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Cosmetic dentistry_beauty & science Italian Edition No.3, 2016

dentistry 3_2016 cosmetic 22 special _ protesi rimovibile Protesi rimovibile: igiene, funzione, estetica Autori_Neri Pinzuti* & Simone Fedi**, Italia * Odontoiatra libero professionista. ** Odontotecnico presso il laboratorio odontotecnico Capecchi e Fedi. _Introduzione “Dottore vorrei di nuovo il mio sorriso”. Questa è sempre più spesso la domanda che il paziente edentulo rivolge al proprio odontoia- tra, il quale è chiamato a progettare un restau- ro protesico che sia in grado di accontentare le esigenze del paziente. Un protocollo che può portare a ottimi ri- sultati è quello della protesi ibrida. La protesi rimovibile a supporto implantare può essere considerata al momento il miglior progetto da presentare a un paziente edentulo, poiché rac- chiude in sé tutte le caratteristiche necessarie per riuscire a ottenere ottimi risultati sia este- tici sia funzionali, uniti alla possibilità di avere un’ottima igiene del manufatto. Inoltre, molto spesso si ottiene un miglior sostegno labiale e una migliore fonetica. _Caso clinico Il paziente di 71 anni, in buona salute, si presenta all’osservazione del clinico perché portatore di protesi totale superiore e inferio- re. Il problema che manifesta è non riuscire a sopportare le sue protesi, in quanto poco sta- bili. Si notano infatti protesi consumate dal tempo, diminuzione della dimensione verticale e perdita della centrica. Il paziente ha perso tutti gli elementi dentali da giovane per incu- ria e per problemi parodontali. Le creste sono completamente riassorbite e sottili. Dovendo affrontare una riabilitazione su entrambe le arcate, avendo il paziente una muscolatura molto ben sviluppata e dovendo tener conto dei costi, si consiglia una riabili- tazione su protesi totale superiore e inferiore ancorata a una barra implantare. L’utilizzo di una barra implantare nell’arcata inferiore, oltre a dare una stabilità alla protesi, crea una riten- zione adatta a supportare i carichi masticatori del paziente. La scelta di non utilizzare solo degli attacchi, preferendo la barra, è motivata dal fatto che, a differenza di questi ultimi, la barra oltre a stabilizzare dà un carico adegua- to agli impianti osteointegrati (Figg. 1a-e). _Trattamento Il giorno dell’intervento sono stati inseriti degli impianti Biomax 3I diametro Certain 4 x 8,5 con una inclinazione distale di 20° nel- la zona interforaminale per evitare il rapporto con il nervo mandibolare e le sue ramificazio- ni e favorire comunque un progetto di barrra (Figg. 2a, 2b). Dopo la totale osteointegrazione degli im- pianti, il clinico procede alla scopertura degli stessi e, grazie a dei Multi Unit Abutment, trasforma gli impianti da esagono interno a rotazionali esterni, creando un’ottimale passi- vazione per la futura barra fresata. Dopo aver avvitato i tappi di guarigione, il clinico procede alla presa di due impronte pre- liminari per la creazione di due portaimpronte individuali. Nel secondo appuntamento sono stati funzionalizzati i portaimpronte indivi- duali creati sui modelli studio presi in prece- denza. Nel superiore, il clinico ha prima tolto i punti di pressione sul portaimpronte indivi- duale rilevati tramite prove con il Fit Checker, e dopo si è proceduto alla bordatura e alla presa dell’impronta tramite Permalastic.

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