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Hygiene Tribune Italian Edition No.1, 2017

16 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Aprile 2017 Opportuni scenari di prevenzione in odontoiatria pediatrica: case report Gianna Maria Nardi*, Gloria Doniselli** * Ricercatore Università Sapienza di Roma ** Igienista dentale, master I livello in Tecnologie avanzate nelle scienze di igiene orale < pagina 13 L’odontoiatra richiede per la pa- ziente, prima di eventuali terapie riabilitative, un approccio moti- vazionale ai corretti stili di vita di igiene orale. Vengono rilevati gli stili di vita di igiene orale e alimentare con la compilazione di un questionario e l’ascolto. La piccola paziente riferi- sce di spazzolare i denti solo al mat- tino dopo la colazione, poiché fre- quenta la scuola primaria, pranza a scuola, e agli alunni non viene data la possibilità di spazzolare il cavo orale. Inoltre, riferisce di praticare sport pomeridiani e rientra a casa poco prima della cena. La sua alimentazione è povera di frutta e verdure, e le merende risul- tano essere prevalentemente quel- le confezionate. Chiediamo se fac- cia uso di bibite o succhi di frutta, e la mamma interviene dichiarando di essere contenta poiché la bambi- na fa grande consumo di succhi di frutta, pensando, in quel modo, di rimediare allo scarso consumo di frutta, poiché sceglie i succhi inte- grati con vitamine. Materiali e metodi Eseguiamo un esame clinico ap- profondito per valutare lo stato di salute orale della paziente (Fig. 1). Montiamo la diga OptaGrade (Ivo- clar Vivadent) e mostriamo alla piccola paziente e alla sua mamma – in real time – le zone di demine- ralizzazione e le aree infiammate grazie all’utilizzo della fotocame- ra Acteon SoproCARE®, rendendo entrambe attivamente partecipi e consapevoli della situazione clinica. Vengono rilevate le zone infiammate nelle zone interpros- simali (Figg. 2, 3) e delle deminera- lizzazioni importanti (Figg. 4, 5). La visualizzazione permette di spie- gare come la presenza di biofilm batterico, non disorganizzato da un efficace spazzolamento, porti a creare infiammazione gengivale e demineralizzazione che, se trascu- rate, potrebbero trasformarsi in un processo carioso. Evidenziamo con il rivelatore Plaque Test (Ivo- clar Vivadent) la topografia della presenza di biofilm batterico, per permettere alla paziente di visua- lizzare le zone a rischio dovute all’inefficace controllo del biofilm batterico. Per motivare la paziente a una cura più attenta e costante della propria igiene domiciliare, abbiamo con- diviso con lei il protocollo Tailor- made. Abbiamo valutato il biotipo gengi- vale, l’anatomia degli spazi inter- prossimali, l’allineamento dentale, l’occlusione, la manualità e la tipo- logia caratteriale della paziente per scegliere “la tecnologia opportuna di strumenti” per la disorganizza- zione del bioilm dalle superici ve- stibolari, orali e masticatorie e per il controllo d’igiene delle superici interprossimali. Abbiamo coinvolto la paziente nella scelta dei protocol- li terapeutici e degli strumenti in modo da renderla protagonista del piano di trattamento (Nardi GM, Sabatini S, Guerra F, Tatullo M, Ot- tolenghi L., Tailored Brushing Me- thod (TBM): an innovative simple protocol to improve the oral care. J Biomed 2016; 1:26-31). Abbiamo condiviso con la piccola paziente la scelta dello spazzolino manuale GUM® Technique® PRO per garantire un eficace controllo di placca delle superici interden- tali, senza danneggiare il delicato biotipo tissutale delle gengive (Fig. 6). Per la disorganizzazione della placca nelle zone interdentali, è stato indicato l’utilizzo dello scovo- lino GUM® Soft-Picks®, in gomma lessibile e luoro. Dopo l’esame obiettivo del cavo orale e la rilevazione dell’indice di IP, proponiamo di verificare i parametri d’interesse nella sali- va (volume, pH, capacità tampo- ne, carica batterica) per fare uno screening completo del rischio di cario-recettività. Abbiamo utilizzato il Cultura in- cubatore, Ivoclar Vivadent, utiliz- zabile nella procedura di controllo dei test salivari CRT. Range tempe- ratura: 25-55 °C CRT (Fig. 7). Test salivari Per valutare la quantità del lusso salivare, abbiamo chiesto alla pa- ziente di masticare una pastiglia di parafina per 5 minuti. Abbia- mo raccolto la saliva prodotta in un bicchierino graduato cronome- trando il tempo. Ottenuti 6 ml di saliva, il lusso vie- ne calcolato: lusso salivare = 6 ml/ 5’ = 1,2 ml di saliva/minuto. Si considera isiologicamente “nor- male” un lusso pari a 1 ml/minuto. Se il lusso risulta inferiore a que- sto valore, il paziente dovrà essere ritenuto a rischio. Passiamo a rilevare la capacità tampone della saliva prelevando con l’apposita pipetta una goccia di saliva dal bicchierino e bagnamo la striscia del test sul lato colorato (CRT Buffer). Dopo 5’ si confronta il colore ottenuto con la tabella com- parativa contenuta nel kit: • se la striscia risulta blu, il pa- ziente ha un’ottima capacità tampone; • se la striscia risulta verde, il pa- ziente ha una media capacità tampone; • se la striscia risulta gialla, il paziente ha una bassa capacità tampone. Il CRT bacteria è un test per la conta batterica di Streptococcus mutans e Lactobacillus. Dopo 48 ore di incubazione del test a una temperatura costante di 37 °C nell’apposito incubatore, i risultati vengono confrontati con le tabelle di riferimento. Decontaminazione Dopo aver rilevato e registrato gli indici clinici che davano un IP 80% e aver effettuato il prelievo del campione di saliva, proseguiamo con un deplaquing e un debride- ment delle superici dentali me- diante l’ablatore multifunzionale piezoelettrico e un pulitore a getto COMBI touch (Mectron). Abbiamo utilizzato polvere di bicarbonato per il deplaquing delle superici oc- clusali con terminale a 90° e polve- re di glicina per il trattamento delle zone vestibolari e orali con termi- nale inclinato a 120° nelle zone po- steriori e a 90° nelle frontali. Per il debridment parodontale abbiamo usato la modalità soft e punta stan- dard (Mectron) S1. Vengono impartite alla bimba istru- zioni dei corretti stili di vita di igie- ne orale domiciliare e alimentare. Primo test La rilevazione dati nel primo test evidenzia una carica batterica di Lactobacilli superiore ai livelli di controllo, mentre risulta essere insuficiente la carica batterica di Streptococchi mutans (Figg. 8a-8d). > pagina 17 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 6 Fig. 7 Figg. 8a-8d

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