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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No. 3, 2015

333_2015 management _ analisi degli investimenti duttività, razionalizzazione dei costi etc.; nel caso di investimento di innovazione di prodotto o di processo la valutazione del ri- torno economico-finanziario, risulta essere molto più difficile, tenendo conto, oltretut- to, che tali investimenti sono generalmente molto elevati dal punto di vista monetario. È importante, sempre nella fase tecnico- progettuale, definire con una certa precisio- ne l’orizzonte temporale dell’investimento; esso rappresenta il periodo di tempo entro il quale l’azienda ritiene di poter formulare previsioni future attendibili. La vita econo- mica di un investimento è fortemente cor- relata alla vita economica dei beni oggetto dell’investimento stesso. Quindi, i macchinari o le attrezzature devono essere distinti sulla base della loro durata fisica, tecnologica e commerciale. La durata fisica è il periodo di tempo in cui il macchinario, con normali manutenzioni pe- riodiche, può mantenere invariata la propria efficienza produttiva, sia in termini di quan- tità che di qualità. La durata tecnologica è il periodo di tem- po in cui il macchinario è in grado di fornire prestazioni, o di produrre beni competitivi da un punto di vista tecnologico. Si pensi ad esempio al PC; dopo alcuni anni può conti- nuare a svolgere egregiamente il suo lavoro ma la sua capacità o tecnologia (HD, memo- ria, RAM o processore) è superata rispetto a quelli esistenti sul mercato. La macchina funziona ancora, ma è tecnologicamente “vecchia” (obsolescenza diretta della mac- china) e non più in grado di supportare nuovi programmi software. La previsione di questa durata è di difficile valutazione ma molto importante per l’analisi degli investi- menti. La durata commerciale è il periodo di tempo in cui il prodotto erogato conserva una sua utilità economica. Il prodotto forni- to diventa obsoleto e di conseguenza anche il macchinario (obsolescenza indiretta della macchina). Il secondo aspetto da prendere in con- siderazione è il piano economico. Il piano economico determina i costi ed i ricavi che verranno prodotti dall’investimento in esa- me. Tale valutazione deve ricoprire un arco temporale pari alla vita utile del macchinario o almeno deve essere pari al periodo di am- mortamento finanziario. Gli elementi di costo che intervengono nella definizione del piano economico sono innumerevoli e diversamente articolati. Per semplificare il tutto, possiamo considerare due tipologie di costi: i costi di gestione e i costi per immobilizzazioni. I costi di ge- stione comprendono tutte quelle spese con- nesse con la normale attività produttiva; ad esempio l’acquisizione di materie prime, le risorse umane dedicate, spese varie di lavo- razione, spazi e locali necessari etc. I costi per immobilizzazioni sono diret- tamente correlati con l’acquisizione del bene in questione e sono costi che hanno utilità pluriennale. Questi costi, solitamente di am- montare significativo, possono, talvolta, in- cidere sul futuro dell’azienda o dello studio professionale in maniera significativa. Tali spese richiedono, pertanto, un’atten- ta valutazione ed un accurato controllo del loro svolgimento. Analogamente alla determinazione dei costi, nel piano economico si deve fare una previsione dei ricavi, attraverso la determi- nazione sia dei prezzi di vendita sia dei vo- lumi delle vendite. Tale previsione, già difficile per una azienda che produce manufatti, forse lo è ancora di più per uno studio professiona- le quale quello odontoiatrico, soprattutto quando si ha un investimento con innova- zione di processo che comporta dei vantaggi in termini di efficienza produttiva, ma non sempre implementa i volumi delle vendite. L’innovazione di prodotto, invece, può apri- re nuovi scenari di business in quanto dà la possibilità allo studio di presentarsi sul mer- cato con nuove prestazioni; si possono per- tanto ipotizzare i ricavi sulla base di volumi di vendita stimati1 . Ipotizzati i costi ed i ricavi, si può pro- cedere alla stesura dei flussi annuali di cas- sa, dati dalle uscite richieste per effettuare l’investimento e dalle entrate generate dalle vendite, tenendo conto delle quote di am- mortamento dei vari cespiti sulla base della normativa fiscale. Il terzo aspetto da prendere in consi- derazione è il Piano Finanziario. Il piano finanziario solitamente si allinea a quello economico in termini di durata; talvolta dif- ferisce se legato a finanziamenti con esten- sione pluriennale o per eventuali estinzioni anticipati in caso di capitale a debito. Di fatto il piano finanziario ha l’obiettivo di capire se esistono le coperture monetarie per far fronte all’investimento, almeno fino a quando la produzione non possa autoso- stenersi, ed in caso di necessità come repe- rire tali risorse.

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