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today Amici di Brugg Rimini 2015

1358° Amici di Brugg • Rimini Per l’asportazione del fango dentinale (smear layer) che si for- ma sulla superficie dentinale durante la preparazione di una cavità o di un moncone protesico per una migliore adesione dei liners e dei cementi. L’uso combinato dei 2 elementi utilizzabili con qualsiasi materiale di otturazione permette di ricoprire con un sottilissimo doppio strato resinoso tutte le superfici dentinali esposte e quindi di chiudere anche gli imbocchi dei tubuli evitando così iperestesia dentinale, danni pulpari, infiltrazioni di liquidi e batteri. Disponibili anche nel nuovo, pratico Cavity Kit. Tubulicid ENDO Plus e TURBO 17% E.D.T.A. Tubulicid Rosso (con fluoro) e Blu (senza fluoro) Simit Dental Srl - www.simitdental.it - info@simitdental.it Tubulitec Liner, Primer e Cavity Kit Pasta a base di idrossido di calcio in bustine monodose ermetiche che evitano la tendenza spontanea dell’idrossido di calcio a formarsi in carbonato di calcio quando è a contatto con l’aria. Non richiede miscelazione o uso di siringa e ago. Oltre alle medicazioni intermedie è anche indicato per l’incappucciamento della polpa. Temporary Dressing Ca(OH)2 WE PROVIDE DENTALCARE BASED ON RESEARCH AND SCIENCE Distributore Esclusivo Ideali per l’asportazione del fango dentinale dalle pareti e dall’imbocco dei tubuli dentinali, riescono a penetrare anche nella difficile zona apicale. Tubulicid TURBO agisce anche come agente antibatterico disinfettando i canali radicolari. Fin dalla sua fondazione nel lontano 1968, Dental Therapeutics, con sede in Svezia, realizza prodotti farmaceutici per la cura dentale basando la sua produzione sulla ricerca scientifica e sullo sviluppo di prodotti usati con suc- cesso in tutto il mondo. Vieni a troVarci al congresso amici di Brugg Rimini, 21-23 Maggio 2015 Pad C7 - Stand 154/167 - Corsia 4-5 Noi medici e operatori del settore dentale trascorriamo la maggior parte del nostro tempo all’interno dei nostri studi: per questo motivo cerchiamo di renderli confortabili, sicuri e igienici. Scegliamo materiali pratici, durevoli, resistenti. La nostra attenzione si focalizza sulle carat- teristiche fisico-tecniche ed estetiche della superficie, ma tutti questi materiali, oltre alla superficie, hanno anche una struttura interna composta da strati diversi, da ele- menti chimici differenti e da collanti; in più, per la loro realizzazione essi sono stati sot- toposti a trattamenti, ad alterazioni (fisico- chimiche) e a sostanze speciali. Tutto questo fa sì che, spesso, al loro interno si abbia la presenza di solventi, di gas e di varie sostanze che con il tempo, e/o sottoposti a sollecitazioni (variazioni di temperature, usura ecc.), decadono e ven- gono rilasciati nell’ambiente sotto forma di elementi chimici volatili COV (composti organici volatili), elementi la cui peculiare struttura permette di essere facilmente inalati. L’esposizione più o meno prolunga- ta ad alcuni di questi COV provoca effetti acuti e/o cronici sulla salute, effetti che possono variare da quelli leggeri e curabili facilmente (come irritazione agli occhi, al naso, alla gola, mal di testa…) ed essere permanenti o irreparabili (danni al fegato, ai reni, al sistema nervoso), fino a portare al cancro. La classificazione dei COV comprende varicompostichimici,costituitidamoleco- le dotate di gruppi funzionali diversi e con comportamenti fisico-chimico differenti; generalmente sono suddivisi in tre catego- rie in base alle fonte di provenienza: • composti antropogenici, originati principalmente dalle attività umane, derivati del petrolio e dalle combu- stioni; • composti biogenici di origine pre- valentemente naturale, come gli oli essenziali vegetali; • composti sia antropogenici sia bioge- nici, presenti negli organismi vegeta- li, ma usati come composti intermedi nella sintesi di biomolecole e larga- mente sintetizzati industrialmente (materie plastiche e gomme sinteti- che). Sono soprattutto i COV antropogenici a interessarci. Una delle principali fonti dei COV sono le vernici e i rivestimenti pro- tettivi, per i cui solventi sono normalmente usati gli idrocarburi alifatici (l’etili acetato, gli eteri glicolici e l’acetone). In generale è preferibile usare vernici che usino l’acqua come solvente e prediligere le pitture pro- venienti da pigmenti naturali (terre) più che quelle di sintesi. Attenzione particolare alle vernici spray perché possono contenere cloruro di metilene (come anche gli ade- sivi), che provoca il cancro negli animali. Attenzione ai prodotti di pulizia, se utiliz- zano i clorofluorocarburi, perché possono essere altamente pericolosi (pur se esiste una regolamentazione abbastanza rigida a riguardo); anche il lavaggio a secco, se utilizza il percloroetile, può essere rischio- so, poiché, a volte, resta sui tessuti ed è rilasciato nel tempo creando malesseri. Nella scelta dei mobili si deve evitare la presenza di formaldeide: il composto è cancerogeno. Il suo decadimento è lungo e a emissione lenta. L’esposizione prolun- gata crea irritazione delle mucose e rende maggiormente suscettibili a ulteriori agenti chimici.Laformaldeidepuòesserepresen- te anche in alcuni materiali da costruzione, nelle vernici, nelle pannellature (da parete e da soffitto) e nelle piastrelle sintetiche. Poiché spesso è difficile reperire infor- mazioni certe sulla presenza o meno di sostanze generatrici di COV all’interno dei materiali, un modo sicuro per evitare di esservi esposti è quello di assicurarsi una corretta aerazione dei locali: tanto più è maggiore il ricambio dell’aria, quanto più è maggiorelasicurezzachequestesostanze vengano espulse dall’ambiente in cui lavo- riamo e abitiamo; in questo caso, sistemi di ventilazione meccanica possono essere di grande utilità poiché assicurano un cor- retto ricambio d’aria costante nel tempo. Massimo Tiberio I composti organici volatili (COV) Una presenza subdola nello studio

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