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Hygiene Tribune Italian Edition No.1, 2017

Hygiene Tribune Italian Edition - Aprile 2017 Speciale 19 L’intenso rapporto tra parodontologia e salute orale al XVIII Congresso SIdP di Rimini del dentista – dice il presidente Gatti –. Ovviamente non solo per una forma di pigrizia o senso di inelut- tabilità, ma chiaramente e soprattutto per questioni economiche. Non solo anziani, tuttavia. Come ormai consuetu- dine ai Congressi SIdP anche i giovani hanno avuto un ruolo. Lo testimonia il pubblico riconoscimento fatto in apertura di Congresso da Gatti al tutoring svolto da Luigi Minenna e Diego Capri, che da qual- che anno, lavorando su un’idea di Tonetti, coinvolgo- no i neo professionisti in un esame condiviso di casi clinici. Quest’anno a Rimini erano 180 i giovani paro- dontologi afidati in workshop ai tutor secondo una didattica “rovesciata”, come la deinisce Minenna, basata cioè sull’interazione e aggregazione, condivi- dendo casi ed esperienze. «Perché la parodontologia si fonda sull’evidenza – commenta Minenna – ma c’è sempre una parte di personalizzazione da cui scatu- risce come momento fondamentale il confronto». m.boc Il rapporto tra parodontologia e sa- lute orale è il tema che ha ispirato la XVIII edizione del Congresso inter- nazionale di parodontologia svolto- si dal 16 al 18 marzo nella consueta sede del Palacongressi di Rimini, in un auditorium affollato e in un cli- ma «amichevole e coeso», come ha rilevato Maurizio Tonetti, past pre- sident della società e igura autore- vole più che attiva nella conduzione del congresso, insieme all’attuale presidente Claudio Gatti. Su tale rapporto si sono dilungati gli interventi, profondendo cifre e diagrammi sulla diffusione della patologia. Secondo un recente stu- dio dell’Università degli studi di Torino – precisa un comunicato uf- iciale – circa il 50% della popolazio- ne ha una forma più o meno grave di parodontite, ma solo 5 milioni di italiani vengono sottoposti a tera- pie speciiche mentre altri 20 milio- ni non vi accedono. Situazione che dovrebbe essere in via di migliora- mento grazie alla robusta campa- gna di sensibilizzazione avviata da SIdP per far conoscere una malattia deinita subdola al punto da essere inquadrata tra le NCDS (non com- municable diseases). Oltre agli aspetti sanitari, uno degli relatori di prestigio, Jepsen Soeren, si è soffermato invece anche sulle con- seguenze economiche dell’affezione: sesta malattia più diffusa al mondo, che afligge circa il 12% della popola- zione mondiale (circa 800 milioni di individui), è responsabile di 3 milioni e mezzo di anni vissuti “with disabiliy”, in modo invalidante, con un costo eco- nomico siderale di 54 miliardi di dol- lari all’anno per mancata produttività. Gli aspetti socio economici della ma- lattia emergono anche se si guarda al modo di curarla. Stando a un’indagine compiuta da KeyStone tra 1500 denti- sti di sei Paesi europei tra cui l’Italia, è emersa una doppia attitudine: accan- to a un Nord Europa virtuoso, in cui si evita il più possibile di ricorrere all’an- tibiotico (9% di prescrizioni in Svezia, 18% in UK, 20% in Germania), si arriva al 40% in Italia e in Francia. Differenze spiegate con le diverse linee guida in vigore nei vari Paesi, la diversa coper- tura odontoiatria prestata dal SSN e la attitudini culturali che per la malattia hanno sia i medici sia i pazienti. Con l’avanzare dell’età la parodontite diventa la causa principale della per- dita dei denti (2 su 3 oltre i 65 anni). Poiché la prevenzione è possibile si è parlato al Congresso di dental co- ach, ossia dell’igienista dentale che afianca l’odontoiatra quale igura di riferimento capace di sfatare con- cretamente il mito dell’edentualia come ineluttabilità legata al proce- dere dell’età, e non invece, come si veriica normalmente, alla scarsa igiene orale (solo 1 su dieci oggi si lava i denti dopo mangiato, solo il 13% usa lo spazzolino elettrico per una cura più eficace e approfondita). Parlando di cifre «sono otto milioni gli anziani che sfuggono ai controlli di routine

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