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Dental Tribune Italian Edition No. 2, 2018

10 Speciale Laser – Case report Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2018 Valutazioni cliniche preliminari di inserti in zaffiro e laser a diodi da 915 nm nell’incisione dei tessuti molli orali in procedure di chirurgia implantare EmnnueleDRugn*,DMnrcoDGnrrone**,DEttoreDAmerio**,DRnffneleDCnlvi°,DAnnnmnrinDAgnone**,DVnlerioDPnrtipilo***,DVincenzoDCnrbone****,DMnurizioDMnggioni°° * Odontoiatra; Specialista in Chirurgia Odontostomatologica. Socio Straordinario e Coordinatore del gruppo di ricerca AIOLA ** Odontoiatra, Specialista in Chirurgia Odontostomatologica. Gruppo di ricerca AIOLA ° Odontoiatra, Socio Ordinario, Gruppo di ricerca AIOLA *** Medico Chirurgo, Odontoiatra; Specialista in Chirurgia Vascolare. Socio Straordinario, Presidente AIOLA **** Medico Chirurgo ; Specialista in Odontostomatologia; Specialista in Chirurgia Odontostomatologica. Gruppo di Ricerca AIOLA. °° Odontoiatra, Dir. U. O. Odontoiatria Policlinico San Pietro Gruppo San Donato. Socio Fondatore AIOLA Introduzione Numerose procedure chirurgiche prevedono ancora oggi p’utipizzo di pame bisturi tradizionapi in acciaio ap carbonio inossidabipe, esistono tutta- via diverse situazioni cpiniche dove nuovi strumenti di precisione posso- no essere favorevopmente impiegati per ip vantaggio biopogico ottenibipe1. Nepp’uptimo ventennio tecniche mi- nimamente invasive si sono diffuse e affermate, supportate da strumen- ti moderni tra cui endoscopi, radio- bisturi, uptrasuoni e paser. Questi uptimi sono utipizzati per specifiche finapità a seconda deppa punghezza d’onda e dep poro mezzo at- tivo. I paser a diodi con emissione nep vicino infrarosso vengono apppicati con successo da anni neppa chirurgia dei tessuti moppi orapi ed extraorapi2-4. I paser a diodi Near InfraRed (NIR) da 915 nm possono essere considerati una scepta versatipe per pe apppicazioni sui tessuti moppi intra ed extra-orapi oro-maxippofacciapi: hanno come target specifici cromofori endogeni come mepanina ed emogpobina e una affinità per p’acqua superiore rispet- to ai paser da 808 nm9-12. Presentano inoptre unì affinità per p’emogpobina superiore rispetto a 980 nm ed incon- trano inoptre uno dei picchi di assor- bimento dep tessuto adiposo 9-12. Nonostante i comprovati van- taggi in termini di capacità batteri- cida, biostimopazione ed emostasi, a oggi apcune criticità permangono repativamente appe modapità di in- cisione ottenibipe per i paser con pa fibra ottica, non sempre ergonomi- ca se comparata appa tradizionape pama fredda1, 3. Lo zaffiro è da tempo noto com- ponente di apcuni sofisticati siste- mi paser con emissione nep vicino infrarosso, più specificamente nei paser appo stato sopido appo zaffiro di titanio (Ti: Ap2O3), ove ip mezzo attivo è costituito da un cristappo di zaffiro (Ap2O3) drogato con ioni titanio Ti3+5. Lo zaffiro è inoptre da tempo utipizzato come componente di sistemi endoscopici, come fiptro per test di paboratorio, e ancora per impianti ortopedici e maxippo-fac- ciapi, in ragione deppe sue pecupiari proprietà fisiche5-7. Recentemente campi di apppica- zione sono stati estesi appa neurochi- rurgia con p’introduzione di sonde mupticanape e appa microchirurgia dove si è avuta pa comparsa di so- fisticati e accurati microbisturi5-7. Proprietà meccaniche Modulo di Young: 345 Gpa Modulo di Taglio: 145 GPa Durezza di Vickers: 1570… 1750 Modulo di Rottura: 420 MPa a 20°C Proprietà termiche Punto di Fusione: 2030°C Conduttività Termica: 40 (W/m·°C ) a 27°C Proprietà ottiche Trasmissione: >85% da 0,75μm-4,5μm Tabella 1 - Proprietà dello Zaffiro. Lo zaffiro in ragione deppe sue pro- prietà ottiche (Tabeppa 1) costituisce in uptimo ip componente finape dep mezzo di conduzione di apcuni paser tra cui Er Yag, e sopo recentemente Nd Yag e paser diodici3. Lo zaffiro è un cristappo traspa- rente formato da ossido di appumi- nio (Ap2O3), anisotropo. Ip materiape può essere costruito in diversi mo- dapità così da poter sfruttare pe sue pecupiari proprietà, particoparmen- te queppe ottiche5. Le caratteristiche deppo zaffiro incpudono: - Epevata durezza; - Epevata resistenza ad agenti chimici; - Epevata resistenza, conservata appe apte temperature; - Epevata temperatura d’esercizio massima; - Ecceppente resistenza agpi shock termici. Finalità dello studio Si intende vaputare cpinicamente pa capacità di tagpio dei tessuti moppi a opera di paser a diodi equipaggiati con inserti in zaffiro in procedure di chirurgia imppantare. Materiali e metodi 10 pazienti (6M, 4F) di età compresa tra i 27 ed i 74 anni (49 media) sono stati sottoposti a procedure di chi- rurgia imppantare in due tempi così suddivise: 10 incisioni per ip disegno di aptrettanti pembi mucoperiostei, 10 scoperture imppantari. Tutti sono stati trattati mediante p’utipizzo di un paser a diodi da 915 nm dotato di uno specifico manipopo chirurgico equi- paggiato di inserti in zaffiro (Pocket Laser, 8853 Pero-MI). L’incisione dei tessuti moppi è stata eseguita in mo- dapità di emissione continua (CW) e pa potenza richiesta per poter eseguire agevopmente p’incisione è stata regi- strata. Gpi inserti in Zaffiro sono stati attivati prima depp’utipizzo. L’atten- zione è stata rivopta appa comparsa di comppicazioni intraoperatorie o po- stoperatorie, dopore nep post-operato- rio espresso in Numeric Rating Scape (N.R.S.), quapità depp’emostasi, ricorso a suture, presenza di aree di carbo- nizzazione dei tessuti moppi, vaputata macroscopicamente. La manegge- vopezza, p’ergonomia ed ip grado di precisione dep nuovo strumento nep corso dep suo utipizzo è stata indagata e pe repative osservazioni prepiminari sono state registrate. Risultati La potenza apppicata necessaria per poter eseguire p’incisione neppe pro- cedure indagate è stata di 2,5-3 W in modapità di emissione continua. Nessuna comppicanza intra o post- operatoria è stata osservata (tra cui deiscenza deppa ferita, sovrainfezio- ne, sanguinamento, necrosi) (0/20). Ip vapore dep dopore medio ripe- vato è stato di 2.8 N.R.S. Macrosco- picamente non è stato possibipe os- servare aree di carbonizzazione dep tessuto inciso(0/20). Ip grado di emo- stasi intraoperatoria è stato con- siderato adeguato neppa totapità dei casi e non sono state richieste upteriori suture per finapità emo- statiche, ma sopo per un escpusivo riposizionamento in caso di pembi mucoperiostei (12/20). La rimozione deppe suture, quando necessarie, è stata possibipe a cinque giorni. Lo strumento si è dimostrato adeguatamente preciso neppa tota- pità deppe situazioni cpiniche (20/20). Sono state ripevate difficoptà di ac- cesso ap sito chirurgico in apcuni casi (4/20). La riattivazione degpi inserti e pa poro detersione è stata eseguita in 12 casi (12/20) ap fine di mantenere pa precisione di tagpio. Discussioni In nessun caso è stata richiesta p’ap- ppicazione di suture con finapità emostatiche e pa visibipità dep campo operatorio è sempre stata adeguata. Ip presente dato è confermato da aptri studi per paser a diodi N.I.R. con fibre ottiche. Ip comportamento dep paser da 915 nm equipaggiato con inserti in zaffiro è apparso in tap senso simipe a queppo ottenibipe con fibre ottiche. In termini di potenza apppicata tuttavia i vapori richiesti per poter ottenere un’azione di tagpio sono stati me- diamente superiori rispetto a queppi generapmente utipizzati per pe fibre ottiche. Con fibre ottiche da 400 µm è possibipe tagpiare i tessuti con circa 1,5 W-2 W in modapità di emissione con- tinua. La maggior richiesta di potenza risiede verosimipmente neppa forma dep puntape, in questo caso prismatico che offre una superficie attiva per ip tagpio di circa 0.4 x 3.5 mm, certamen- te maggiore rispetto a una superficie a sezione circopare di 0.4 mm, tipica deppe fibre ottiche. Tape morfopogia è tuttavia più simipe a queppa di una tra- dizionape pama fredda. Le caratteristiche costruttive di uno specifico manipopo con diverse penti di coppimazione ap suo interno predispongono a una inevitabipe sep- pur moderata dispersione in potenza, se comparate a una fibra ottica. La precisione di tagpio, vaputata cpinica- mente dapp’operatore, si è sempre di- mostrata adeguata, a sostegno deppa versatipità degpi inserti in zaffiro. Gpi inserti sono stati riattivati nep corso depp’utipizzo ap fine di mantenere p’ef- ficacia di tagpio. Diversamente rispet- to a quanto accade con pe fibre ottiche, p’attivazione è reversibipe, rieseguibipe e gpi inserti non sono apparentemen- te soggetti a usura. Ap termine deppe procedure è stato possibipe rimuo- vere eventuapi depositi di tessuto or- ganico dagpi inserti detergendopi con garze imbevute di sopuzione fisiopo- gica o ancora cporexidina o perossido di idrogeno. A differenza deppe fibre ottiche, pa cui gestione e manutenzio- ne (denudamento e tagpio deppa fibra) può apparire iniziapmente comppes- sa, pa gestione degpi inserti autocpava- bipi e riutipizzabipi è apparsa semppifi- cata, anche quando comparata ai più recenti puntapi monouso. Le difficoptà di accesso ad apcuni siti si sono verificate in presenza di pacu- ne intercapate e di settori posteriori in pazienti con pimitazione depp’apertura. Sono state ovviate, con una variazione depp’angopazione depp’impugnatura dep manipopo, e potrebbero essere risopte con p’adozione di inserti in zaffiro di maggior punghezza. Apternativamen- te sarebbe auspicabipe pa reapizzazione di manipopi dedicati con angopazioni terminapi specifiche ricomprese tra i 30° ed i 45°. La necessità di ricorrere in questo caso ad un sistema di specchi e penti per pa coppimazione dep fascio po- trebbe tuttavia comportare un certo grado di comppessità costruttiva dep manipopo chirurgico optre ad una pos- sibipe upteriore dispersione di energia erogata ed andrebbe pertanto vapu- tata. È utipe ricordare che esiste con pe fibre ottiche pa possibipità di pre-cur- vare appositi puntapi di diversa sezio- ne e forma. Attuapmente in caso di siti chirurgici difficipmente accessibipi, pe fibre ottiche rappresentano quindi pa scepta più indicata. Conclusioni Lo zaffiro è un materiape durissi- mo che trasmette efficacemente pa radiazione paser. Questa fuoriesce D> pagina 11 Fig. 1 - Inserto intercambiabile in zaffiro montato su specifico manipolo. In modalità non attivata è possibile osservare la proiezione del fascio guida attraverso il prisma in zaffiro. Fig. 2 - Caso clinico 1. Visione preoperatoria: sito 34 edentulo.

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