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Endo Tribune Italian Edition

10 Trends Endo Tribune Italian Edition - Giugno 2017 Nuove punte ultrasoniche per una rapida ed efficace strategia operativa nella pratica endodontica quotidiana: l’apertura camerale Dr. Davide Guglielmi, dr.ssa Francesca Cerutti, dr. Fabio Gorni Introduzione Durante gli ultimi anni, l’evolu- zione delle tecniche endodontiche si è sviluppata ricercando un’au- mentata facilità di sagomatura canalare, una riduzione dei tempi operativi e una minore perdita della struttura dentale residua. Tra gli strumenti utili a questi scopi, oltre al microscopio e strumenti di sagomatura meccanica, certamen- te si annoverano gli strumenti ul- trasonici. Questi sono impiegati in molti altri ambiti della moderna odontoiatria, come nella prepara- zione dentale in protesi e restaura- tiva, nei piccoli prelievi autologhi e nella tecnica del rialzo di seno mascellare in chirurgia.5,18 Gli ultrasuoni in endodonzia hanno migliorato la qualità del trattamento e rappresentano un complemento importante, se non fondamentale, nel trattamento di casi difficili. Dalla loro introduzione, gli ultrasuo- ni sono diventati sempre più utili in fasi cliniche come: – rifinitura della cavità di accesso, identificazione di canali calcifi- cati, rimozioni di calcificazioni pulpari; – preparazione degli imbocchi ca- – nalari; rimozione di ostacoli intracana- lari (strumenti separati, perni en- docanalari, coni d’argento, perni metallici fratturati e guttaperca); – maggior efficacia delle soluzioni irriganti; – condensazione ultrasonica della guttaperca; – posizionamento dell’MTA; – in endodonzia chirurgica per la preparazione della cavità retro- grada6,7,10,12,18,21. La tecnica di apertura camerale me- diante l’utilizzo di punte ultrasoni- che in realtà risulta essere presente sin da metà del secolo scorso, e da allora ha subito notevoli evoluzioni soprattutto dal punto di vista merce- ologico2,4,13,14,17. Sco”o del lavoro In questo articolo si cercherà di por- re particolare attenzione alla fase dell’apertura camerale, evidenziando come grazie ad alcune punte ultra- soniche si possano ottenere sia un netto miglioramento della visibilità, sia una ridotta invasività garantita da un’elevata precisione di taglio, evitan- do dunque di deturpare la natura del pavimento camerale. Il controllo che le punte da ultrasuoni forniscono è incomparabilmente migliore rispetto a quello offerto da qualsiasi strumen- to rotante, non solo a causa della faci- lità di manovrare uno strumento non rotante, ma anche grazie alle ridotte dimensioni della punta, che fornisce sia un taglio più selettivo sia una mi- gliore visione del campo operatorio liberato da ogni impedimento. Questi dispositivi si rivelano partico- larmente utili per evitare di alterare l’anatomia camerale, riducendo no- tevolmente il rischio di perforazione della camera pulpare9. L’utilità delle punte ultrasoniche è evidente anche lavorando senza ingrandimenti, ma questi strumenti esplicano al meglio la loro azione quando sono impiegati in combinazione con strumenti in- grandenti9. La scelta della merceologia è vincen- te per l’ottenimento del risultato ri- chiesto in relazione alle tempistiche che devono essere compatibili con la pratica clinica quotidiana. Diversi ar- ticoli scientifici1,8,19 dimostrano come, sia la scelta dell’unità ultrasonica sia la scelta del tipo di punta, risul- tino fondamentali per la riduzione di cracks e chips dentinali. Le punte ultrasoniche con passo americano, se montate su unità ultrasoniche di nuova generazione (ad esempio, P5 XS Pure Newtron, Satelec, FR), possono essere utilizzate a una po- tenza inferiore di quella richiesta dalle unità meno recenti. Ciò non diminuisce l’efficacia di taglio delle punte e ha il vantaggio notevole nel ridurre il rischio di cracks dentinali. I cracks dentinali sono micro-fratture generate dall’impatto della punta ultrasonica sul tessuto calcificato. La presenza di cracks è correlata a diver- si fattori come: – – il tipo di punta; l’ampiezza di oscillazione della punta (definita solitamente dalle scale graduate degli apparecchi e comunemente espressa come po- tenza); il tipo di unità ultrasonica; il tempo di lavoro; la pregressa presenza o assenza di cracks iniziali; infine, dallo spessore della den- tina1,8,19. – – – – Per chipping marginale si intende la separazione di frammenti di dentina (chips) a seguito dell’azione di taglio delle punte a ultrasuoni. Wapling- ton e colleghi descrivono i trucioli di dentina ottenuti mediante l’impiego della stessa punta a potenze differen- ti, mostrando come la dimensione dei chips fosse direttamente correla- ta alla potenza e, quindi, all’aumento dell’ampiezza di dislocamento della punta15,16,21. Negli ultimi anni, l’aumentare delle esigenze cliniche è sfociato in un au- mento del numero di punte ultraso- niche disponibili sul mercato; queste sono differenti non solo da un punto di vista di dimensioni e di lunghezza ma anche per il tipo di superficie. Per la fase di apertura camerale le azien- de propongono essenzialmente 4 tipi di inserti: – punte in acciaio liscio, che, vista la loro bassa capacità di taglio, sono poco funzionali in questa fase te- rapeutica; – punte diamantate (ET 18D, ET BD, ET 20 Satelec; Start X 1, 2, 3, 5 Maillefer); – punte rivestite di zirconio (Endo Pro Ultra 1, 2, 3, 4, 5 Dentsply); – punte in acciaio dotate di micro lama (Cap 1, 2, 3 Satelec)11. Le punte in acciaio dotate di micro-la- ma, introdotte di recente, presentano i seguenti vantaggi: – secondo il parere di più specia- listi, sono di più semplice utiliz- zo rispetto a quelle diamantate, dunque possono essere utilizzate facilmente anche dal dentista ge- nerico; > pagina 11 Figg. 1a-1c - (a) Particolare clinico dell’utilizzo della punta ultrasonica Cap 1. (b) Illustrazione rappresentante il corretto di utilizzo della punta Cap 1; si noti il posizionamento dell’asse della punta parallelo alla parete della camera. (c) Dettagli strutturali della punta endodontica. Figg. 2a-2c - (a) Particolare clinico dell’utilizzo della punta ultrasonica Cap 2. (b) Dettagli strutturali della punta endodontica. (c) Particolare della punta endodontica Cap 2; si noti la punta lavorante.

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