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Dental Tribune Italian Edition No. 10, 2017

Dental Tribune Italian Edition - Ottobre 2017 L‘Intervista 3 La presidente FDI: «I nostri associati dovrebbero possedere i giusti strumenti per servire il pubblico» vogliamo fare in modo che i nostri membri abbiano tutti gli strumen- ti giusti per servire il pubblico. La guida dell’FDI è un lavoro lodevole e stimolante. Quali sono i suoi obiettivi personali per quanto riguarda la sua nuova posizione? Una delle sfide a livello personale sarà il muoversi in continuazione. Ho già ricevuto molte richieste per presentare di persona cosa la FDI offre. I nostri membri ritengono importante avere un conoscenza personale ravvicinata con qualcu- no dell’FDI che tenga contatti di- retti con i Paesi membri: vogliono una comunicazione diretta. Nei prossimi due anni, spero che questa attività verrà da noi ulteriormente sviluppata. Dental Tribube International Kathryn Kell è il nuovo Presidente della FDI World Dental Federation. (Photo- graph: DTI) Il sistema Ot Equator offre le dimensioni più ridotte in altezza e diametro rispetto a tutti gli altri sistemi CONTENITORE METALLICO ALTEZZA 2,1mm - DIAMETRO 4,4mm CAPPETTA ELASTICA IN NYLON ASSORBE LO STRESS DEL CARICO MASTICATORIO TITANIO CON NITRURAZIONE TIN 1600 VICKERS DI DUREZZA ELASTICITA’ E RITENZIONE MECCANICA ASSICURANO LA MASSIMA FUNZIONALITA’ E STABILITA’ ALLA PROTESI LINEA DI CAPPETTE OT EQUATOR LINEA DI CAPPETTE OT EQUATOR C. Borromeo COMPATIBILE CON TUTTE LE PIATTAFORME IMPLANTARI IN TITANIO GLI ATTACCHI OT EQUATOR SONO DISPONI BILI PER LE MAGGIORI CASE D’IMPIANTI. SU RICHIESTA SI POSSONO COSTRUIRE PER OGNI TIPO D’IMPIANTO. PER ORDINARE INDICARE SEMPRE: LA MARCA DELL’IMPIANTO, IL DIAME TRO DELL’IMPIANTO, L’ALTEZZA DEL BORDO DI IL CONTENITORE DI CAPPETTE AUTOPARALLELIZZANTE AUTOPARALLELIZZANTE AUTOPARALLELIZZANTE FULCRO DI ROTAZIONE CONTENITORE IN TITANIO ANODIZZATO MECCANISMO BASCULANTE CAPPETTA RITENTIVA CORREGGE DISPARALLELISMI FINO A 50° Colloquium Dental 2017 Brescia, 19-21 Ottobre Venite a trovarci Pad. 2 stand B04-C07-C09 < pagina 1 In questo momento e per quanto riguarda la sua posizione come Presidente, quali giudica siano le maggiori sfide dell’Odontoiatria? Una rimane sempre il considerare la salute orale come parte di quel- la generale. Con la nostra nuova definizione di salute della bocca possiamo dimostrare come sia col- legata a tutti gli altri aspetti della salute. Il passo successivo è racco- gliere dati per stabilire quale sia la reale situazione nel mondo. Fase successiva è l’utilizzo di questi dati una volta raccolti. Qual è l’incidenza della malattia parodontale in un paese rispetto ad un altro? Quale la prevalenza della carie? Lo zucchero è un pro- blema? Quali paesi hanno possi- bilità di fluorizzare l’acqua? E tale possibilità è effettivamente messa in atto? Molte sono le sfide che ci attendono, compreso l’accesso alle cure per la salute orale. Tuttavia, non stiamo indagando solamente nello specifico, ma an- che su come questi problemi inter- feriscano sulla vita delle persone. Ossia come la scarsa salute orale possa compromettere il lavoro, la vita privata e il benessere generale. Nostro obiettivo rimane il benesse- re generale, piuttosto che restrin- gere il campo a statistiche quali l’entità della carie per ogni bocca. Stiamo cercando di mettere insie- me alcuni aspetti della salute orale in modo da avere dati confrontabi- li in tutto il mondo. In quali altri settori dovrebbe impegnarsi di più l’FDI? Siamo un ente associativo, e in quanto Presidente, voglio essere si- cura che questo legame associativo venga osservato. La nostra strategia complessiva è incentrata sull’appartenenza, la di- fesa e il trasferimento di conoscen- ze. La nostra appartenenza alla Fe- derazione è coinvolta in tutti e tre i casi. I nostri associati si aspettano da noi l’essere buoni av- vocati della salute orale a livello na- zionale e internazionale mediante partnership con altre organizza- zioni. Vogliamo essere in grado di influenzare le agende dei Ministeri della salute, in modo che i paesi che hanno bisogno di aiuto possano ottenerlo. Nostro obiettivo finale è quello di mettere la salute orale nei programmi dei Paesi membri, an- che a livello internazionale. Per quanto riguarda il trasferimen- to delle conoscenze, il problema è capire come poter comunicare in- formazioni ai nostri membri per farli diventare operatori migliori, trasmettendo le conoscenza di cui hanno bisogno su prodotti, nor- me, procedure e metodi per servi- re meglio i pazienti. In generale,

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