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cosmetic dentistry Italian Edition Vol. 2, 2017

expert article _ estetica del sorriso (Fig. 1b) Fig. 23e che meccaniche ed estetiche simili allo smalto sano del dente. Trascorsi i 3 minuti abbiamo fotopoli- merizzato per 40 secondi con lampada Satelec Mini LED SuperCharged con potenza superiore a 2000 mWatt/cm2. Abbiamo ripetuto quest’ultimo passaggio un’ultima volta, applicando la resina questa volta per 1 minuto e fotopolimerizzato per 40 secondi. Abbiamo rimosso la diga e lu- cidato le superfici utilizzando punte siliconiche per compositi. La paziente ha espresso la sua soddisfazione alla vista del suo sorriso dopo il trattamento (Fig. 22). _Terapia conservativa I trattamenti minimamente invasivi restaurano la forma, la funzione e l’estetica con una minima rimozione della struttura dentale sana. Per la riabi- litazione del processo carioso è stata scelta la tec- nica diretta in composito. Si prepara l’isolamento del campo operatorio con l’apposizione di una diga. Tramite impronte di precisione si è realizzata una mascherina in silicone, utilizzata per modellare il versante palatale degli elementi dentali. Nella prima seduta tramite l’ausilio di fresa diamantata conica a punta arrotondata a grana grossa e di seguito fresa a rosetta per micromotore, si è provveduto a rimuovere il tessuto dentale infiltrato e a bisellare il margine della preparazione in modo da sfuma- re la linea di confine tra il composito resinoso e il dente naturale. Ultimata tale fase e posizionata la diga in gomma, si mordensa il tessuto dentale con acido ortofosforico al 37% per 30 secondi per poi irrigare abbondantemente e asciugare. Viene appli- cato un primer, lasciato agire in loco e asciugato per poi applicare in seconda istanza il bonding, attivato tramite luce ultraviolette. Si appone la mascherina in silicone per la modellazione del margine palatale (smalto A2 con ecusphere shine DMG). Tale suppor- to sarà utile per la stratificazione della dentina il cui croma e tinta sono stati definiti prima della appli- cazione della diga. In questa fase si pone particolare attenzione alla corretta realizzazione dei margini in- terdentali, fondamentali per il rispetto parondontale e affinché ci siano i punti di contatto congrui con gli elementi adiacenti. Ultimato il disegno dentinale si conclude il restauro con l’apposizione di smalto. Possono avere così inizio le fasi di rifinitura e luci- datura per conferire all’otturazione caratterizzazioni e lucentezza. Per la rifinitura sono state utilizzate frese diamantate a grana decrescente (rossa e gialla). L’ultimo step, ossia la lucidatura, si realizza tramite gommini di rifinitura, feltrino e pasta lucidante (Figg. 23a-23f). La paziente ha preso appuntamento per continuare la riabilitazione della salute del cavo ora- le e continuare le terapie endodotiche, conservative, parodontali, chirurgiche e protesiche. _Conclusioni I protocolli operativi devono essere verificati e condivisi con il paziente e l’utilizzo delle tecnologia permette di risolvere, attraverso protocolli operativi minimamente invasivi, l’esigenza di migliorare la vita di relazione del paziente grazie a un sorriso estetico. La terapia parodontale non chirurgica è un trattamento primario per qualsiasi branca dell’odontoiatria e l’uti- lizzo di ablatori, sistemi air polishing e punte orientate permette di riportare i tessuti del cavo orale in una condizione ideale per ricevere i trattamenti estetici e riabilitativi. L’infiltrazione è una pratica clinica preven- tiva efficace per bloccare la penetrazione degli acidi cariogeni e arrestare la progressione della lesione iniziale, white spot o brown spot, lesioni iniziali di un processo di demineralizzazione che porta al processo carioso. La sostanza sana del dente viene in tal modo preservata. L’interdisciplinarietà deve portare tutti gli operatori a percepire le esigenze cliniche ed emotive del paziente per progettare percorsi terapeutici ideali per ogni differente situazione clinica e extra clinica del paziente come suggerito dall’approcio Terapetico “Tailor-Made” (Nardi e col. 2014). La bibliografia è disponibile presso gli Autori. cosmetic dentistry 2_2017 Fig. 23f 31

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