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Dental Tribune Italian Edition No. 10, 2017

6 Case Report Ortho Tribune Italian Edition - Ottobre 2017 Ortodonzia funzionale Nuovi strumenti a vantaggio del clinico e del paziente Michele Laurenziello*, Graziano Montaruli*, Domenico Ciavarella* * Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi di Foggia, Cdls in Odontoiatria e Protesi Dentaria - Cattedra di Ortodonzia: Prof. Domenico Ciavarella L’ortodonzia funzionale a volte è sot- tovalutata o poco apprezzata sia da parte dell’ortodontista che da parte dei genitori del piccolo paziente che preferiscono apparecchi no-com- pliance. I dispositivi funzionalizzanti in realtà sono degli strumenti estre- mamente utili poiché concorrono ad una duplice finalità. Essi infatti non solo sono in grado di risolvere proble- matiche dentali, primum movens che spinge i genitori a portare i piccoli pa- zienti in prima visita, ma si pongono un obiettivo ben più importante: mo- dellare la crescita ossea in modo da porre le arcate dentali in un corretto rapporto di occlusione. L’azione ortopedica che viene a deter- minarsi agisce sia per stimoli diretti a livello intraorale che per stimoli di crescita indiretti, sfruttando le azioni fisiologiche del corpo quali: il ritmo respiratorio basale, la deglutizione, la fonazione, la salivazione. Il S.O.C.I.A., acronimo di Swallowing Occlusal Contact Intercept Appliance, nasce da un progetto di riabilitazione in cui la spinta linguale si pone come motore unico di crescita. Questo di- spositivo, ideato presso il Reparto di Ortognatodonzia dell’Università de- gli studi di Foggia, è utilizzato con il preciso intento di riabilitare quegli stadi di crescita alterati di pseudo ter- za classe scheletrica. La terza classe di Angle è una maloc- clusione causata da una discrepanza tra le basi ossee mascellari in cui vi è una scorretta relazione fra gli stessi sul piano sagittale. Tale alterazione può presentarsi in diverse forme; più frequentemente essa si manifesta o per ridotta crescita mascellare ac- compagnata da una normale crescita mandibolare, oppure per una norma- le crescita mascellare con una ecces- siva crescita mandibolare. Tali tipi di crescita alterati sono da imputarsi a fattori principalmente genetici e secondariamente abitua- li. Le abitudini viziate, in particolar modo se presenti durante l’età che varia tra i 6-12 anni, possono causa- re alterazioni di crescita ossee tali da condizionare lo sviluppo morfologi- co del viso. Ad esempio una postura linguale bassa conseguenza di una deglutizione atipica, in grado di espri- mere la sua forza centinaia di volte durante il corso della giornata, incre- menta sul settore incisale anteriore quei fenomeni ossei di apposizione e riassorbimento tali da adattare la struttura ossea all’organo linguale. Descrizione del caso Nel mese di Giugno 2013 presso il Reparto di Ortognatodonzia della Clinica Universitaria di Foggia, coor- dinato dal Prof. Ciavarella, si è pre- sentata alla nostra osservazione Gaia di 8 anni, in buono stato di salute ge- nerale, ma con una forte richiesta da parte della madre di risolvere il mor- so inverso anteriore. L’esame clinico intraorale rivelava la presenza di un morso inverso anteriore a carico de- gli elementi permanenti. La dentizio- ne decidua presentava un ulteriore fattore prognostico negativo quale un final terminal plane tendente alla crescita mandibolare di terza classe su entrambi gli emilati; durante le fasi di deglutizione la paziente pre- sentava una postura linguale bassa. Al fine di validare i sospetti diagno- stici realizzati clinicamente ci si è avvalsi dell’analisi cefalometrica di Jarabak. I dati ottenuti hanno mo- strato uno spiccata proinclinazione degli incisivi inferiori, un ridotto angolo goniaco, una crescita mandi- bolare in ipodivergenza, una ridotta crescita del bottone premaxillare (Figg. 1-6). Tenendo conto dei risultati cefalo- metrici ottenuti si è deciso di utiliz- zare il SOCIA III. Con questo dispositivo ortopedico- ortodontico e grazie ad un elevato grado di collaborazione da parte della piccola paziente adeguatamen- te istruita e motivata, si è risolto il morso inverso anteriore già a 6 mesi dalla prima visita. Effetti del SOCIA Iniziali studi di ricerca evidenziano una capacità dei dispositivi funzio- nali di condizionare la crescita cra- nica. Il SOCIA III contribuisce a convalida- re la teoria della crescita suturale pe- ri-mascellare di Enlow, determinan- do l’effettivo aumento del tratto G1 di base cranica, struttura dalla quale di- pende la crescita premaxillare. Sulla piccola Gaia, così come su numerosi altri casi trattati presso il nostro re- parto, si è evidenziato un incremen- to tale da lasciare favorevolmente colpiti genitori e operatori. Infatti come mostrano bene le immagini si è avuto un movimento a carico dei molari da latte che sappiamo essere elementi privi di qualsiasi movimen- to ortodontico, dimostrando l’effetti- va crescita premaxillare. Conclusioni La paziente ed i suoi genitori, piena- mente soddisfatti per il risultato ot- tenuto, sono stati ben felici di utiliz- zare un apparecchio come il SOCIA III nel periodo di permuta dentale. Durante questa fase il SOCIA III ha permesso di controllare la spinta sagittale a carico dell’osso mandi- bolare. Grazie ad alcune modifiche del dispositivo, effettuate durante i numerosi controlli, si è potuto rag- giungere un elevato livello di rifini- tura del caso ortodontico al punto da evitare un trattamento ortodontico fisso. Riassumendo la pseudo terza classe è una patologia a carico delle ossa mascellari di difficile gestione. Solo con un corretto utilizzo di dispositi- vi ortopedici come il SOCIA III si può ristabilire un corretto sviluppo neu- rosplancnocranico. Fig 1 Fig 2 Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 6

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