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cosmetic dentistry Italian Edition Vol. 2, 2017

case report _ chirurgia ortodontica Fig. 2a Fig. 2b Fig. 2c Fig. 2d Fig. 2e Fig. 2f gio diretto sull’elemento 3.8, con lo scopo di ottenere un movimento di uprighting e distalizzazione. Suc- cessivamente è stata inserita una seconda minivite nella zona retromolare per evitare l’estrusione del molare inferiore causata dal movimento di uprighting (Figg. 2a-2f). Ottenuta la correzione della disto-incli- nazione di 3.8 venne rimossa la leva in tma e il trat- tamento proseguì con la mesializzazione di 3.8. Nelle fasi finali del trattamento vennero utilizzati elastici intermascellari per finalizzare l’intercuspidazione. Al termine del trattamento la contenzione fu effettuata mediante retainer fissi a entrambe le arcate. Gli obiettivi del piano terapeutico furono rag- giunti in 30 mesi. L’uprighting e la mesializzazione di 3.8 furono ottenuti ristabilendo così un punto di contatto con 3.6 (Figg. 3a-3i, 4a, 4b). _Conclusioni Il trattamento ortodontico del paziente adulto è ormai pratica quotidiana nello studio odontoiatrico e, in particolare, in quello specialistico ortodontico. Il raggiungimento del successo clinico del tratta- mento richiede particolare attenzione nella scelta del paziente e nella sua continua motivazione, al fine di renderlo attore principale del trattamento. Supportato dall’intero team odontoiatrico, l’or- todontista deve conoscere le problematiche e le caratteristiche del soggetto adulto, al fine di poter applicare nel miglior modo possibile le proprie cono- scenze biologiche e biomeccaniche. L’articolo è stato pubblicato su Ortho Tribune Italian Edition, marzo 2017. 34 cosmetic dentistry 2_2017

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