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Laser Tribune Italian Edition No.2, 2016

28 Speciale Laser Tribune Italian Edition - Settembre 2016 < < pagina 25 L’esame radiografico endorale mo- stra un impianto ad ago disposto a tripode sull’elemento 2.1 con perdi- ta ossea che interessa anche gli ele- menti 1.1 e 2.2, le terapie canalari de- gli elementi 1.1 e 2.2 non presentano segni di lesione apicale (Figg. 3-5, 10). Diagnosi e piano di trattamento Diagnosi presunta I dati anamnestici e l’esame obbiet- tivo suggeriscono una diagnosi di perimplantite. Piano di trattamento Decontaminazione della sacca e degli elementi 1.1 e 2.2 con laser ne- odimio ND:YAG 1064 nm accettato dalla paziente. Indicazioni La lunghezza d’onda 1064 nm espres- sa dal laser Neodimio (Nd:YAG) con- sente la decontaminazione e la boni- fica della lesione infiammatoria del tessuto molle e la decontaminazione batterica della superficie implantare. La scelta di questa lunghezza d’onda 1064 nm anziché un Erbio (Er:YAG) 2940 nm, che è la lunghezza d’onda ottimale per decontaminare l’im- pianto ed eliminare il tessuto di gra- nulazione, è dettata dalla terapia si- stemica della paziente con Cumadin, dall’età, dal tipo di impianto (impian- to ad ago di Scialom) e dall’età dello stesso, circa 39 anni. Questa tecnica non richiede né trattamento pre-chi- rurgico (antibiotico), né anestesia. Controindicazioni L’unica e assoluta controindicazione al trattamento, in questo caso, sa- rebbe quella di accettare la situazio- ne esistente. Tuttavia assecondando le aspirazioni della paziente questa alternativa, nel caso specifico, è sta- ta scartata. Si possono inoltre fare le seguenti considerazioni: • biologiche, questa patologia ne- cessita di terapia antibiotica si- stemica, che non è risolutiva a lunga scadenza, perché non è in grado di eliminare tutti i batteri presenti; • estetiche, possibili esiti visibili in zona ad alta valenza; • laser, possibili danni da errata parametrazione e procedura. Trattamento alternativo Trattamento chirurgico convenzio- nale con apertura di un lembo con lama a freddo, innesto osseo e su- tura con copertura antidolorifica e antibiotica. Consenso informato Dopo aver ricevuto una completa informazione della procedura, con i vantaggi e le possibili alternative, la paziente ha dato il consenso sotto- scritto e specifico per gli interventi laser assistiti. Trattamento Obiettivo del trattamento Vaporizzare il tessuto infiammato Efficace trattamento di un caso di perimplantite con laser Nd:YAG. Caso clinico Anna Maria Pescatore, MD e decontaminare con il laser neodi- mio (Nd:YAG 1064 nm) con nessuna complicazione durante e nel post operatorio. Parametri operativi del laser 1. Laser • neodimio (Nd:YAG) Fotona AT Fidelis; • lunghezza d’onda 1064 nm; • fascio di tipo TEM00; • dispositivo in classe 4 con modalità di emissione a im- pulsi e tra 10 Hz e 100 Hz; • potenzamassimainuscita15W; • trasporto con fibra; • manipolo R21 con fibra da 300 µm. 2. Regolazione del laser • manipolo con fibra da 300 µm; • frequenza 10 Hz; • potenza 1 W; • impulso VLP (320 µs) tecnolo- gia VSP Fotona. Sequenza del trattamento 1. Prima dell’intervento • Verifica del funzionamento dell’apparecchiatura. • Verifica e messa in opera dei dispositivi di sicurezza indi- viduali e ambientali. 2. Sequenza del trattamento • Nessuna anestesia locale. • Impostazione del laser con i parametri sopraindicati. Descrizione dell’intervento Eseguito detartrage con manipo- lo Soniplex ad aria compressa. La paziente, l’operatore e l’assistente hanno indossato gli occhiali di pro- tezione ed è stato azionato il laser. I parametri impostati sono stati ricontrollati, la fibra è stata attiva- ta, nella sacca è stato iniettato io- dopovidone (betadine). Sono stati eseguiti tre passaggi di 30 secondi con fibra a contatto: vestibolarmen- te, paratalmente, mesialmente e distalmente dall’elemento 1.1 all’ele- mento 2.2, con pause di 30 secondi dopo ogni passaggio laser. La fibra è stata posizionata nel fondo della tasca e retratta di circa 1 mm; con movimenti a ventaglio è stato vapo- rizzato il tessuto di granulazione. Il coagulo formatosi dopo l’interven- to non è stato rimosso. A fine inter- vento è stata fatta biostimolazione con fibra da 300µm a distanza di 1-2 mm dal tessuto per 60 secondi sia palatalmente che vestibolarmente a livello gengivale e osseo; l’energia laser è stata applicata sulla superfi- cie simulando il movimento di uno scanner. > > pagina 29 Fig. 1 - Vassoio operatorio. Fig. 2 - Laser: fase di attivazione della fibra. Fig. 3 - Situazione iniziale prima del trattamento: è visibile il sanguinamento. Fig. 4 - Esame parodontale con sonda (penetrazione circa 8 mm). Fig. 5 - Sonda parodontale. Fig. 6 - Controllo parodontale a 30 giorni.

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