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cosmetic dentistry Italian Edition Vol. 2, 2017

case report _ chirurgia ortodontica L’utilizzo della corticotomia e delle miniscrew nel trattamento del paziente adulto. Case report Autore_Gaetano Turatti, Italia Odontoiatra, specialista in ortognatodonzia, libero professionista in Torino _L’aumento della cultura della prevenzione odontoiatrica ha portato un maggior numero di persone a sottoporsi a trattamento ortodontico in età adulta. Tale opzione terapeutica è oggi possibile in seguito all’evoluzione tecnologica dei dispositivi ortodontici e allo sviluppo di nuove modalità di an- coraggio dentale e scheletrico. Contemporaneamen- te l’ortodonzia attuale può contare su una maggio- re conoscenza dei meccanismi biologici ossei e dei tessuti parodontali, con possibilità di ridurre i rischi a carico della dentatura naturale e ottenere risultati clinici predicibili e stabili nel tempo. I vantaggi derivanti da un approccio ortodontico in età adulta sono rappresentati dal poter correggere i difetti occlusali riducendo il ricorso alla protesi e, da un punto di vista biologico, l’utilizzo di una forza or- todontica leggera e costante costituisce uno stimolo fisiologico per il trofismo dell’osso alveolare e della gengiva. Infine, l’allineamento dentario consente una più efficace igiene orale domiciliare al paziente, ridu- cendo così l’incidenza dei fattori causali, quali plac- ca e tartaro, nell’insorgenza della parodontopatia. Soprattutto il miglioramento e la conservazione di un’occlusione dentaria naturale e corretta può rap- presentare anche la migliore soluzione estetica per il paziente, riducendo al minimo possibili correzioni da effettuare al termine del trattamento ortodontico. Precedenti report hanno già evidenziato come il trattamento ortodontico possa costituire un’alterna- tiva al trattamento implantare nei casi di perdita o malposizionamento dei molari permanenti inferiori, la condizione più frequentemente riscontrata nel paziente adulto. Scopo del case report è illustrare come l’utilizzo combinato della corticotomia alveo- lare settoriale e di una biomeccanica originale basata sull’utilizzo di dispositivi ad ancoraggio scheletrico ha consentito la correzione di una malocclusione denta- ria complessa in un soggetto adulto. _Caso clinico FF, paziente maschio di 36 anni, giunge all’os- servazione nel maggio 2012 presentando malocclu- sione dentaria. Riferisce di essere stato sottoposto a trattamento ortodontico estrattivo durante l’ado- lescenza. Riferisce, inoltre, la pregressa estrazione chirurgica nel 2009 di un secondo molare inferiore sinistro incluso. All’esame obiettivo presenta morso profondo, linee mediane non coincidenti con devia- zione della superiore verso sinistra, relazione di Cl. 3 canina e molare a destra relazione di Cl. 1 canina e di Cl. 3 molare a sinistra, cross bite di 1.5 e di 4.3, bro- die tra 2.7 e 3.8, affollamento arcata inferiore, buona condizione dei tessuti parodontali a eccezione della regione di 3.7 che presenta gli esiti della pregressa estrazione chirurgica e moderata infiammazione dovuta alla difficoltà del mantenimento dell’igiene domiciliare (Figg. 1a-1j). Il piano di trattamento, illustrato e accettato dal paziente mediante consenso scritto, ha previ- sto allineamento delle arcate dentarie, la correzione del cross bite di 1.5 e di 4.3, la distalizzazione di 2.7 con correzione della relazione di brodie 2.7/3.7, l’u- prighting chirurgicamente assistito del terzo molare inferiore sinistro, la correzione delle relazioni molari e canine e delle linee mediane. Ha previsto inoltre l’applicazione di un’apparecchiatura fissa all’arca- ta superiore per l’allineamento e la correzione della posizione di 2.7. All’arcata inferiore è stata eseguita la corticotomia alveolare segmentaria in regione 3.7, effettuando un lembo a tutto spessore, l’esposizione del piano osseo ed esecuzione di fori di decorticazio- ne unitamente a corticotomia verticale in posizione 32 cosmetic dentistry 2_2017

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