior to maxillary sinus augmentation”. Int J Periodontics Restorative Dent 2014 Nov-Dic; 34(6):807-815. Fig. 1

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