Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Cosmetic dentistry_beauty & science Italian Edition No.3, 2016

dentistry 3_2016 cosmetic 48 eventi _ ANTLO Flessibilità tra tradizione e tecnologie digitali Il punto della situazione dopo il Congresso nazionale degli odontotecnici italiani ANTLO _Commentando il Congresso naziona- le degli odontotecnici italiani ANTLO, svoltosi gli scorsi 23-24 settembre, potremmo iniziare con «Come da tradizione…». Confermato il Palacongressi d’Abruzzo a Mon- tesilvano, confermate le presenze degli anni pre- cedenti, per la seconda volta il premio “Spatola d’oro” e la tavola rotonda sindacale, ottimi relato- ri tecnico-scientifici, una ricchissima esposizione merceologica, cena sociale allettata dall’Antloband in riva al mare e, per concludere, la degustazione dei prodotti regionali. Guardando invece alle novità interessanti per i lettori,elenchereiitavolitecniciprecongressualidelle aziende, la relazione di Alwin Schönenberger e Giu- seppe Voce sulla collaborazione tra generazioni e la relazione con le tecniche digitali, gli aggiornamenti sulle normative relative aidispositivimedicieaicam- biamenti-opportunità-minacce, a cura di Dino Malfi. Per quanto riguarda il contributo della Scuola di Zurigo, egregiamente riferita in italiano sia da Voce sia da Schönenberger, parto dalle domande poste nell’abstract per riferire gli scenari proposti dai rela- tori. Il corretto utilizzo dei sistemi digitali, oggi, è un punto centrale nell’odontotecnica e i giovani hanno, con la loro dimestichezza all’utilizzo del computer, molte potenzialità. Ma questo basta ai fini del risultato? I giovani hanno ancora bisogno del “guru” che da molti anni svolge tradizionalmente la professione? Nelle conclusioni, i relatori evidenziano le diffe- renze di approccio ai pazienti con il digitale di una nuova categoria di giovani odontoiatri nel mondo: hanno buona cultura, si sono preparati bene e ven- gono anche da Paesi dietro le “quinte” e hanno una motivazione molto forte. Sono rapidissimi nell’ap- prendimento, un anno o due, mentre noi – riferen- dosi alla platea italiana – ci mettiamo dieci anni per apprendere o decidere di cambiare il nostro modo di lavorare sia come medici sia come odontotecnici. «Capisco che è molto faticoso, ma dovete cam- biare il vostro laboratorio – così Schönenberger esorta la platea –. Se i medici richiedono anche ciò che avete fatto negli ultimi quindici anni, dovete ri- cavare uno spazio per apprendere e attrezzarvi in un modo diverso per rientrare nei parametri nuovi del mercato». Rimane il fatto che ci sono due metodi di lavo- razione: quello tradizionale e quello con tecnologie digitali. Oggi molti odontoiatri vanno nella direzione dell’odontoiatria mininvasiva, dove le preparazioni hanno un ruolo fondamentale. Alcuni casi vengo- no risolti additivamente e non sottrattivamente: in questo senso il lavoro odontotecnico deve essere aggiornato imparando una nuova strategia di stra- tificazione. Ma questo va di pari passo con le tecniche e i modelli digitali? La risposta è no! Ci sono dei lavori che vanno fatti analogicamente e in alcuni casi il goal è rappresentato dal modello classico. La conclusione è dunque che il tecnico moder- no deve sviluppare un’elasticità decisionale, saper percorrere le due strade, personalizzare la scelta da caso a caso e avere (e saper usare) anche diversi tipi di materiale da utilizzare, per poter decidere di volta in volta. _Patrizia Gatto Apertura di ANTLOmeeting Montesilvano2016.

Sito